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Vincenzo D'Ascanio firma la Cantina di Miss Italia

Sono migliaia i fiori 'Yoko Ono' che l’artista pugliese ha fatto arrivare dall’Olanda per illuminare con il loro verde acceso i 300 mq della zona lounge dove in questi giorni si daranno appuntamento i più grandi sommelier e chef, da Paolo Viviani a Gianfranco Vissani. La capacità scultorea unica dei fiori Yoko Ono si sposa così con i canoni della bellezza che da sempre contraddistinguono il concorso.

Vincenzo Dascanio, il flower designer più ambito in Italia e dai vip di Hollywood firma il design e l’architettura floreale della Cantina di Miss Italia.

Sono migliaia i fiori 'Yoko Ono' che l’artista pugliese ha fatto arrivare direttamente dall’Olanda per illuminare con il loro verde acceso i 300 mq della zona lounge dove in questi giorni si daranno appuntamento i più grandi sommelier e chef, da Paolo Viviani a Gianfranco Vissani.
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'Ricomincio da 70', è la frase coniata da Patrizia Mirigliani e da Vincenzo Dascanio per questi 70 anni di kermesse così come 70 sono le sculture floreali che hanno creato un’atmosfera elegante e unica e hanno catturato l’attenzione degli ospiti di Patrizia. È stata proprio lei, l’anima del concorso a richiedere che fosse l’estro creativo dell’artista pugliese, la sua genialità italiana e la sua bravura ad esaltare un’area dove ogni giorno passeranno i suoi ospiti e dove la sera si tengono cene d’'elite' con stampa e ospiti italiani e internazionali.
Vincenzo ha saputo giocare con forme e colori, affiancando allegri cubi, parallelepipedi e sfere ad eleganti orchidee, creando un ambiente raffinato ed elegante, proprio come richiede l’evento.
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L’artista, già conosciuto e amato, dalla celebrities d’Oltre Oceano, tra cui la coppia Tom Cruise - Katie Holmes e da Charlize Theron, ha affascinato anche i vip invitati da Patrizia Mirigliani.
 “Il Yoko Ono Cube è una creazione che ho studiato proprio per celebrare questi magnifici settant’anni di Miss Italia - commenta Vincenzo Dascanio -. Questo stupendo fiore giapponese si distingue perché, nella cultura orientale, è il simbolo della bellezza. Quale omaggio migliore da dedicare alle meravigliose ragazze in concorso?”.
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La capacità scultorea unica dei fiori Yoko Ono si sposa così con i canoni della bellezza che da sempre contraddistinguono il concorso:  la semplicità, l’eleganza, la personalità, ovvero gli stessi codici uniti a disciplina e rigore condivisi e interpretati attraverso le sue creazioni e sculture di fiori.

33 anni, pugliese, Vincenzo Dascanio arriva a Milano appena 18enne e, nel corso di soli tre anni, diventa direttore di ArmaniFiori, creando un nuovo stile ed elevando il 'concept' ad altissimi livelli. Un’esperienza di maturazione stilistica forte e molto creativa, durante la quale Vincenzo individua il suo 'Victorian Style' che esploderà nel 2004, dopo l’incontro con Tiziano Zorzan (autore tv e talent scout), con l’apertura della boutique in pieno centro a Milano. Un progetto imprenditoriale straordinario e fenomenale appositamente disegnato e scritto da Tiziano Zorzan al quale è affidato il controllo delle attività di marketing e sviluppo. Le realizzazioni floreali di Vincenzo Dascanio, oggetti unici che diventano pezzi di design, sono e diventano parte integrante degli spazi e dei templi del lusso dei grandi brand alla continua ricerca di esclusività.
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Fucina e sede della sua creatività è la boutique floreale nella centralissima Piazza Missori a Milano. Un luogo non scelto a caso. Lo spazio trasuda dai suoi muri 80 anni di storia, quella del primo negozio di fiori nato a Milano. Qui si respira il profumo della genialità dove nulla è lasciato al caso: fiori straordinari convivono con originali complementi d’arredo,  ricercate idee regalo ed accessori sempre attuali che arricchiscono le collezioni e che offrono ogni volta l’occasione di vivere e di scegliere qualcosa di irripetibile. A soli tre anni dall' ultimo intervento, la Boutique sta ora affrontando un radicale restyling: un concept architettonico unico e innovativo triplica  la superficie espositiva che raggiungerà i 600 mq. Alla Boutique di Milano, si aggiungerà, sempre in autunno quella suggestiva di Bergamo.