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A Roma l'Ara Pacis torna al suo antico splendore grazie alla realtà aumentata e virtuale

'L’Ara com'era', occasione di incontro tra storia e tecnologia, è il primo intervento sistematico di valorizzazione in realtà aumentata e virtuale del patrimonio culturale di Roma Capitale, nello specifico di uno dei più importanti capolavori dell’arte romana.

Uno spettacolo di luci e un racconto multimediale svelano il monumento dell’Ara Pacis com’era alle origini. Sovrapponendo elementi virtuali alla percezione visiva diviene possibile comprendere l’aspetto originario e la funzione dell’altare, osservando le trasformazioni del Campo Marzio settentrionale, l’area di Roma prescelta da Augusto per celebrare il proprio potere.

L’Ara com'era, occasione di incontro tra storia e tecnologia, è il primo intervento sistematico di valorizzazione in 'realtà aumentata' e virtuale del patrimonio culturale di Roma Capitale, nello specifico di uno dei più importanti capolavori dell’arte romana, costruito tra il 13 e il 9 a.C. per celebrare la pace instaurata da Augusto sui territori dell'impero. Personaggi, gesti, divinità e animali si animano in 3d per illustrare, insieme al colore, le origini di Roma e della famiglia di Augusto.

Il progetto è promosso da Roma Capitale, assessorato alla Crescita Culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, organizzato da Zètema Progetto Cultura e affidato a ETT SpA attraverso un bando di gara a cui hanno partecipato 23 proposte.

L’Ara com'era - si legge nella scheda tecnica di presentazione - presenterà in anteprima una innovativa esperienza di Augmented Reality (Realtà Aumentata) unica nel suo genere. Utilizzando particolari visori AR (Samsung GearVR) e la fotocamera dei device in essi inseriti, elementi virtuali ed elementi reali si fonderanno direttamente nel campo visivo dei visitatori. La particolare applicazione AR riconoscerà la tridimensionalità dei bassorilievi e delle sculture, effettuando un tracking in tempo reale. I contenuti virtuali appariranno al visitatore come 'ancorati' agli oggetti reali, contribuendo all’efficacia, all’immersività e al senso di magia dell’intera esperienza. In questo percorso di scoperta, il visitatore sarà invitato a svolgere una serie di gesti e azioni che coinvolgeranno più canali percettivi.

E così, osservando da varie angolazioni i plastici e i modellini, i visitatori li vedranno popolarsi di personaggi, intenti a celebrare il sacrificio, ascoltando suoni e voci come in uno spaccato dell’epoca, mentre i calchi raffiguranti la famiglia imperiale prenderanno vita e si racconteranno in prima persona.

L’ingresso sarà organizzato in piccoli gruppi contingentati, la visita avrà la durata di circa 45 minuti e sarà disponibile in 5 lingue: italiano, inglese, francese, spagnolo e tedesco.