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Il Museo delle Culture di Milano inaugura la collezione permanente
Situato nell'area ex Ansaldo, rappresenta un importante punto di convergenza e di dialogo tra culture. La collezione permanente è il cuore del Museo e vede esposte oltre 200 opere e oggetti provenienti da ogni parte del mondo. Ricchissimo anche il programma delle mostre. In arrivo a ottobre, quella dedicata alla fashion doll Barbie.
Dopo sei mesi di attività straordinaria e temporanea durante il semestre di ExpoinCittà, il 28 ottobre 2015 il Mudec Museo delle Culture (area ex Ansaldo) apre finalmente alla città la sua collezione permanente, confermando così la propria identità museale e dando il via, al tempo stesso, a un ampio programma di mostre, focus, approfondimenti, programmi di ricerca, laboratori e corsi dedicati a tutte le culture del mondo e ai diversi linguaggi delle loro espressioni.
“Dal 28 ottobre, Milano sarà ancora più attraente, grazie all’apertura definitiva della collezione permanente del Museo delle Culture, che nasce come spazio di libertà, di dialogo, di formazione globale. Una testimonianza preziosa e un patrimonio unico della nostra città, proveniente dalle Raccolte etnografiche del Comune, che potrà ora essere conosciuto da tutti. Grazie a questa collezione – afferma il sindaco di Milano Giuliano Pisapia – il Mudec si conferma all’altezza dei più grandi musei internazionali e rafforza uno degli aspetti più veri dell’anima di Milano: l’apertura verso il mondo”.
La collezione permanente è il cuore del Museo e vede esposte oltre 200 tra opere d’arte, oggetti d’uso, tessuti, strumenti musicali, testimonianze preziose di culture provenienti da medio ed estremo Oriente, America meridionale e centrale, Africa occidentale e centrale, Sud Est asiatico e Oceania, coprendo un arco cronologico che va dal 1200 a.C. (Perù preispanico) al Novecento.
Contestualmente verrà inaugurata la caffetteria completamente rinnovata e verrà aperto negli spazi della Stecca di fronte all’ingresso del Museo il Mudec Junior, uno spazio interamente dedicato ai bambini concepito come luogo d’incontro e di conoscenza delle diverse culture del mondo.
“Dal 28 ottobre, Milano sarà ancora più attraente, grazie all’apertura definitiva della collezione permanente del Museo delle Culture, che nasce come spazio di libertà, di dialogo, di formazione globale. Una testimonianza preziosa e un patrimonio unico della nostra città, proveniente dalle Raccolte etnografiche del Comune, che potrà ora essere conosciuto da tutti. Grazie a questa collezione – afferma il sindaco di Milano Giuliano Pisapia – il Mudec si conferma all’altezza dei più grandi musei internazionali e rafforza uno degli aspetti più veri dell’anima di Milano: l’apertura verso il mondo”.
La collezione permanente è il cuore del Museo e vede esposte oltre 200 tra opere d’arte, oggetti d’uso, tessuti, strumenti musicali, testimonianze preziose di culture provenienti da medio ed estremo Oriente, America meridionale e centrale, Africa occidentale e centrale, Sud Est asiatico e Oceania, coprendo un arco cronologico che va dal 1200 a.C. (Perù preispanico) al Novecento.
Il programma espositivo vede una ricca programmazione declinata sui temi dell’interculturalità e della contaminazione tra genti, culture e arti: tra le mostre, 'Gauguin. Racconti dal paradiso': promossa dal Comune di Milano|Cultura e prodotta da 24 ORE Cultura – Gruppo 24 Ore in collaborazione con Ny Carlsberg Glyptotek, è curata da Line Clausen Pedersen e Flemming Friborg, rispettivamente curatrice del Dipartimento di Arte Francese e Direttore della Ny Carlsberg Glyptotek di Copenhagen.
“È una vera soddisfazione presentare il Mudec nella sua completezza, con la sua collezione etnografica, uno spazio interamente dedicato ai bambini e un ricco programma di mostre temporanee. – afferma Natalina Costa, amministratore delegato di 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE –. Il nostro Gruppo è attivo da decenni nel campo della cultura e oggi affronta la sfida di fare impresa in un Museo, creando occasioni di business che riescano a sostenere e rendere redditizia una struttura come Mudec. Il tutto partecipando attivamente alle scelte strategiche e progettuali della sua programmazione.”
Le circa 70 opere esposte, provenienti da 12 musei e collezioni private internazionali, permettono di riconoscere - grazie al confronto con oggetti, manufatti e immagini dei luoghi visitati dall’artista - le fonti figurative dell’arte di Paul Gauguin, che spaziano dall’arte popolare della Bretagna francese a quella dell’antico Egitto, dall’arte peruviana delle culture Inca, passando per la cambogiana e la javanese, fino ad arrivare alla vita e alla cultura polinesiana.
'Barbie. The Icon' è il titolo di un'altra mostra prodotta da 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE e promossa dal Comune di Milano-Cultura e da 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE: la fortuna globale della bambola che in 56 anni di vita è riuscita ad abbattere ogni frontiera linguistica, culturale, sociale, antropologica è il soggetto del progetto curato da Massimiliano Capella che spiegherà come Barbie si sia fatta interprete delle trasformazioni estetiche e culturali della società lungo oltre mezzo secolo di storia e come - a differenza di altre, abbia avuto la fortuna di resistere allo scorrere degli anni e attraversare epoche e terre lontane, rappresentando ben 50 diverse nazionalità.
Il programma espositivo del Mudec prevede già nel prossimo futuro, a partire dal 2016, progetti espositivi dedicati a grandi artisti che hanno fatto del dialogo e del confronto con culture 'altre', lontane nel tempo o nello spazio, la chiave di volta della loro cifra stilistica e della loro produzione artistica: Joan Mirò, Jean-Michel Basquiat, Frida Kahlo.
. Entro la fine del 2015 sarà nominato un Comitato scientifico specifico, composto da cinque membri, con compiti di indirizzo sulla futura attività del Mudec.



