Location
Living contemporaneo
Architetture industriali, esperienze living, design e tecnologie all'avanguardia interpretano la nuova filosofia dell'evento contemporaneo al 10Watt di Milano. Uno spazio innovativo e familiare allo stesso tempo, in cui si mescolano diverse atmosfere, all'insegna del glamour.
da e20 di febbraio
La ricerca spasmodica della location giusta per mettere in scena l’evento giusto è un must imperante ovunque, in particolare a Milano, capitale della comunicazione, dove una brulicante business community ha sempre qualcosa da annunciare, inaugurare o lanciare.
Il mondo della moda, dello spettacolo, dello sport, della musica, della cultura e del business si danno allora appuntamento al 10 di Via Watt per celebrare eventi dal sapore decisamente moderno e contemporaneo.

La location 10Watt, ex sede dell’Istituto Luce, nasce dall’idea di due note firme della fotografia italiana, Antonio Schiavano (nella foto) e Renato Marcialis che nel 2003 decidono di destinare agli eventi uno spazio in origine creato come studio fotografico. I due soci interpretano puntualmente l’esigenza sull’onda dell’ultimo trend: non ci si accontenta più delle sale confortevoli e raffinate di un hotel e la parola d’ordine è stupire, trovando un contesto fuori dall’ordinario in cui ambientare gli eventi.
Cosa succede di speciale nella superficie di 1.300 metri quadrati ce lo spiega Antonio Schiavano, art director della struttura. “Il confort si accosta armoniosamente a un ricercato minimalismo - spiega Schiavano -, tutto da vivere nella più completa disinvoltura in un contesto che consente di sentirsi sempre a proprio agio. Gli spazi vengono percepiti come luoghi intimi, quasi familiari, sublimati però da una super qualità tecnologica.

Materiali innovativi e arredi sorprendenti, oggetti, forme geometriche, immagini, suoni e cromatismi diventano una coinvolgente esperienza polisensoriale da consumare in una dimensione quasi sospesa”.
Luci e spazi
La luce è protagonista al 10Watt ed è gestita a seconda delle esigenze. Durante le ore del giorno dagli ampi lucernari filtra una luce piena, la sera l’illuminazione viene reinventata:pannelli retroilluminati, sorgenti e fasci luminosi diffondono una luce incisiva e insieme soffusa.
Il soppalco percorre quasi tutto il perimetro ed è molto utile per collocare postazioni di lavoro o sale regia. Si snoda un percorso con arredi d’autore e opere contemporanee che si inseriscono come un complemento vivido e in progress in una scenografia cromatica da rimpaginare di continuo. Le grandi pareti bianche fanno da supporto a una coreografia pittorica che costituisce una vera e propria galleria d’arte, luogo di esposizione di grandi nomi.
L’area si divide in cinque ambienti, completamente oscurabili, autonomi e comunicanti: Light, Color, Purple House, Yori Studio e Acqua & Gym.
Il viaggio attraverso ambientazioni sixties e indianeggianti scandito dal confort di ambienti e bagni full optional inizia da un ampio cortile Etnico, che collega i vari spazi e ricorda un caffè marocchino con arredi e complementi in fibra naturale. Già allestito con bancone bar e frigo, è ideale per aperitivi e cocktail.

Da qui si accede nello spazio Light, living di impatto moderno con superfici lucide e toni flash con una sala di posa attrezzata e una cucina a vista. Adatto per conferenze, presentazioni con videoproiezione, servizi fotografici e spot Tv. Nello spazio Color le rustiche travi a vista, il parquet africa e il camino contrastano con l’arredamento moderno. Particolare, in uno dei due bagni, un’ampia vasca greco-romana. Disponibile una stanza per styling-backstage e sala trucco. Lo Yori, dal coreano ‘cucina’, invece, è un elegante studio fotografico dall’atmosfera variopinta attrezzato per il genere food.
Nello spazio Acqua & Gym, visibile dal Color attraverso una grande vetrata, scenografiche cascate e suggestive luci per la cromoterapia arredano il bagno tutto realizzato in serpentino. Sul soppalco una camera da letto mansardata con travi a vista e parquet bianco e una zona fitness allestita con attrezzi professionali, dal cardio-fitness alla boxe. Un ingresso indipendente porta alla Purple House, dove il parquet chiaro contrasta con i toni forti e decisi del porpora. Il bagno in mosaico di bisazza, la vasca idromassaggio, il camino e un pianoforte antico creano uno sfondo unico per feste, cene, colazioni, spot e cortometraggi.
Strategie glamour
Nuovi concept e una sagace attualizzazione di raffinate atmosfere fanno di 10Watt un ambiente glamour al punto giusto, molto apprezzato soprattutto da chi frequenta il campo della moda, della pubblicità e del design. Ma non solo: la location si propone come un’alternativa per meeting aziendali o presentazioni di prodotto, con sale molto ben attrezzate in cui le strumentazioni rispondono ai più moderni dettami dell’avanguardia tecnologica. Non si tratta di un mero contenitore, ma di una sorta di grande casa-loft versatile, mutevole nel tempo e con elementi fissi ben caratterizzati.

Design e tecnologia avanzata non finiscono mai di sorprendere in un avvicendarsi di spunti creativi, ma con comfort, praticando l’arte ineffabile e tagliente del ‘minus dicere’ e incrociando sapientemente una sottile ironia glamour con fugaci suggestioni fashion.
“Attuale e futuristico a un tempo - dice Schiavano - 10Watt regala nodi e riferimenti percettivi in un mix di rigore geometrico, in abbinamento a forme e materiali diversi e in sintonia con lo spirito eclettico del nostro tempo al quale ancora una volta si affida il compito di stupire e, perché no, perseguire l’ammaliante paradigma della ‘bella vita’.
Qui l’evento è sovrano e diviene l’autentico e fibrillante ‘deus ex machina’ dell’intera mise-en-scène per la quale uno staff di preparati professionisti mette a disposizione un certificato know-how per supportare l’azienda cliente: dalla consulenza specifica, proveniente dal settore dei grandi eventi, alla scelta dei fornitori, dall’allestimento all’intera realizzazione dell’evento, come in una vera e propria agenzia di comunicazione. Già numerose e riconducibili a nomi come Motorola per Say What, Microsoft per Imageware, Levi’s per Way out, Veuve Clicquot per Addicta, e altre ancora le case history che si sono avvicendate in questi spazi. La più recente e spettacolare rimanda all’evento di due giorni organizzato da Gastaldi Global per Samsung in occasione del lancio di un nuovo telefonino.

Il concept del prodotto è stato focalizzato per poi presentarne i nuovi plus di stile, tecnologia e resistenza. Si sono alternati vari momenti di spettacolo per i quali sono stati coinvolti diversi gruppi di artisti, le cui esibizioni racchiudessero una valenza rappresentativa delle caratteristiche del prodotto. Il noto gruppo dei Kataklò è intervenuto con una performance ad hoc per interpretare il concetto di ‘Ultra’ in tutte le sue accezioni e un biker acrobata ha testato la resistenza tuffandosi dalle scale sul cellulare per più volte con la sua bicicletta.
L’effetto ‘smaterializzazione’ è stato affidato a un illusionista.
L’elemento distintivo è stato quello di riuscire ad allestire nello Yori un palco speciale per consentire numeri che solitamente si svolgono all’aperto”.
A questo proposito, 10 Watt si propone come location full optional per realizzare eventi legati alle quattro ruote.
Oltre la piccola porticina di ferro che dà sulla strada, si aprono spazi inaspettati, allestibili ad hoc, per presentare prodotti impegnativi e di grande personalità come le auto, che anche tecnicamente hanno bisogno di molto agio. La versatilità degli ambienti, ancora una volta, consente un trattamento dell’immagine ai massimi livelli.
Assistiamo, quindi, a una sorta di proiezione nel futuro di questa location metropolitana, ricercata con la scelta di criteri innovativi che peraltro si riscontrano in ogni occasione di allestimento. Il design, la musica, idee e creatività già si fondono in questa affascinante location, dove la vita diventa distrazione ma anche seduzione.
Convinzioni estetiche e non solo
Nel futuro di 10Watt c’è un numero: ‘20centoquarantatre’. Un codice di avviamento postale che non esaurisce unicamente la funzione nel racchiudere al suo interno una zona qualsiasi di Milano fatta di angoli, muri e strade. Il numero, oltre a delimitare l’area di maggior fermento legata al mondo degli eventi e delle manifestazioni, è un vero e proprio progetto ideato da 10Watt che, come officina delle ultime tendenze, si elegge capofila e si propone come modello architettonico stilistico e commerciale. Fine ultimo di questa idea è quello di creare una rete di rapporti e collaborazioni capaci di realizzare eventi di qualsiasi portata. In futuro, ciò che per svariati motivi non può essere ambientato tra le mura di 10Watt troverà spazio in altri ambienti ‘vicini di casa’.
I partner di questa sfida desiderano operare una reale trasformazione dell’intera zona, dando visibilità, aumentando l’affluenza di pubblico e soprattutto, dal punto di vista artistico, implementando il programma di manifestazioni, mostre, seminari, ed eventi legati al mondo della moda e al food design.
Teresa Chiodo
La ricerca spasmodica della location giusta per mettere in scena l’evento giusto è un must imperante ovunque, in particolare a Milano, capitale della comunicazione, dove una brulicante business community ha sempre qualcosa da annunciare, inaugurare o lanciare.
Il mondo della moda, dello spettacolo, dello sport, della musica, della cultura e del business si danno allora appuntamento al 10 di Via Watt per celebrare eventi dal sapore decisamente moderno e contemporaneo.
La location 10Watt, ex sede dell’Istituto Luce, nasce dall’idea di due note firme della fotografia italiana, Antonio Schiavano (nella foto) e Renato Marcialis che nel 2003 decidono di destinare agli eventi uno spazio in origine creato come studio fotografico. I due soci interpretano puntualmente l’esigenza sull’onda dell’ultimo trend: non ci si accontenta più delle sale confortevoli e raffinate di un hotel e la parola d’ordine è stupire, trovando un contesto fuori dall’ordinario in cui ambientare gli eventi.
Cosa succede di speciale nella superficie di 1.300 metri quadrati ce lo spiega Antonio Schiavano, art director della struttura. “Il confort si accosta armoniosamente a un ricercato minimalismo - spiega Schiavano -, tutto da vivere nella più completa disinvoltura in un contesto che consente di sentirsi sempre a proprio agio. Gli spazi vengono percepiti come luoghi intimi, quasi familiari, sublimati però da una super qualità tecnologica.
Materiali innovativi e arredi sorprendenti, oggetti, forme geometriche, immagini, suoni e cromatismi diventano una coinvolgente esperienza polisensoriale da consumare in una dimensione quasi sospesa”.
Luci e spazi
La luce è protagonista al 10Watt ed è gestita a seconda delle esigenze. Durante le ore del giorno dagli ampi lucernari filtra una luce piena, la sera l’illuminazione viene reinventata:pannelli retroilluminati, sorgenti e fasci luminosi diffondono una luce incisiva e insieme soffusa.
Il soppalco percorre quasi tutto il perimetro ed è molto utile per collocare postazioni di lavoro o sale regia. Si snoda un percorso con arredi d’autore e opere contemporanee che si inseriscono come un complemento vivido e in progress in una scenografia cromatica da rimpaginare di continuo. Le grandi pareti bianche fanno da supporto a una coreografia pittorica che costituisce una vera e propria galleria d’arte, luogo di esposizione di grandi nomi.
L’area si divide in cinque ambienti, completamente oscurabili, autonomi e comunicanti: Light, Color, Purple House, Yori Studio e Acqua & Gym.
Il viaggio attraverso ambientazioni sixties e indianeggianti scandito dal confort di ambienti e bagni full optional inizia da un ampio cortile Etnico, che collega i vari spazi e ricorda un caffè marocchino con arredi e complementi in fibra naturale. Già allestito con bancone bar e frigo, è ideale per aperitivi e cocktail.
Da qui si accede nello spazio Light, living di impatto moderno con superfici lucide e toni flash con una sala di posa attrezzata e una cucina a vista. Adatto per conferenze, presentazioni con videoproiezione, servizi fotografici e spot Tv. Nello spazio Color le rustiche travi a vista, il parquet africa e il camino contrastano con l’arredamento moderno. Particolare, in uno dei due bagni, un’ampia vasca greco-romana. Disponibile una stanza per styling-backstage e sala trucco. Lo Yori, dal coreano ‘cucina’, invece, è un elegante studio fotografico dall’atmosfera variopinta attrezzato per il genere food.
Nello spazio Acqua & Gym, visibile dal Color attraverso una grande vetrata, scenografiche cascate e suggestive luci per la cromoterapia arredano il bagno tutto realizzato in serpentino. Sul soppalco una camera da letto mansardata con travi a vista e parquet bianco e una zona fitness allestita con attrezzi professionali, dal cardio-fitness alla boxe. Un ingresso indipendente porta alla Purple House, dove il parquet chiaro contrasta con i toni forti e decisi del porpora. Il bagno in mosaico di bisazza, la vasca idromassaggio, il camino e un pianoforte antico creano uno sfondo unico per feste, cene, colazioni, spot e cortometraggi.
Strategie glamour
Nuovi concept e una sagace attualizzazione di raffinate atmosfere fanno di 10Watt un ambiente glamour al punto giusto, molto apprezzato soprattutto da chi frequenta il campo della moda, della pubblicità e del design. Ma non solo: la location si propone come un’alternativa per meeting aziendali o presentazioni di prodotto, con sale molto ben attrezzate in cui le strumentazioni rispondono ai più moderni dettami dell’avanguardia tecnologica. Non si tratta di un mero contenitore, ma di una sorta di grande casa-loft versatile, mutevole nel tempo e con elementi fissi ben caratterizzati.
Design e tecnologia avanzata non finiscono mai di sorprendere in un avvicendarsi di spunti creativi, ma con comfort, praticando l’arte ineffabile e tagliente del ‘minus dicere’ e incrociando sapientemente una sottile ironia glamour con fugaci suggestioni fashion.
“Attuale e futuristico a un tempo - dice Schiavano - 10Watt regala nodi e riferimenti percettivi in un mix di rigore geometrico, in abbinamento a forme e materiali diversi e in sintonia con lo spirito eclettico del nostro tempo al quale ancora una volta si affida il compito di stupire e, perché no, perseguire l’ammaliante paradigma della ‘bella vita’.
Qui l’evento è sovrano e diviene l’autentico e fibrillante ‘deus ex machina’ dell’intera mise-en-scène per la quale uno staff di preparati professionisti mette a disposizione un certificato know-how per supportare l’azienda cliente: dalla consulenza specifica, proveniente dal settore dei grandi eventi, alla scelta dei fornitori, dall’allestimento all’intera realizzazione dell’evento, come in una vera e propria agenzia di comunicazione. Già numerose e riconducibili a nomi come Motorola per Say What, Microsoft per Imageware, Levi’s per Way out, Veuve Clicquot per Addicta, e altre ancora le case history che si sono avvicendate in questi spazi. La più recente e spettacolare rimanda all’evento di due giorni organizzato da Gastaldi Global per Samsung in occasione del lancio di un nuovo telefonino.
Il concept del prodotto è stato focalizzato per poi presentarne i nuovi plus di stile, tecnologia e resistenza. Si sono alternati vari momenti di spettacolo per i quali sono stati coinvolti diversi gruppi di artisti, le cui esibizioni racchiudessero una valenza rappresentativa delle caratteristiche del prodotto. Il noto gruppo dei Kataklò è intervenuto con una performance ad hoc per interpretare il concetto di ‘Ultra’ in tutte le sue accezioni e un biker acrobata ha testato la resistenza tuffandosi dalle scale sul cellulare per più volte con la sua bicicletta.
L’effetto ‘smaterializzazione’ è stato affidato a un illusionista.
L’elemento distintivo è stato quello di riuscire ad allestire nello Yori un palco speciale per consentire numeri che solitamente si svolgono all’aperto”.
A questo proposito, 10 Watt si propone come location full optional per realizzare eventi legati alle quattro ruote.
Oltre la piccola porticina di ferro che dà sulla strada, si aprono spazi inaspettati, allestibili ad hoc, per presentare prodotti impegnativi e di grande personalità come le auto, che anche tecnicamente hanno bisogno di molto agio. La versatilità degli ambienti, ancora una volta, consente un trattamento dell’immagine ai massimi livelli.
Assistiamo, quindi, a una sorta di proiezione nel futuro di questa location metropolitana, ricercata con la scelta di criteri innovativi che peraltro si riscontrano in ogni occasione di allestimento. Il design, la musica, idee e creatività già si fondono in questa affascinante location, dove la vita diventa distrazione ma anche seduzione.
Convinzioni estetiche e non solo
Nel futuro di 10Watt c’è un numero: ‘20centoquarantatre’. Un codice di avviamento postale che non esaurisce unicamente la funzione nel racchiudere al suo interno una zona qualsiasi di Milano fatta di angoli, muri e strade. Il numero, oltre a delimitare l’area di maggior fermento legata al mondo degli eventi e delle manifestazioni, è un vero e proprio progetto ideato da 10Watt che, come officina delle ultime tendenze, si elegge capofila e si propone come modello architettonico stilistico e commerciale. Fine ultimo di questa idea è quello di creare una rete di rapporti e collaborazioni capaci di realizzare eventi di qualsiasi portata. In futuro, ciò che per svariati motivi non può essere ambientato tra le mura di 10Watt troverà spazio in altri ambienti ‘vicini di casa’.
I partner di questa sfida desiderano operare una reale trasformazione dell’intera zona, dando visibilità, aumentando l’affluenza di pubblico e soprattutto, dal punto di vista artistico, implementando il programma di manifestazioni, mostre, seminari, ed eventi legati al mondo della moda e al food design.
Teresa Chiodo