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Napoli, un rogo devasta la Città della Scienza
Come ha dichiarato il sindaco Luigi De Magistris, non è da escludere che l'incendio scatenatosi nell'area ex Italsider sia di origine dolosa. Un triste capitolo per quello che era considerato un vero e proprio gioiello culturale della città, con una media di 350.000 visitatori l'anno.
Rimangono i muri perimetrali, a ricordare quello che, fino a poche ore fa, era uno dei gioielli culturali della città di Napoli.



L'incendio scatenatosi lunedì 4 marzo ha mandato in fumo un'area di ben 12.000 mq, per un totale di quattro capannoni. Non vi sono vittime (la Città della Scienza durante i mesi invernali di lunedì è chiusa al pubblico), ma i danni alle strutture sono ingenti.
Oltre al museo scientifico interattivo, la Città della Scienza ospita un planetario, un centro congressi, un centro di alta formazione e un'area per mostre d'arte.
Sorge di fronte al mare di Bagnoli e rappresenta uno dei luoghi simbolo del vasto progetto di bonifica dell'ex area industriale Italsider.

L'area è attualmente sotto sequestro. Vi sarà da accertare la natura dolosa dell'incendio che, stando alle ultime dichiarazioni del sindaco di Napoli De Magistris, non è affatto da escludere.