Location
Teatro Franco Parenti inaugura 'Bagni Misteriosi' (ex Piscina Caimi). Teatro + piscina per una nuova location inusuale
Una grande festa con concerto di musica classica ha accompagnato l'opening della ex Piscina Caimi, che diventa parte del Teatro Franco Parenti con il nome di 'Bagni Misteriosi'. Con questa operazione, nasce una nuova e inusuale location per eventi e attività culturali.
Con l'inaugurazione di questi giorni, l’ex Piscina Caimi (Via Carlo Botta), oggi rinominata Bagni Misteriosi, entra ufficialmente a far parte del complesso del Teatro Franco Parenti di Milano.
Si tratta dell'atto finale di un percorso lunghissimo; una vera avventura, partita vent’anni fa con la costituzione di una Fondazione ad hoc, che nel tempo ha saputo raccogliere oltre 27 milioni di euro, investiti volta a volta per la riqualificazione di questo bene pubblico.
Una cifra raccolta giorno per giorno, attraverso il ricorso alle istituzioni, alle aziende, ai privati: ognuno insieme al Teatro per restituire alla città un bene prezioso.
Non è stato soltanto uno sforzo economico; ci sono anche volute la grande energia e la costante passione che contraddistinguono l'operato di Andrée Ruth Shammah (FOTO 1) e del suo team.
Con i Bagni Misteriosi, il Franco Parenti allargato non sarà uno spazio a compartimenti stagni - di qui il palcoscenico, di là la piscina -, ma un solo grande luogo dove far convivere tutte le attività, coordinate e coerenti.
Una grande festa con concerto di musica classica ha inaugurato la ex Piscina Caimi. Un'orchestra di 40 elementi ha suonato sul palco galleggiante, reinterpretando le musiche di Lorenzo Senni arrangiate da Francesco Fantini ed eseguite dall'Orchestra Milano Classica diretta da Michele Fedrigotti.
Il centro balneare ospiterà spettacoli, mostre e altre attività integrate con il Teatro Franco Parenti. La piscina rimarrà aperta al pubblico nel periodo estivo dal 30 giugno al 10 settembre, tutti i giorni (tranne martedì), dalle 10 alle 18
Ma cosa spinge un teatro a occuparsi anche di 'balneazione'?
La risposta è data da una convergenza determinata da una situazione più unica che rara. Da un lato, lo suggerisce la storia del luogo, nato ancora negli anni Trenta con lo scopo di unire attività fisica e mentale (oggi si direbbe interdisciplinariamente), in maniera del tutto originale. Un ruolo che avevano ideato architetti illuminati, ma poi mai ricoperto adeguatamente, per motivi pratici e storici.
Riproporre l’unicità del progetto significa anche tornare alle radici di un’idea architettonica ad alta valenza sociale che non ha perso attualità.
Si tratta dell'atto finale di un percorso lunghissimo; una vera avventura, partita vent’anni fa con la costituzione di una Fondazione ad hoc, che nel tempo ha saputo raccogliere oltre 27 milioni di euro, investiti volta a volta per la riqualificazione di questo bene pubblico.
Una cifra raccolta giorno per giorno, attraverso il ricorso alle istituzioni, alle aziende, ai privati: ognuno insieme al Teatro per restituire alla città un bene prezioso.
Non è stato soltanto uno sforzo economico; ci sono anche volute la grande energia e la costante passione che contraddistinguono l'operato di Andrée Ruth Shammah (FOTO 1) e del suo team.
Con i Bagni Misteriosi, il Franco Parenti allargato non sarà uno spazio a compartimenti stagni - di qui il palcoscenico, di là la piscina -, ma un solo grande luogo dove far convivere tutte le attività, coordinate e coerenti.
Una grande festa con concerto di musica classica ha inaugurato la ex Piscina Caimi. Un'orchestra di 40 elementi ha suonato sul palco galleggiante, reinterpretando le musiche di Lorenzo Senni arrangiate da Francesco Fantini ed eseguite dall'Orchestra Milano Classica diretta da Michele Fedrigotti.
Il centro balneare ospiterà spettacoli, mostre e altre attività integrate con il Teatro Franco Parenti. La piscina rimarrà aperta al pubblico nel periodo estivo dal 30 giugno al 10 settembre, tutti i giorni (tranne martedì), dalle 10 alle 18
Ma cosa spinge un teatro a occuparsi anche di 'balneazione'?
La risposta è data da una convergenza determinata da una situazione più unica che rara. Da un lato, lo suggerisce la storia del luogo, nato ancora negli anni Trenta con lo scopo di unire attività fisica e mentale (oggi si direbbe interdisciplinariamente), in maniera del tutto originale. Un ruolo che avevano ideato architetti illuminati, ma poi mai ricoperto adeguatamente, per motivi pratici e storici.
Riproporre l’unicità del progetto significa anche tornare alle radici di un’idea architettonica ad alta valenza sociale che non ha perso attualità.







