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Weave inaugura il flagship store a Milano con Life e Maybe

Non una semplice presentazione. Non solo tappeti, ma anche design, home & homewear collection  con una particolare istallazione di food design per raccontare lo spirito di Weave. Un’esperienza sensoriale a 360° gradi.
Il lancio è stato curato da Life, che ha supportato la direzione marketing Weave nell’ideazione del progetto, nell’allestimento del negozio e nella regia dell’inaugurazione, insieme a Maybe.

Weave inaugura oggi a Milano, in Via Visconti di Modrone 12, il suo primo flagship store italiano.
Non una semplice presentazione. Non solo tappeti, ma anche design, home & homewear collection  con una particolare istallazione di food design per raccontare lo spirito di Weave. Un’esperienza sensoriale a 360° gradi.
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Il lancio è stato curato da Life, che ha supportato la direzione marketing Weave nell’ideazione del progetto, nell’allestimento del negozio e nella regia dell’inaugurazione, insieme a Maybe.

A partire dalle 18.00 di questa sera, Weave aspetta i suoi clienti con una grande festa. Perché il nuovo spazio è molto più di un semplice negozio di tappeti e così l’azienda ha deciso di celebrarlo.
Il nuovo punto vendita Weave di Milano è un flagship store, un luogo dove design, tradizione, gusto e innovazione si incontrano.
Tradizione e valore artigianale trovano espressione nella più ricca e creativa contemporaneità, indirizzata verso il design, con contenuti e proposte d’avanguardia.

Oltre 500 tappeti esposti in più di 1200 colori, con disegni e ispirazioni che vanno dalle arti decorative tessili di Francia, Giappone, Nord America dal XV sec al XXI fino a citazioni di  street art, pop art e avanguardie artistiche del XX secolo interpretate con materiali che vanno dal feltro alle fibre ottiche, dal poliestere all’aloe, che oltre ai materiali più prestigiosi e tradizionali.
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Weave inaugura proprio il 21 marzo, non solo il primo giorno di primavera ma anche il Capodanno persiano.

Nell’arco della giornata le hostess Weave hanno distribuito nelle vie del centro di Milano un gomitolo arancione, il logo di Weave che, per l’occasione, è diventato un invito tridimensionale per l’inaugurazione.

Gli intenti e la filosofia che guida le scelte di Weave sono apertamente dichiarati da Maurizio Battilossi, ad e anima creativa dell’azienda: “Voglio riuscire ad utilizzare la mia esperienza con le cose belle per realizzare qualcosa di diverso. Noi diamo corpo alle idee e alle immagini degli altri. Se qualcuno ha un sogno, un desiderio di tappeto unico e particolare, noi siamo in grado di produrlo”.

Il negozio si connota quindi come spazio di innovazione e tutto ciò che si trova in Via Visconti di Modrone è assolutamente nuovo, inedito perché frutto delle intuizioni e della creatività di un produttore di tappeti che vuole e riesce a proporre collezioni e pezzi unici che si allontanano dalle logiche di mercato standardizzato. Idee e sperimentazioni gravitano intorno a Weave che si fa portavoce di un progetto ambizioso, cioè quello di proporre l’insolito in modo contemporanea e d’avanguardia.

Weave vanta inoltre la collaborazione con l’Istituto Europeo di Design di Torino.
Il progetto di collaborazione nasce per iniziativa di Mari Barroero, coordinatrice del corso di Fashion and Textile Design dell’Istituto Europeo di Design di Torino, di Alessandro Allemandi (direttore del comitato scientifico dello IED di Torino) e Maurizio Battilossi e vede coinvolti gli studenti nel proporre “tappeti” ideati e creati seguendo quattro temi d’ispirazione: la geografia, il fumetto, il disegno libero e i libri.

Questa sera, poi, Erica Maggiora, chef della Scuola di cucina “La Maggiorana” di Rivoli, uno spazio multi-disciplinare ospitato in una villa alle porte di Torino dove la cucina, intesa ai suoi massimi livelli, è protagonista assoluta, metterà a segno la sua grande capacità di studiare e preparare cibi raffinati per dare vita ad un’esperienza creativa che coinvolga non solo il gusto, ma anche tutti gli altri sensi, tanto che sapore, forma e profumi, fra le sue mani, acquisteranno una dimensione progettuale degna di un artista.

Oltre 500 tappeti esposti in più di 1200 colori, con disegni e ispirazioni che vanno dalle arti decorative tessili di Francia, Giappone, Nord America dal XV sec al XXI fino a citazioni di  street art, pop art e avanguardie artistiche del XX secolo interpretate con materiali che vanno dal feltro alle fibre ottiche, dal poliestere all’aloe, che oltre ai materiali più prestigiosi e tradizionali (lana e seta delle migliori qualità).