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Con MiArt 2007 Milano diventa un museo diffuso di arte contemporanea
37.853 visitatori, 12.020 mq espositivi , 235 espositori (196 gallerie, 9 istituzioni, 30 fra editori e librerie specializzate), 890 giornalisti accreditati, 7 progetti espositivi curatoriali. Questi i numeri della manifestazione, che cresce anno dopo anno.
La dodicesima edizione di MiArt si è chiusa con un boom di presenze: 37.853 visitatori rispetto ai 32.368 dello scorso anno; Milano si sta dunque riappropriando del ruolo di capitale italiana dell’arte, con il suo sistema di gallerie e di collezionisti, e con i rappresentanti delle istituzioni finalmente coinvolti attivamente nella fiera d’arte della loro città.
Per tutta la settimana, dal 28 marzo, con l’inaugurazione della mostra sulle nuove avanguardie cinesi a BaseB, fino a lunedì 2 aprile, l’arte è tornata protagonista nell’intera Milano con eventi di altissima qualità: le iniziative del FuoriMiArt, che hanno coinvolto sia le gallerie sia i grandi spazi della ceatività, dall’Hangar Bicocca alla Triennale Bovisa, da Assab One alla nuova sede della Deutsche Bank, hanno saputo creare una vivace e coinvolgente festa dell’arte.
Grande soddisfazione fanno poi trapelare gli espositori presenti in fiera: in linea con il trend positivo del mercato artistico internazionale, molte le vendite registrate in tutti i settori, nonostante le quotazioni altissime delle diverse Mappe di Boetti, dei Castellani, con valori fino ai 250 mila euro, o dei tagli di Fontana, di cui alcuni monumentali valutati oltre i due milioni di euro. Sempre nel settore contemporaneo, dove l’euforia per le vendite era già sensibile durante il Vernissage, molto ricercati sia le opere ormai storiche di Dorazio e Max Bill, sia la grande fotografia tedesca, da Candida Höfer a Wolfgang Tillmans, sia infine i video di artisti italiani ed internazionali. Forse trainati dalla presenza di un Christo presso la Fondazione Beyeler, i collezionisti attratti dai maestri storici si sono letteralmente sguinzagliati a caccia di pezzi dell’artista, mentre nei corridoi del Settore Moderno si vociferava di un Alberto Savinio venduto a 650 mila euro e di un Botero acquistato a 200.000.
Grande fermento si è registrato anche in Anteprima dove, accanto a diverse iniziative curatoriali, gallerie dalla storia recente hanno presentato opere sperimentali e decisamente accessibili (fino a 10 mila euro) di artisti italiani ed internazionali, alcuni dei quali si rivedranno anche alla prossima Biennale: occasioni, dunque, per un collezionismo curioso e raffinato, in grado di scommettere sui maestri di domani.
Molto interesse ha suscitato quest’anno Olanda Paese Ospite, grazie alla presenza delle più prestigiose gallerie e degli artisti più internazionali del panorama artistico del Paese: l’iniziativa è stata inaugurata, il pomeriggio di giovedì 29 marzo, dal Sindaco di Milano Letizia Moratti (nella foto), e del Ministro agli Affari Economici dei Paesi Bassi, già Ministro della Cultura, Maria J.A. Van der Hoeven. All’interno dell’intenso programma culturale che ha visto l’avvicendarsi di critici e curatori italiani ed esteri, da Ian White a Gabriella Belli, da Daniel Birnbaum a Maria Rosa Sossai, grande successo ha riscosso la tavola rotonda organizzata da Mimmo di Marzio, un vivace confronto sulle future sorti e prospettive di Milano, a cui hanno partecipato Daniela Benelli, Philippe Daverio, Massimo Di Carlo, Vittorio Sgarbi, Andrèe Ruth Shammah e Oliviero Toscani.
Tra le curiosità da segnalare la cifra raggiunta dal modello in bronzo di Alfa Brera, realizzato dal Centro Stile Alfa Romeo, battuta da Sotheby’s 50 mila euro a favore del reparto di Neonatologia dell’Ospedale Sant’Anna di Torino.
Questi i numeri di MiArt 2007 - Fiera Internazionale d’Arte Moderna e Contemporanea: 37.853 visitatori, 12.020 mq espositivi , 235 espositori (196 gallerie, 9 istituzioni, 30 fra editori e librerie specializzate), 890 giornalisti accreditati, 7 progetti espositivi curatoriali.

