Evento b2c
Festivalbar sostiene ICEI e San Benedetto al Porto
Quest’anno, per la prima volta, gli artisti che si esibiscono nel corso della celebre manifestazione canora hanno messo all'asta su ebay alcuni loro oggetti personali. Il ricavato sarà devoluto a sostegno di progetti per i diritti dell'infanzia e il recupero degli emarginati.
L’edizione 2007 del Festivalbar (nella foto, Andrea Salvetti, patron della manifestazione), sostiene i progetti di ICEI – Istituto Cooperazione Economica Internazionale e dell’Associazione San Benedetto al Porto. Tutti i cantanti che parteciperanno al Festivalbar doneranno all'organizzazione alcuni loro oggetti personali che saranno messi all'asta su eBay per beneficenza.
Quest’anno, per la prima volta, gli artisti che si sono esibiti e che si esibiranno nella più celebre manifestazione canora estiva hanno donato alcuni loro oggetti personali, i cui proventi verranno interamente devoluti per finanziare i progetti che ICEI ha avviato a sostegno dei diritti dell’infanzia in Argentina, Brasile, Uruguay, Paraguay, Repubblica Dominicana, Sri Lanka, Congo e che la Comunità di San Benedetto al Porto, di Don Gallo, ha avviato da tempo nel recupero degli emarginati.
Ecco alcuni dei memorabilia andati per ora all’asta: Francesco Sarcina de Le Vibrazioni ha messo all'asta la sua sciarpa, Raf ha dato il suo berretto, Giuliano Sangiorgi dei Negramaro la T-shirt e il plettro con cui si è esibito sul palco. E ancora: il berretto e il plettro di Pino Daniele, il cappellino di Thomas degli Zero Assoluto, una ciocca di capelli di Francesco Renga, il ciondolo di Elisa, una catenina di Max Pezzali, la cintura di Nek, un anello di Federico Zampaglione, ma molti altri saranno gli oggetti che verranno donati dagli artisti nelle prossime tappe di Catania e Verona.
L’iniziativa ha l’obiettivo di sensibilizzare un numero sempre maggiore di persone alle realtà con cui queste due associazioni si trovano quotidianamente a lavorare, sia nei paesi del Sud del mondo che in Italia. L’asta di beneficenza istituita in collaborazione con Festivalbar è solo uno dei tanti passi che si possono fare per rendere questo mondo un po’ più equo, un passo a tempo di musica.