Congresso - convegno

Bea World 2023. 27Names +1AI, Shaping the Future of Events. Intelligenza Artificiale, come sfruttarne le opportunità?

La community delle agenzie indipendenti di live experience d’Europa affronta uno dei temi più caldi del mercato per capire come inserire l’AI nel flusso di lavoro dell’event industry.

La prima Masterclass della giornata dei contenuti del Bea World ruota intorno al tema dell’AI e della tecnologia. L’AI sta rivoluzionando il modo in cui pianifichiamo, produciamo e fruiamo gli eventi. 27Names, la community delle migliori agenzie di live experience indipendenti d'Europa, ha condotto i partecipanti in un viaggio virtuale sui trend, sulle possibilità e opportunità dell’intelligenza artificiale.

“Oggi tutti parlano dell’AI, se ne parla persino al pub”, ha spiegato Daniele Cabrini, Creative Strategist Adverteam Next Group. “Tuttavia, per capirla, è necessario, prima di tutto, inquadrarla e contestualizzarla. Che cos’è l’AI? Non è una tecnologia, non è nemmeno una scienza, non è neanche un tool”.

Cabrini propone due definizioni:

  1. Lo sviluppo di sistemi informatici in grado di svolgere compiti che normalmente richiedono l'intelligenza umana
  2. La simulazione dell’intelligenza umana in macchine che sono programmate per pensare e agire come gli esseri umani

Sono entrambe definizioni corrette, ma la prima si riferisce alla Weak AI, la seconda alla Strong AI.

La Weak AI è già presente da tempo: sono, ad esempio, le reccomendation su Netflix, ovvero i suggerimenti di visione in base alle proprie preferenze.

La Strong AI al momento è pura teoria, non esiste realmente una vera intelligenza.

“L’AI è un concetto”, sottolinea Cabrini. “Per introdurla nel proprio flusso di lavoro, si devono applicare regole molto ‘umane’. “le stesse che applicheremmo se ci trovassimo a lavorare con un nuovo collega”. Cabrini sottolinea che l’AI:

  • Ha bisogno di capirci
  • Va capita, ovvero bisogna capire come formulare le richieste
  • Va esercitata senza fermarsi ai primi tentativi, è un training
  • Va valorizzata nelle sue capacità come qualcosa di ‘non umano’ con abilità da sfruttare

Dopo averla inquadrata, Torgeir Nordahl-Hæreid Producer Fieldwork ha approfondito alcuni aspetti. “Se parliamo di lavoro assistito, è interessante fare riferimento a una case history di Boston Consultant Group da cui è emerso che chi ha avuto Chat GPT 4 come strumento di lavoro ha realizzato il 12% in più di progetti finiti, ha completato i task più velocemente nel 25% dei casi e nel 40% ha prodotto output di qualità maggiore”.

Quindi, l’Intelligenza Artificiale se usata correttamente può rappresentare un valido supporto per gli addetti ai lavori. “Dobbiamo capire che la Generative AI è già nel qui e ora e non è una moda passeggera. Il suo sviluppo cambierà il modo in cui pensiamo, agiamo e creiamo. Essa può aumentare molto la nostra produttività ma ci sono ancora molti temi da sviscerare legati a modelli e regole che rendono il futuro poco prevedibile”.

Ma che cos’è esattamente la Generative AI?

“E’ l’intelligenza artificiale capace di produrre testi, immagini, voci e altri media utilizzando modelli generativi”. Ovviamente, un prompt ben scritto - i prompt sono le keyword, le domande e le descrizioni che fornisci come input all’AI - renderà migliore il risultato generato”.

Nel mondo degli eventi, oggi, è tempo di essere up to date. “Se non iniziate a implementare strategicamente l’AI, rimarrete indietro. Ovviamente ci sono ancora varie barriere da superare, tra cui, ad esempio, la situazione etica, ma bisogna essere pronti definendo delle linee guida, equipaggiandosi di nuove skills, acquisendo dimestichezza con il concetto e introducendo nuove modalità lavorative che contemplino questa opportunità”.

Tra le case histories che hanno sfruttato l’AI per gli eventi, Beatrix Mourer Fromonteil, Co-Founder Magic Garden, presenta quella del grande magazzino Samaritaine Paris Trompe-L’Oeil, il primo incubatore dell’arte del ‘French twist’ con talenti francesi, ognuno dei quali ha creato un’opera d’arte monumentale e le esperienze collegate. “Ci siamo ispirati ai fondatori, una coppia di mecenati che esponeva la propria collezione d'arte ai clienti nel negozio. E abbiamo creato una passeggiata in una Parigi surreale, una wonderland con personaggi frutto dell’intelligenza artificiale, qualcosa di mai visto prima”. Un evento che ha ottenuto il primo premio al Bea World nella categoria Trade-Retail Event.

Serena Roberti