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BEA World Festival 2024. Colja Dams, CEO, Vok Dams: “Sarà un periodo d’oro per gli eventi, se sapremo come mettere l’Intelligenza Artificiale a servizio di quella umana”

Il CEO di Vok Dams Colja Dams ha rivelato dal palco dei 17esimi BEA World la sua visione futura del settore degli eventi: “Un evento non puoi falsarlo perché è basato sull’esperienza diretta. L’Intelligenza Artificiale può aiutarci a creare eventi migliori, a patto che la utilizziamo per sveltire e snellire il processo di creazione”. Ecco come

Quale sarà il futuro degli eventi? O meglio, quale è già, perché considerando la veloce evoluzione delle tecnologie e delle esigenze del settore, si può affermare che quel futuro che immaginiamo sia già qui.

Dal palco dei BEA World, arrivati alla loro 17^ edizione e ospitati per il secondo anno consecutivo a Roma, presso l’Auditorium Parco della Musica, lo ha illustrato, con dovizia di dettagli, Colja Dams, CEO di Vok Dams, imprenditore “visionario”: Colja, infatti, è stato il primo a entrare nella BEA World Hall of Fame per il suo impegno nello sviluppo della cultura degli eventi a livello globale, sempre attento all'innovazione e riconoscendo i segnali di cambiamento in un settore in continua evoluzione. Un riconoscimento prestigioso, assegnato a individui che hanno avuto un impatto significativo sul settore degli eventi attraverso un impegno continuo, supportato da studi, ricerche e analisi approfondite che hanno prodotto risultati tangibili.

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Proprio in virtù di questa sua esperienza e preparazione, Dams ha svelato le tendenze più in voga oggigiorno negli eventi e ha fornito strumenti e strategie innovative, per trasformare in modo efficace e funzionale la pianificazione degli eventi, la personalizzazione e il processo decisionale basato sui dati, senza tralasciare l’apporto che l’Intelligenza Artificiale sta già dando e darà sempre di più al settore.

Partiamo da alcune constatazioni di base: la sostenibilità non è più un trend, ma è uno standard da rispettare, ormai – esordisce Dams – Così come è sotto gli occhi di tutti che la gestione dell’agilità degli eventi è sempre più veloce ed è guidata dai dati. Una tendenza sempre più presente è quella di creare eventi sempre più focalizzati alla mindfulness, che richiedano una presenza consapevole sia a chi li organizza che a chi vi partecipa. Infine, due macrotemi, discussi in ogni ordine del giorno, riguardano di certo il metaverso e l’Intelligenza Artificiale”.

Tutto questo come impatterà sul mondo degli eventi, quindi? “Se ci pensiamo, questi sono gli anni più eccitanti per gli eventi live – prosegue Dams – Oggigiorno, la maggior parte dei contenuti è creata dall’Intelligenza Artificiale, quindi non è reale, e soprattutto l’attenzione in un user medio è di circa 0,4 secondi, il tempo di adocchiare un reel e di swappare a quello dopo. Ecco spiegato perché il futuro prossimo è l’età d’oro per gli eventi: un evento non puoi falsarlo, è basato sull’esperienza dal vivo e le persone oggi vogliono e desiderano questo, senza finzione”.

Ogni giorno però vengono immessi sul mercato tantissimi tool di Intelligenza Artificiale, ma cosa farcene se ancora non abbiamo ben compreso come impiegarli? “Il nostro problema è che non abbiamo ancora a fuoco il il punto: a cosa servono tutte queste soluzioni, se non sappiamo quale sia il problema da risolvere? Infatti, l’uso dell’Intelligenza Artificiale sta scendendo, anche se il suo sviluppo sta crescendo - continua Dams – Ci stiamo domandando il perché? Vi svelo io qual è il punto. Siamo nell’era della mediocrità, tutto si appiattisce, non c’è più differenziazione, originalità,
tutto è simile, se non uguale a quanto già visto: grazie a un filtro, anche i visi umani non hanno più i loro connotati peculiari. Ecco che se usiamo l’Intelligenza Artificiale per uniformarci alla media, rientriamo in questa casistica; se invece la utilizziamo per creare qualcosa di distintivo, differente, “disruptive”, allora abbiamo uno strumento efficiente, scalabile e divertente, a servizio dell’essere umano. Bisogna pensare a un hamburger: le due metà del panino sono l’input e l’ingegno umano e la revisione e l’ottimizzazione dell’evento finale. Nel mezzo, la carne è rappresentata dall’Intelligenza Artificiale, che facilita e sveltisce il processo di creazione
”.

I migliori tool di Intelligenza Artificiale da saper usare… ora!

Dams ha suggerito alcuni dei tool di Intelligenza Artificiale più efficaci e funzionali, che esistono sul mercato ora.

Eccoli, suddivisi per area di intervento.

Flusso di lavoro: Copilot, Make, Spark AI, Cvent AI, Rewind, AI destination finder, Food forecast, Claude, Perplexity, Chat GPT, Ameca

Videocontent: Sora, Kling, Opus clips, Descript

Suono: Suno

Personalizzazione dell’esperienza: Photo AI, AI stations, Plenum AI

Interazione degli ospiti: AI hotline, AI Judy