Congresso - convegno

Parte “dal basso”, a Roma, il Quarto Congresso Nazionale Future Respect, all'insegna di “Tutti insieme per lo sviluppo sostenibile”

Sarà allo Stadio di Domiziano a Piazza Navona il 18, 19 e 20 aprile. Prevista la presentazione di 2 studi: la Ricerca ConsumerLab.it in collaborazione con Markonet “Dalla mobilità elettrica alla mobilità sostenibile”, evoluzione e aggiornamento della ricerca realizzata nel settembre 2019 e il Report Future Ability realizzato per il Congresso.

Tutti insieme per lo sviluppo sostenibile è il messaggio del IV Congresso Nazionale Future Respect, a Roma dal 18 al 20 aprile 2024 con il Patrocinio del MASE-Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. “Tutti” perché la cultura di una sostenibilità democratica e popolare richiede l’impegno di tutti: Consumatori, Istituzioni e realtà del Terzo Settore insieme per abilitare gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile ONU 2030 e rispettare il futuro. “Tutti” perché tutti siamo chiamati a riequilibrare il modo di produrre, consumare, lavorare e governare se davvero vogliamo contrastare gli effetti del cambiamento climatico, il degrado sociale e civico e le diseguaglianze economiche. 

Promosso da ConsumerLab.it, realizzato da FUTURE RESPECT Evoluzione sostenibile, in collaborazione con Markonet, e la Media Partnership di Economy, moderato dalla sua Vicedirettrice, Marina Marinetti, il congresso si terrà presso lo Stadio di Domiziano a Piazza Navona nelle giornate di giovedì 18, venerdì 19 e sabato 20 aprile 2024, con un denso programma, e trasmesso in diretta dagli organizzatori. Ha il sostegno dei marchi De Cecco, Esselunga e RINA.  Nell’occasione saranno presentati al pubblico 2 studi: la Ricerca ConsumerLab.it in collaborazione con Markonet “Dalla mobilità elettrica alla mobilità sostenibile”, evoluzione e aggiornamento della ricerca realizzata nel settembre 2019 e il Report Future Ability realizzato per il Congresso.

Il Congresso ribadisce la necessità di fare sistema per creare sinergie appropriate e potenziare la produttività in un’ottica di futuro autenticamente sostenibile ed equità sociale. Tre i binari su cui si muove con questo obiettivo. Primo, valorizzare la storia d’impresa nella storia d’Italia; l’heritage d'Impresa è la base su cui poggia concretamente la sua reputazione, solida se ha radici in una storia di lavoro senza macchie, coerente con l'interesse generale, attento all'equità e alla coesione sociale, nel rispetto del bene comune e di una condotta verificabile. Il BiblHuB di Università Sapienza, presso il Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale, raccoglie le monografie istituzionali delle attività produttive che concorrono alla storia dello sviluppo economico del Made in Italy. Secondo, presentare WE, “la moneta invisibile che salverà il mondo”: ogni prodotto-servizio che acquistiamo ha un prezzo industriale e commerciale; non contiene tutti i costi che invece rimangono a carico dell'ambiente, della società, del diritto; cioè delle casse pubbliche e del bene comune. Un costo economico nascosto: danni collaterali, vizi occulti, rischi non calcolati, esternalità. Il futuro di tutti dipende invece proprio dalla valutazione costante delle esternalità. La WE (Weight of Enternality) è la moneta invisibile che serve a dare conto di questi costi; più alto il valore della WE più quel prodotto-servizio a cui si riferisce, messo a confronto con altri simili, non va acquistato. Terzo, promuovere consapevolezza sulla sostenibilità stimolando la curiosità, soprattutto dei più giovani: i cittadini, soprattutto la GenZ (i giovani pronti a entrare nel mondo del lavoro e delle professioni), vogliono partecipare e interagire con le Imprese e i loro leader. L'importante è conoscere, per avere consapevolezza su reputazione, trasparenza, integrità: ciò che caratterizza l'impegno per lo sviluppo sostenibile. Future Respect diventa un ponte con cui agevolare questa consapevolezza portando le domande dei cittadini all'Impresa, raccogliendone le risposte; implementa così un archivio a disposizione di tutti: consumatori, decisori pubblici, terzo settore, concorrenti.

Il Congresso ha un format originale: le imprese si raccontano, ma non attraverso discorsi liberi, ma rispondono alle domande precedentemente raccolte sui social o nella rete di ConsumerLab. Questo garantisce genuinità alle risposte delle Imprese che “ci mettono la faccia” e accettano di aprirsi con trasparenza alle reali istanze dei cittadini (consumatori e utenti) che cercano consapevolezza per orientarsi nel mercato. Un modo più efficace di divulgare la cultura della sostenibilità, laddove i Report/Bilanci di Sostenibilità non hanno raggiunto risultati ottimali, così come le strategie di marketing e pubblicitarie ad oggi adottate. Le risposte alle domande dei cittadini consumatori saranno quindi il filo conduttore del Congresso. Ma soprattutto il “IV Congresso Future Respect – tutti insieme per lo sviluppo sostenibile” apre le porte alla GenZ per creare interazione con le Imprese pronte ad ascoltare, rispondere alle domande e indicare le esperienze più efficaci per “maneggiare” le prospettive future. Alle ragazze e ai ragazzi della GenZ sono riservati trenta posti, fino ad esaurimento delle disponibilità. I partecipanti riceveranno un attestato e potranno consegnare direttamente alle imprese i loro curricula per farsi ricordare. 

Nel rimandare al programma nella sua interezza, solo un elenco dei nomi dei partecipanti a testimonianza della varietà dei punti di vista accolti durante la tre giornate del Congresso. Giovedì 18 aprile:  Francesco Tamburella (Future Respect, coordinatore del Congresso), Livio De Santoli (Prorettore Università Sapienza), Alfonso Pecoraro Scanio (Fondazione Uni Verde), Michele de Tavonatti (V.P. Consiglio Nazionale Commercialisti/ Esperti Contabili), Giovina Di Cecco (Manager Responsabilità Sociale d’Impresa e Sviluppo Sostenibile De Cecco), Valentina Martino (Professoressa associata e responsabile scientifica BiblHuB Sapienza), Carlo De Masi (Presidente Adiconsum), Laura Pulcini (Vicepresidente Adoc), Michele Carrus (Presidente Federconsumatori): Volfango Politi (CoFondatore Anomaleet, Sistema prevenzione anomalie stradali); Marco Raspati (CEO e Founder Recuperiamo srl); Ranieri Razzante (Direttivo SUMMAE onlus); Andrea Bigai (Presidente EBS - Associazione Energia da Biomasse Solide); Marco Frateschi (General Manager Ecoverde); Paola Traversi (Coordinatrice Organizzazione Mostre - Museo Nazionale del Cinema); Barbara Amerio (CEO - CSR Manager Amer Yachts SpA); Chiara Coricelli (Presidente/CEO Pietro Coricelli SpA); Simona Mesciulam (Direttore Marketing Generale Conserve - Asdomar); Daniela Addis (Presidente Associazione Generazione Mare); Cristiano Carocci (Ambasciatore ONTM - Osservatorio Nazionale per la Tutela del Mare); Daniela Mainenti (Università Internazionale Uninettuno); Eugenio Ferrari (Presidente AssoretiPMI); Monica Franco (Vicepresidente AssoretiPMI); Carmine Daniele (Vice DG - Direttore Area Crediti - Banca di Credito Cooperativo); Paolo Bacciga, Gabriele Felici, Fabrizio Santori (Commercialisti). Venerdì 19 aprile: Davide Scotti (Head of HSE Culture, Communication and Training SAIPEM); Dario Giordano (Relazioni Esterne - U.DI.CON.); Mauro Novelli (Delegato ADUSBEF); Ivano Giacomelli (Segretario Generale CODICI); Luigi Bottos (Head of ESG Product Management RINA); Francesco Tamburella (ConsumerLab – Centro Studi Future Respect – Markonet - Comitas); Andrea Benassi (Responsabile Progetti Responsabilità Sociale e Sostenibilità -  Istituto per il Credito Sportivo; Filippo Romani (Marketing e comunicazione Lic Packaging); Roberto Natale (Direttore RAI per la Sostenibilità – ESG); Ida Schillaci (Board Sustainability Makers); Daniele Eccher (Corporate Sustainability Senior Manager Fater); Luigi Bottos (Head of ESG Product Management RINA).  Sono previsti esempi d’eccellenza, di Made in Italy, di Italia Live, di Gusto e Tradizione italiani.  Sabato 20 aprile spazio al Terzo Settore con la proiezione di 14 video per raccontare performances e esempi driver per ottimizzare l’impegno rappresentare i percorsi e gli obiettivi raggiunti nell’ambito della responsabilità sociale d’impresa.