
Evento culturale
L’Oréal Italia e il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia insieme per For Girls in Science
L’Oréal Italia e Il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci lanciano in Italia “For Girls in Science”, il programma creato nel 2014 dalla Fondazione L’Oréal per favorire la vocazione alle carriere scientifiche delle ragazze e dei ragazzi delle scuole superiori.
“For Girls in Science” arriva oggi in Italia con uno show interattivo presentato da Francesco Facchinetti, per ispirare studenti e studentesse allo studio ed alla carriera in ambito scientifico-tecnologico, senza preconcetti di genere.
Lo show coinvolge i ragazzi e le ragazze con un linguaggio a loro vicino, evidenziando gli squilibri di genere presenti nel mondo della scienza e facendoli riflettere sui preconcetti e sulle paure che loro stessi proiettano sulle possibilità di studio e di carriera scientifici.
Partecipano, per un momento di scambio e incontro, le giovani Ambasciatrici delle Scienze, figure che vivono la loro quotidianità in campo scientifico e che possono rappresentare un esempio concreto che si contrappone agli stereotipi di genere: Maria Enrica Di Pietro, 31 anni, laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche presso l’Università della Calabria, ricercatrice post-dottorale presso il Karlsruhe Institute of Technology in Germania e vincitrice del Premio “L’Oréal Italia per le Donne e la Scienza” nel 2014, Caterina Mogno, 25 anni, laureata in Fisica presso l’Università degli Studi di Padova, e Carlotta Teruzzi, 24 anni, laureata in Scienze Biologiche presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca.
Le ambasciatrici sono state selezionate da L’Oréal Italia e dal Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia tra le numerose candidature ricevute da parte di studentesse universitarie e ricercatrici provenienti dalle aree di Scienze della Vita e della Materia, Ingegneria, Matematica e Informatica. Le giovani selezionate hanno inoltre partecipato a un training su comunicazione, public speaking e dialogo con i più giovani sui preconcetti di genere.
LE SCUOLE SUPERIORI: NASCONO I PRIMI OSTACOLI PER LE RAGAZZE
Diversi studi mettono infatti in evidenza come in Italia esista ancora un gap tra la partecipazione femminile e quella maschile ai percorsi formativi STEM. Questo divario ha origine fin delle prime scelte nelle scuole superiori e si rende più evidente nei percorsi professionali. Il 90% degli italiani crede che sostenere la parità tra uomini e donne in fatto di incarichi scientifici di alto livello meriti un vero e proprio impegno in prima persona. Eppure, per il 70% degli italiani intervistati, le donne non sono idonee a ricoprire posizioni scientifiche di alto livello. La disparità di genere in tale ambito appare particolarmente marcata, in Italia, già nelle aule scolastiche: il 33% delle donne italiane che in fascia di istruzione superiore ha seguito studi scientifici, non ha beneficiato del sostegno dei professori, rispetto all’esiguo 19% degli uomini. *
Metà degli studenti delle scuole superiori di II grado in Italia sono infatti ragazze, tuttavia la presenza femminile nei percorsi STEM è molto inferiore (Quota femminile Licei Scientifici Italia – 42,1%/Liceo Artistico – 68,5%/Ist. Tecnici – 16,4%/Ist. Professionali – 21,5%). Le differenze si rafforzano poi all’università quando le ragazze si allontanano dalle scienze.
Se ci affacciamo al mondo del lavoro si evidenzia come, a fronte di ben 2,3 Milioni di posti di lavoro vacanti nel campo delle STEM in Europa tra il 2013 e il 2025, la percentuale di lauree scientifiche in Italia è pari a solo 1,36% contro un dato Europeo pari a 1,87%. In Italia, meno del 35% delle posizioni tecnico-scientifiche sono occupate da donne (31,7%) con un tasso che si posiziona come il più basso in Europa.
A livello mondiale, queste disparità non cambiano: le donne non rappresentano che il 25% dei dottori in scienze, meno del 30% delle ricercatrici e soltanto il 3% dei premi Nobel scientifici.