Evento educational
La Fabbrica delle emozioni: parola alla formazione
Si è concluso ieri, 16 luglio 2008, presso il Palazzo Giureconsulti a Milano, l’evento organizzato da CabriniAssociati in collaborazione con Promos.
‘Trasformare l’esperienza in apprendimento’, questo il tema della tavola rotonda che ha coinvolto nomi noti del mondo della formazione e delle aziende. Al confronto, moderato da Salvatore Sagone, presidente di ADC Agenzia della Comunicazione, hanno partecipato: Serghei Lazzaretti, partner di Human Connections; Silvia Valentini, dirigente responsabile area piccola impresa e formazione continua Formaper, azienda speciale della Camera di Commercio; Monica Pontiroli, marketing communication manager Microsoft Italia; Dalia Gallico, presidente ADI Lombardia. (Nella foto, da sinistra, Serghei Lazzaretti; Silvia Valentini; Monica Pontiroli; Salvatore Sagone e Dalia Gallico).
Durante l’incontro si è cercato di comprendere come l’evento possa trasformarsi in formazione e, viceversa, come la stessa esperienza formativa possa diventare evento.
Il punto di partenza individuato da Serghei Lazzaretti è stata la turbolenza e l’instabilità del mondo di oggi. “Siamo nell’era della stress economy, in cui le persone agiscono in continuo stato di emergenza e questo porta a un condizionamento degli atteggiamenti degli individui - ha detto Lazzaretti -. L’ansia diviene un fattore predominante che guida le azioni e porta, in una spirale viziosa, verso una condizione di emergenza cronica, che si riflette sull’intera organizzazione aziendale”.
Dello stesso parere anche Silvia Valentini, che ha sottolineato come, proprio per il cambiamento del contesto esterno, sempre più si senta l’esigenza di un adeguamento alle nuove condizioni, che presuppone una competenza cosiddetta ‘negativa’, ovvero il saper convivere con l’incertezza e le proprie responsabilità. “La turbolenza di questo particolare momento storico - ha integrato Dalia Gallico - può altresì rappresentare un’occasione positiva, un momento per cogliere l’opportunità di unire le diverse abilità e, addirittura, i differenti settori. Ecco che il design può entrare nel marketing e viceversa. La stessa formazione è un’opportunità di arricchimento e commistione tra le diverse esperienze”.
In tale condizione di instabilità del mondo contemporaneo, cambiano i modelli di comportamento e, di conseguenza, gli atteggiamenti delle persone, che tentano di adattarsi alla nuova realtà. L’evento e, quindi, l’esperienza, creano le condizioni di un ‘agire nuovo’, che può essere realizzato grazie alla consapevolezza del proprio comportamento e alla sua accettazione. “Per trasformare il proprio comportamento in risposta alle nuove esigenze - ha detto Valentini - è necessario imparare ad assumersi le proprie responsabilità, saper lavorare in autonomia ed essere competenti nelle relazioni. Centrale in questo discorso è poi la necessità di saper sviluppare un pensiero autonomo e una capacità di problem solving”.
“Una volta che i comportamenti sono stati modificati - ha concluso Serghei Lazzaretti - allora si realizza il cambiamento, che porta, con il tempo, a una rinnovata condizione di stabilità. Un evento che riesca a trasformare la formazione in apprendimento deve tenere imprescindibilmente conto di questi fattori”.
In particolar modo, l’evento viene usato per creare un gruppo, sviluppando il senso del ‘noi’: le stesse organizzazioni si fondano su una visione di gruppo, un impegno reciproco e un linguaggio condiviso. “La formazione - ha proseguito Valentini - è un’occasione per maturare, attraverso l’esperienza, un nuovo modo di confrontarsi con il mondo. L’apprendimento, infine, deve essere finalizzato, ovvero centrato su problemi reali con i quali le persone si confrontano quotidianamente”.
L’evento, inoltre, può rappresentare un utile strumento di comunicazione interna per le aziende. L’esperienza e la coesione che un’esperienza comune può suscitare nelle persone è stato giustamente evidenziato dal racconto di Monica Pontiroli in merito alla cerimonia di festeggiamento dei 20 anni di Microsoft in Italia.
“L’importanza della comunicazione interna è evidente - ha esordito Pontiroli -. Essa, infatti, favorisce la diffusione della cultura d’impresa ed è un volano per far sentire gli individui parte di qualcosa di più grande, in modo che sentano di condividere un progetto, un’esperienza. In questo contesto, l’evento è lo strumento di marketing che garantisce la più alta memorabilità e coinvolgimento emotivo, per questo lo consideriamo anche uno dei mezzi più efficaci”.
Alice Dutto