Lancio prodotto

Nuova Intel: un percorso di luce

La progettazione dello spettacolare evento porta la firma di Oliviero Toscani - fotografo di fama mondiale – e di Marco Balich, ad di FilmMaster.

“Per la prima volta, avrò la possibilità di usare la luce per se stessa e non per illuminare qualcosa”.
Con questa affermazione si è aperto l'intervento di Oliviero Toscani nell'ambito della conferenza di presentazione che si è tenuta oggi, mercoledì 25 ottobre, della nuova Intel, la manifestazione di elettrotecnica, elettronica, illuminazione, automazione industriale e sicurezza che per l'edizione 2007 si presenterà in una nuova, duplice veste: LivinLuce ed EnerMotive (vedi notizia correlata).

locandina.JPG
La progettazione dello spettacolare evento porta la firma di Oliviero Toscani - fotografo di fama mondiale – e di Marco Balich, ad di FilmMaster e organizzatore di eventi che ha curato, tra i tanti, le cerimonie di apertura e chiusura delle Olimpiadi Invernali di Torino 2006.

“È stato Oliviero a coinvolgermi nel progetto – ha raccontato Marco Balich a e20express – e ho accettato la sfida con entusiasmo. Si tratta della nostra prima collaborazione. Per quanto riguarda  l'allestimento del percorso, abbiamo scelto un gruppo di giovani designer inglesi (UVA, United Vision Artists) a cui si affiancheranno anche designer italiani. Prevediamo di coinvolgere circa 70 persone, tra tecnici e collaboratori. Il nostro obiettivo è spiazzare i visitatori, suscitare reazioni sconcertanti. La vera sfida è trasformare un evento istituzionale in intrattenimento”.

evento1.JPG

“Ho pensato a Marco per quest'evento perché è un creativo che ha il senso della praticità – ha rivelato Toscani –  Abbiamo deciso di unire le forze nella realizzazione di un progetto in cui, a partire dai prodotti che verranno esposti in fiera, la luce sarà protagonista di se stessa.
Abbiamo studiato un percorso con il quale vogliamo sperimentare gli estremi del colore e delle possibilità di illuminazione sia a livello di quantità, sia a livello di qualità”.

Il percorso prevede un impatto iniziale d'effetto: all'entrata tutti i visitatori riceveranno un capo da indossare di colore bianco (che attira la luce). Tramite un gioco di luci, le ombre dei visitatori proiettate su un telone bianco nel quale verrà ricavata una porticina d'ingresso, precederanno la loro entrata.
Il percorso si snoderà poi in una serie di tappe nelle quali la luce si presenterà in tutte le sue forme.

evento2.JPG

Da una prima stanza con una singola lampadina si passerà ad una stanza successiva piena di lampadine che quasi ostacoleranno il passaggio. Si giungerà poi in una grande sala nella quale il  gruppo francese di ballerini 'Le Salamandre' intratterrà i presenti con una suggestiva rappresentazione col fuoco.

In seguito, gli spettatori dovranno attraversare un corridoio con pareti luminose a 'imbuto' che cercheranno di respingerli.
Il percorso proseguirà con l'allestimento di una sorta di grande 'incidente luminoso' con la presenza di segnaletiche d'emergenza.
Dei tapis roulant allestiti come tunnel neri a capanna, condurranno gli spettatori nel cuore dell'esposizione: nei tunnel, delle feritoie all'altezza degli occhi dei visitatori consentiranno di ammirare le esposizioni.

evento3.JPG

Infine, il percorso si concluderà con una mancanza assoluta di luce: gli spettatori vivranno la sensazione della cecità in un piccolo labirinto completamente buio.

“Il percorso – ha concuso Balich – dovrebbe costituire un godimento dell'iride fino all'esplosione finale rappresentata dalla totale assenza di luce. Vogliamo sperimentare e suscitare nei presenti emozioni forti”.

Un dettaglio d'effetto: durante gli interventi di Toscani e Balich, vestiti rispettivamente in arancione e fucsia, la luce 'ordinaria' che illuminava la sala, ha lasciato il posto a suggestivi giochi di luce colorata.

Serena Roberti