Evento non profit

Il progetto Burkina 2007 a 'Giorno del Gioco'

Mercoledì 16 maggio, la città di Roma e i Municipi della capitale diventano una grande città per giocare. L'obiettivo, raccogliere fondi per interventi sanatori nel Burkina Faso, un Paese che presenta altissimi tassi di mortalità infantile e una grandissima diffusione dell’Aids.

“Dopo Germania 2006, Burkina 2007. Dobbiamo far vincere i bambini del paese più povero del Mondo. Dobbiamo affrontare fame, epidemie, carestie. Serve una grande squadra, tutti i ruoli sono importanti, per costruire ospedali, pozzi, scuole, per portare medicine e macchinari, per raccogliere contributi e donazioni. Ora dobbiamo dare tutti il massimo.” Questo l’appello lanciato da Marcello Lippi, il ct della Nazionale azzurra campione del Mondo 2006, nello spot dove invita tutti a impegnarsi per aiutare il Burkina Faso, lo stato dell’Africa Occidentale per il quale l’ONU ha creato una nuova “classificazione”, definendolo “Quinto Mondo”. Un messaggio che parte dall’idea di gioco e di sfida ma che mette in palio il bene più prezioso: la vita di migliaia di bambini che muoiono per malnutrizione e malattie e aiutare l’intero Paese.
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Questo è il legame tra “Il Giorno del Gioco” (16 maggio),  in cui tutta la città di Roma e i Municipi della capitale diventano una grande città per giocare, e il progetto Burkina 2007 messo in campo da Sviluppo 2000, l’Organizzazione laica Non Governativa (ONG) e senza fini di lucro (ONLUS), con sede a Firenze, nata nel 1987 su iniziativa di un gruppo di medici e operatori sanitari con esperienze diverse nell’ambito della cooperazione internazionale.

E se la metafora calcistica è lo strumento attraverso cui viene promosso il progetto, l’obiettivo è tutt’altro che “un gioco”: il progetto Burkina 2007 vuole infatti raccogliere fondi per interventi in tre settori fondamentali, a partire dalla Sanità, una delle maggiori emergenze in un Paese che ha altissimi tassi di mortalità infantile e una grandissima diffusione dell’Aids. I primi interventi, infatti saranno volti alla realizzazione di un nuovo Ospedale. Il progetto Burkina 2007, poi, affronterà la sfida di un’agricoltura arretrata e inefficiente, in un Paese con altissimi tassi di denutrizione e privo di risorse naturali. Gli interventi inizieranno da una delle regioni, per poi svilupparsi sull’intero territorio. Per la riqualificazione dell’agricoltura si opererà attraverso l’acquisto di un trattore e una seminatrice a tramoggia per mais, sorgo e miglio. La diocesi sarà custode e gestore del trattore ma i beneficiari saranno le famiglie di coltivatori che potranno usufruire di lavorazioni meccaniche sufficienti a garantire una buona provvista d'acqua nel suolo. Oltre alle consegne dei materiali o costruzione edilizie, il progetto prevede: l’assistenza tecnica da parte di un agronomo o perito agrario; un corso finanziario per la corretta erogazione del microcredito e la selezione dei beneficiari; un corso di gestione dei mezzi.

Ma il Burkina Faso sarà anche uno dei primi luoghi dove si avvierà la produzione di Misola, un alimento di alto valore proteino-energetico  formato da miglio, soia ed arachide. Studiata proprio per i Paesi in via di sviluppo, dove la denutrizione è ancora ad altissimi livelli, la farina Misola contribuisce a completare l’allattamento al seno a partire da 6 mesi circa, aiutando a prevenire la malnutrizione dei lattanti e della prima infanzia. È anche utilizzabile come base di trattamento delle malnutrizioni moderate a partire da quattro mesi e permette una migliore nutrizione delle donne incinte o che allattano, dei pazienti e dei convalescenti. La fabbricazione di farina avverrà in unità di produzione artigianale o in gruppi di fabbricazione comunitari dispersi ed autonomi. Per sostenere Burkina 2007, Banca Etica c/c 552007