Evento non profit

Sfide: 15 team viaggiano verso la Mongolia in favore del Cesvi

I temerari viaggiatori partiranno da Milano e percorreranno 16.000 km per arrivare sino a Ulaan Bataar. Dovranno raccogliere nel corso del viaggio fondi a favore dei progetti Cesvi in Afghanistan.

Mongol.JPGIl 19 luglio partiranno da Milano 11 Panda, una Subaru, una Passat e due Renault per il Mongol Rally, patrocinato dall’Assessorato per lo Sport ed il Tempo Libero di Milano; è il viaggio per gli amanti della guida avventurosa per raggiungere la Mongolia senza percorsi prefissati e che raccoglierà fondi a favore dei progetti Cesvi in Afghanistan. La partenza sarà il 19 luglio alle ore 17, in Piazza Castello a Milano, di fronte all’ingresso del Castello Sforzesco.

Giunta alla quinta edizione, il Mongol Rally quest’anno vede protagoniste della corsa saranno infatti le piccole utilitarie con cui i 15 equipaggi partecipanti dovranno riuscire a raggiungere Ulaan Bataar, capitale della Mongolia, macinando circa 16.000 km senza ricevere alcun tipo di assistenza. Il percorso è scelto dai singoli team che, superando montagne, solcando deserti e pianure, percorrendo strade e sterrati pianificheranno il proprio itinerario autonomamente, assumendosi tutti gli eventuali rischi. È proprio questo che rende il Mongol Rally così imprevedibile e affascinante!

Ogni team deve raccogliere almeno 1000 £ (circa 1300 €) da devolvere a un progetto sociale attivo nei paesi interessati dal Mongol Rally; in questo modo l’iniziativa assicura un sostegno alle comunità che i team incontreranno nel loro percorso verso Ulaan Bataar.
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Per i team in partenza da Milano i fondi raccolti saranno a favore di un progetto del Cesvi a favore delle donne afghane della regione di Mazar-e-Sharif. L’iniziativa di Cesvi prevede il sostegno ai profughi che rientrano nel paese dopo il lungo esilio causato dai conflitti che si sono succeduti nel paese. Verranno realizzati dei corsi professionali con una particolare attenzione alla produzione di manufatti in seta, dall’allevamento dei bachi alla tessitura.

“Molte donne sono rimaste vedove a causa della guerra e senza mezzi per mantenere se stesse e i propri figli. Per questo è fondamentale che abbiano la possibilità di formarsi e di imparare un lavoro” - sostiene Lorena D’Ayala Valva, responsabile dei progetti Cesvi in Afghanistan - le donne possono rappresentare un cambiamento in positivo della società afghana, ma questo sarà possibile solo se saranno consapevoli delle proprie capacità e impareranno a gestire le proprie risorse”.

Tra gli equipaggi Brighella Team, un’insospettabile coppia di avventurosi alla volta della Mongolia su una Panda rosso fiammante del 1986, capitanata da Alessandro Coggi, presidente e amministratore delegato di Goodyear Dunlop Italia, accompagnato dalla moglie Antonella.