Evento pubblico
Fellini e la sua musa in mostra ad Adro
La mostra dal titolo 'Fellini e la sua musa - Disegni inediti della collezione Liliana Betti' è stata presentata questa mattina, presso il Palazzo Reale di Milano, alla presenza di un folto numero di giornalisti e personalità.
L’esposizione, a cura di Enrico Ghezzi e Domenico Montalto, sarà ospitata a partire dal 13 luglio fino al 19 ottobre 2008, all’interno delle sale settecentesche del Comune di Adro, con il patrocinio di Regione Lombardia, Provincia di Brescia, Fondazione Federico Fellini e Teatro Filodrammatici di Milano.
Il Sindaco di Adro, Danilo Oscar Lancini, ha aperto la conferenza stampa ringraziando Giuseppe Betti, fratello di Liliana e prestatore dei disegni di Fellini, per aver permesso la realizzazione della mostra. "È con orgoglio che l’Amministrazione di Adro propone al pubblico una mostra di disegni di Federico Fellini che intende ricordare Liliana Betti, illustre personalità adrense, nel decennale della sua scomparsa - ha sottolineato inoltre il Sindaco -. Questo importante evento culturale è in grado di richiamare l’attenzione su un territorio storicamente insigne della provincia lombarda".
La mostra intende ricordare questa donna straordinaria e promuovere un patrimonio artistico, ma anche un’idea nuova e un’immagine della Franciacorta quale realtà culturale legata non solo alla tradizione e all’eccellenza enogastronomica e turistica, ma anche alle ricerche che caratterizzano la modernità, specchio di una terra che è da sempre, per vocazione geografica, crocevia di cultura e di attualità.
"A dicembre, con ogni probabilità - ha concluso il Sindaco - una sezione della mostra sarà ospitata nella sede storica del Teatro Filodrammatici dietro Piazza Scala, a Milano".
Fabrizio Visconti e Tommaso Amadio, co-direttori del prestigioso Teatro hanno espresso la volontà di connotare la Sala come luogo di sostegno e promozione dell’arte in genere, per lo sviluppo di un dibattito culturale interdisciplinare.
L’allestimento della mostra, a cura di Francesca Bianucci, Chiara Cinelli, Giancarlo Rubagotti e Luigi Tedeschi "si caratterizza - come evidenziato da Francesca Bianucci - per una semplicità tesa a dar risalto alla lieve incisività dei disegni di Fellini. Due i colori predominanti, il bianco e il nero, in una cornice settecentesca che dialoga armoniosamente con quanto esposto".
In mostra, inoltre, sarà proiettato a ciclo continuo un film del 1974, scritto da Liliana Betti, dal titolo Diario segreto di Amarcord: il racconto della costruzione del film Amarcord, dei suoi retroscena e del rapporto di Fellini con i suoi attori e collaboratori.