Evento pubblico

Al via la quarta edizione di “Villa del Grumello. Danza” con performance, danze sperimentali, incontri e laboratori per adulti e bambini

Quattro giorni di danza contemporanea sperimentale, performance, incontri e laboratori. Da giovedì 4 a domenica 7 settembre sul Lago di Como.

Dal 4 al 7 settembre, la Villa del Grumello, con la sua Serra e il suo Parco affacciato sul lago di Como, ospita la quarta edizione di “Villa del Grumello. Danza”, il festival Ecotonalità. Posture per coabitare, ideato e organizzato dall’Associazione Villa del Grumello con la direzione artistica di Chiara Bignami.

Ispirato alla postura liminale della Villa del Grumello e parte del progetto pluriennale Ecotonalità. Humanities, il festival prende spunto dall’ecotono, uno spazio di transizione e fertilità, per invitare ad abitare assieme all'altro e ad attraversare con curiosità e sguardo sensibile le soglie e le trasformazioni. Il limite si rivela così come punto di rottura e di nascita, soglia viva da esplorare con il corpo  in ascolto.

Metamorfosi dei gesti, convivenze ibride e contaminazioni tra linguaggi e pratiche artistiche sono al centro di una quattro giorni intensa e immersiva, tra spettacoli site-specific, performance, laboratori e incontri interdisciplinari.

La programmazione accoglie alcune tra le più importanti compagnie italiane di danza contemporanea e teatrodanzavoci emergenti e ospiti internazionali, in una costellazione di proposte aperte a pubblici di tutte le età. Il Festival da quest’anno è inserito in due reti tematiche tra i più importanti festival italiani: Area Pubblica, rete dei festival e delle attività di danza e arti performative nello spazio pubblico, nel paesaggio e con le comunità; e Solidarity in Motion, a sostegno di artisti che operano in scenari geopolitici critici.

In scena un ricco programma di spettacoli, incontri e attività pensate per adulti e bambini, oltre a laboratori aperti a tutti per sperimentare assieme pratiche corporee e artistiche. Il 4 e il 5 è previsto un biglietto cumulativo giornalieroper invitare la cittadinanza ad avvicinarsi al mondo della danza immersi nella bellezza unica del Parco del Grumello.

Al centro dell’esperienza, infatti, ci sarà la comunità stessa, chiamata a diventare protagonista attiva attraverso la condivisione di luoghi, sensazioni e movimenti, in un vero e proprio dialogo tra spettatori, artisti e spazi.

Ad aprire la rassegna, giovedì 4 settembre alle ore 19.30, il coinvolgente progetto di Collettivo Micorrize“Tremore_piccole cose del mondo”. Una performance itinerante site specific che si snoda tra la Serra e il Parco del Grumello, conducendo il pubblico in un viaggio immaginifico e multisensoriale, fatto di installazioni suggestive e partiture coreografiche. Un gesto di cura verso la terra e verso l’acqua, fragile e potente, Tremore disegna una costellazione di creature e paesaggi, ricomponendo con delicatezza un senso di interezza a partire da frammenti.

Alle 20.30, ai piedi del grande Cedro, va in scena “Satiri”, performance firmata da Virgilio Sieni, una delle voci più autorevoli e influenti della danza contemporanea europea. Con la coreografia e lo spazio curati da Sieni, sul palco si muovono Jari Boldrini Maurizio Giunti, accompagnati dalle musiche dal vivo al violoncello di Naomi BerrillSatiri è una danza che si fa sintassi primordiale, fatta di gesti simmetrici, adiacenti e speculari. È una danza che esplora la condizione umana, si interroga sul vivere e sull’essere insieme, e si muove sulla soglia tra visione e intuizione. 

La seconda giornata di festival venerdì 5 settembre ospita, alle 18.30 nella Serra del Grumello, “Fabula Rara” con la danzatrice e coreografa comasca Francesca Cervellino in un dialogo seducente tra musica e movimento, con alternanza tra paesaggi onirici e cruda realtà. Strutturata in quadri immaginari e accompagnata dalle musiche dal vivo di Alberto Paderneschi, la performance narra delle molteplici metamorfosi dell’essere umano teso al costante superamento dei propri limiti. Audaci improvvisazioni, coreografie e scrittura musicale si intrecciano creando un coinvolgente percorso narrativo e un caleidoscopio di stati d’animo, flussi emotivi e suggestioni.

Primo ospite internazionale del Festival alle 19.30 al Cedro del Grumello l’artista mozambicano Ernesto Aleixo che darà vita a “Cheza”, sotto la guida artistica di Roberto Castello, autentico punto di riferimento e innovatore nel panorama del teatrodanza italiano. Aleixo mette il corpo al centro di un attraversamento radicale: soglia tra memoria ancestrale e libertà improvvisativa, tra identità individuale e patrimonio collettivo.

Ispirandosi al significato polisemico della parola swahili cheza - ballare, suonare, giocare, evocare, sopravvivere - intreccia la forza rituale delle danze tradizionali Makonde con l’energia liberatoria dell’improvvisazione contemporanea, in un flusso gestuale che rifiuta ogni forma di nostalgia, ma riconosce al corpo il potere di custodire e trasformare ciò che è stato dimenticato. Con l’accompagnamento musicale di Marco Martinelli, Cheza è un atto politico, fisico e poetico che esplora il corpo come strumento di resistenza e soglia di trasformazione: un luogo in cui passato e presente si incontrano, si confondono, si reinventano.

Chiude la giornata, alle 20.30, lo spettacolo “Dove cresce ciò che salva | Archivio sentimentale del movimento” di e con Francesca Foscarini, una delle artiste più di spicco nel panorama della danza contemporanea. Un’opera dove le pietre - scheletro del mondo e metafora del nostro stesso corpo - diventano memoria vivente e traccia emotiva. Il lavoro dell’artista si snoda come una mappa incerta tra assenza e presenza, alla ricerca di una memoria perduta, biologica, universale, sognante. Su questa presenza (assenza) enigmatica si traccia la mappatura del viaggio dell’artista, nel tentativo difficile, mai rassicurante, di recuperare la memoria biologica perduta: lì dove, forse, abbandonata la difesa della razionalità, abbandonato il tempo, è possibile riavvicinarsi all’inconcepibile universo e a noi, viventi tutti, sognando.

Sabato 6 settembre la rassegna si sposta nella Sala Bianca del Teatro Sociale di Como, dove alle ore 11.00 si terrà l’incontro CORPO | SOGLIA: un dialogo intenso e stimolante tra il coreografo Roberto Castello e la filosofa Florinda Cambria, aperto al dibattito con tutto il pubblico partecipante. Un’occasione per esplorare il corpo come punto di connessione tra l’individuo e il mondo. In questo incontro aperto al pubblico, i due esperti si confrontano su come il corpo, nella sua dimensione fisica e simbolica, diventa vera e propria soglia tra il pensiero e l’azione, tra l’intimo e l’universale. Un’opportunità per riflettere insieme sulle possibilità di trasformazione e di resistenza che il corpo, come strumento di comunicazione e espressione, porta con sé.

A seguire, alle ore 14.30, si terrà il workshop “Nel migliore dei mondi possibili”, condotto da Roberto Castello: un laboratorio aperto a tutti — danzatori, attori, cittadini curiosi, studenti e chiunque sia interessato alla pratica corporea, dai 18 anni in su. Un’opportunità per entrare in contatto con gli oltre quarant’anni di ricerca e di pratica dell’artista nel campo dello spettacolo contemporaneo, in cui vita, lavoro, pensiero artistico e impegno politico si intrecciano. Il laboratorio offre uno sguardo sull’approccio trasversale di Castello, che spazia dalla coreografia alla regia, dall’uso delle tecnologie alla didattica, dalla produzione alla programmazione culturale. Un’esperienza che, toccando ambiti diversi, ruota attorno a un’unica urgenza: costruire un percorso artistico consapevole, responsabile e profondamente connesso al presente.

La quarta e ultima giornata del festival, domenica 7 settembre, ritorna nel Parco del Grumello con tre distinte attività: una pratica di Qi Gong, uno spettacolo per bambini e per concludere le due performance di ospiti internazionali.

Prende il via al mattino alle 10.00 presso la Serra del Grumello una sessione di Qi Gong per adulti e giochi marziali per bambini, condotti dal Maestro Roberto D’Agostino tra ascolto del corpo, respiro e movimento attraversando fluidamente la soglia tra interno ed esterno.

Alle ore 10.00 non manca come di consueto l’appuntamento dedicato ai più piccoli e alle famiglie: lo spettacolo “Tre sagome. In un giorno, in una notte, in una vita” della storica Compagnia Teatro all’improvviso di e con Dario Moretti. Un racconto che unisce tre fiabe - “Zio Lupo”, “Giovannin senza paura” e “Tremotino” - narrate da Dario Moretti. Le storie di una bambina golosa, un ragazzo impavido e una fanciulla messa alla prova da un avido re si intrecciano, mantenendo la loro unicità ma mescolandosi tra loro. Brevi frammenti sonori accompagnano il racconto, esaltandone le imprese e l’irriverente destino dei protagonisti.

Il festival si conclude alle 11.30 nel suggestivo spazio del grande Cedro con un doppio appuntamento dalla scena performativa internazionale di grande forza espressiva: due assoli intensi e vibranti, Fragmentation di Christophe Al HaberAncestral Echoes di Samer Zaher, entrambi prodotti dal Beirut Physical Lab. L’iniziativa si inserisce nel già citato progetto Solidarity in Motion, una rete internazionale di cui l’Associazione Villa del Grumello è partner, nata per supportare artiste e artisti che operano in contesti geopolitici critici. Il network promuove pratiche di cooperazione culturale tra le due sponde del Mediterraneo, con l’obiettivo di costruire relazioni durature e concrete opportunità di crescita artistica, quest’anno in particolare in risposta al difficile contesto in Libano.

In Fragmentation, Christophe Al Haber parte da una domanda intima e disarmante - “Cosa c’è che non va in me?” - per dare forma a un lavoro che indaga la disconnessione e la ricostruzione del corpo. Attraverso una danza essenziale e radicata, fondata su tensione muscolare, orientamento e ripetizione del gesto, il corpo si frantuma per ritrovare un’unità nuova e necessaria, oscillando tra controllo e instabilità, tra staticità e impulso dinamico.

Ancestral Echoes di Samer Zaher nasce da un corpo orfano e frammentato, inteso come archivio vivente e luogo di rottura. In un dialogo tra pratiche corporee diverse - dal Dabke al Voguing, dal Baladi alla danza contemporanea - Zaher interroga i codici imposti dell’identità (genere, razza, nazionalità, linguaggio), trattando il movimento come forma di resistenza e di reinvenzione. 

A completare l’esperienza del festival, il Ristoro del Grumello a cura di Pris Food&Events offrirà uno spazio di pausa e convivialità immerso nella quiete del Parco. Un’occasione per concedersi uno spuntino, una merenda o un aperitivo immersi nella bellezza del luogo.

INFO E PRENOTAZIONI

I programmi di dettaglio degli spettacoli, dei laboratori e le informazioni per le prenotazioni sono consultabili sul sito danza.villadelgrumello.it

Tutte le iniziative – gratuite e a pagamento – sono con prenotazione e prevendita obbligatoria.

SPETTACOLI
4 e 5 settembre: biglietto giornaliero omnicomprensivo ingresso euro 10 a persona
Ridotto disabili e bambini under 12 euro 5.

7 settembre: spettacolo per bambini euro 5 a persona, con prenotazione obbligatoria.

Spettacoli ore 11,30: ingresso euro 10 a persona.
Ridotto disabili e bambini under 12 euro 5.

INCONTRO

6 settembre: incontro aperto al pubblico con ingresso gratuito.

LABORATORI 

Workshop sabato 6 settembre euro 30 persona con prenotazione obbligatoria.

PRATICHE

Appuntamento “Coltiviamo l’energia”, lezione di Qi gong per adulti e bambini con il Maestro Roberto D’Agostino di domenica 7 settembre – biglietto euro 10 a persona con prenotazione obbligatoria.

L’evento è patrocinato da Regione Lombardia.

In caso di pioggia verrà comunicato il luogo al chiuso dove si terranno gli spettacoli. Gli spettacoli previsti alla Serra saranno annullati.

L’accesso alla Villa è solo pedonale. 

L’ingresso al parcheggio per le auto è da via Bignanico.