Media

WB Discovery cresce del 40% nell'universo femminile. Carafoli: “Abbiamo gli spettatori con l'età media più bassa del settore. Nuove possibilità dagli eventi. Il pubblico vuole sempre più partecipare. Il 30% dei nostri format è Made In Italy”

L'arrivo di Fabio Fazio porta anche un'ondata di 'voglia di diretta' nel Gruppo, che potrebbe contaminare altri format e allo stesso tempo soddisfare la volontà di presenza nel momento degli spettatori. Un forte credo verso le donne e la commistione con gli eventi dal vivo potrebbero rappresentare una parte del futuro dell'emittente. Ne abbiamo parlato con Laura Carafoli, SVP Content Networks & Streaming Local Productions Italy & Iberia a lato delle conferenza stampa di presentazione dei palinsesti 2023.

“Abbiamo il target spettatori con l'età media più bassa del settore – esordisce ai microfoni di ADVexpress Laura Carafoli, SVP Content Networks & Streaming Local Productions Italy & Iberia incontrata a lato della presentazione dei palinsesti di Warner Bros. Discovery (leggi news) –

“L'arrivo di Fabio Fazio e della sua trasmissione Che Tempo Che Fa servirà anche per allargarci ad un pubblico più ampio. La TV non andrà ringiovanendo, è quindi per noi fondamentale mantenere la nostra freschezza, che è il nostro valore distintivo, andando anche a conquistare nuove fette di pubblico con una trasmissione contemporanea, fatta in diretta.”

4 ore ogni domenica dal 15 ottobre. Di questo si tratta. Prima di Fazio solo Crozza (rinnovato per altre tre stagioni) rappresentava le dirette del Gruppo. Un emittente che crede nelle donne. Ne sono testimonianza i risultati di Real Time, 9° canale nazionale dedicato agli interessi femminili che cresce in access prime time del +40% di share rispetto allo scorso anno.

Non un trend quindi ma, come commenta la stessa Carafoli: “Da sempre abbiamo attenzione verso le donne. Negli ultimi anni si è allargato molto il nostro panorama femminile, probabilmente anche grazie alla componente digitale, ai social. Molte nuove comiche hanno trovato spazio da noi. Ne sono una dimostrazione i format in palinsesto. Ricordo che noi produciamo il 30% del palinsesto in Italia, su un totale di circa 900 ore, e continueremo a puntare sulle produzioni locali sostenendole con circa il 60% del budget a nostra disposizione. Crediamo mancasse un po' di presenza femminile sul Canale 9, di un'apertura su ciò che la società vuole, un contenitore capace di raccontare un segmento specifico del contemporaneo. Lo abbiamo costruito. I risultati ci danno ragione.”

La vostra attenzione all'oggi, alla società, anche alle connessioni tra target potrebbe sfociare nella creazione di eventi dal vivo? “Vediamo che sui canali lineari c'è sempre più voglia di partecipare ed esserci e nel post tv, che avviene sui media digitali, ormai parte integrante del racconto. Non avere dirette, presenza nel momento, quasi fisica, può essere un limite sul quale stiamo lavorando. Il tema degli eventi fisici è molto importante. Con la nostra concessionaria stiamo studiando diversi modelli. Ad esempio quest'estate realizzeremo una manifestazione in diverse spiagge italiane per i cento anni di Warner Bros.. In questi anni abbiamo capito quanto conta e quanta voglia nutre il pubblico di partecipare in presenza. E non escludiamo la nascita di programmi che raccontino questa festa.”

Fisico, digitale, presenza dal vivo. Tre elementi che i media (digitali soprattutto) uniscono creando interesse e generando indirettamente un spinta di contenuti alternativi che smuovono numeri e attraggono nuovi spettatori. Ormai nella comunicazione non si sa più se è nato prima l'uovo o la gallina, e nemmeno ha importanza: ciò che conta è che nascano nuovi formati e attenzioni che parlino a pubblici sempre più esigenti, e spesso polarizzati per specificità.

Infatti Laura Carafoli sottolinea come l'esclusività delle anteprima sul lineare rispetto al digitale: “Non è necessaria. È importante avere alcune finestre di anteprima, ma l'aspetto cardine è far vivere il contenuto a 360 gradi, il mezzo non diventa prioritario, lo rimane certamente per le dirette, ad ora. Dal nostro osservatorio monitoriamo, sotto la lente della nostra strategia commerciale, tutte le possibilità di diffusione più performanti dei format, e agiamo di conseguenza, senza vincoli. Scelta che ci sta premiando.”

Ma allora quando vedremo Fazio in diretta sul digitale? La manager sorride: “Fabio è un grande fan e conoscitore delle potenzialità del mondo non lineare, e non è detto che nel futuro non si possa trovare anche il modo per farlo accadere.”