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GroupM - Wavemaker. The Attention Game 'un anno dopo'. Da progetto di ricerca ad approccio media actionable alla misurazione e alla pianificazione del video. Fari accesi sul mondo display
È passato un anno dal lancio di The Attention Game, la piattaforma ideata da Wavemaker Italy e GroupM Italy, in collaborazione con Kantar, per analizzare l’efficacia dei principali formati video pubblicitari nell’ecosistema digitale italiano. (Leggi la news dell'evento di lancio) che ha indicato una nuova via per il planning.
Un progetto che, oltre a mettere a disposizione dei brand delle chiare linee-guida operative per ottimizzare gli investimenti nell’area video, ha rappresentato un passo in avanti per tutta la industry dell’advertising, settando nuovi benchmark qualitativi nel media planning digitale.
L’importante lavoro di studio e analisi di The Attention Game ha infatti consentito di individuare il Quality Effectiveness Score, una nuova metrica che permette di mixare in modo concreto ed efficace Visibility, Attention e Impact. Un prezioso strumento che supporta il lavoro di pianificazione per i brand, potenziando i risultati e valorizzando gli investimenti.
Al primo anniversario dalla presentazione del framework, Julian Prat, Chief Operating Officer di Wavemaker Italy e Federica Setti, Managing Director di GroupM Choreograph, tracciano in questa intervista lo stato dell’arte della ricerca, condividendo i risultati ottenuti, i feedback ricevuti da clienti e dal mercato, e le prospettive future di sviluppo.
Il primo step, dopo il lancio del progetto, come spiega Julian Prat, è stato un roadshow in giro per tutta l'Italia, per presentare più in dettaglio i risultati dello studio alle aziende, clienti e prospect, approfondendo la valutazione dei piani digitali. In parallelo, la ricerca, si è poi evoluta in un prodotto di planning vero e proprio, con focus sui due grandi indicatori: Attention e Impact, a cui ha fatto seguito la definizione di plan attention analysis. Il progetto ha avuto ottimi riscontri dai clienti coinvolti, con i quali si è poi passati alla fase della misurazione dei risultati dei piani attuati. Le prime evidenze sono molto interessanti: c'è stato un incremento di circa il 10% sull'impact e del 14% sull'attention, "ad avvalorare una delle tesi fondamentali del progetto, ovvero che questi due indicatori sono quelli maggiormente in grado di generare valori di marca" osserva Prat.
I feedback principali ricevuti dal mercato.
"Il mercato è stato estremamente ricettivo a questo framework - sottoline Federica Setti - perché il tema dell'attenzione è diventato uno degli argomenti caldi della nostra industria". "I feedback sono stati estremamente positivi perché, anche grazie al contributo di Kantar, abbiamo portato sul mercato un approccio solido e soprattutto media actionable, ch si è trasformato non solo in un progetto di ricerca, ma in un vero e proprio approccio alla misurazione e alla pianificazione del mondo video".
L'evoluzione di The Attention Game
Il progetto si evolverà ulteriormente e, come anticipa Federica Setti, la misurazione potrebbe ampliarsi anche al mondo display.
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