Scenari

Class Editori: nei primi nove mesi ricavi crescono a 54,67 milioni di euro. La raccolta pubblicitaria segna un +3%

Molto rassicurante la performance dei media televisivi, con la Go Tv che si conferma il secondo media dopo i newspaper con un trend di continua crescita (+5%), medesima crescita percentuale ottenuta per la raccolta della pubblictà Web. Il settore newspaper ha risentito negativamente della flessione della pubblicità finanziaria, controbilanciando in parte il buon andamento della raccolta della pubblicità commerciale, che segna un incremento del 2% a perimetro omogeneo.

Il Consiglio di Amministrazione di Class Editori ha approvato il Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2019 del Gruppo guidato da Paolo Panerai (in foto).

Andamento della gestione

I ricavi totali dei primi nove mesi del 2019 sono stati pari a 54,67 milioni di euro, rispetto ai 48,83 milioni del corrispondente periodo del 2018 (che includeva i dati di conto economico del gruppo Gambero Rosso a partire dal mese di giugno in quanto l’acquisizione del controllo era avvenuta in data 28 maggio 2018). I costi operativi del periodo sono stati pari a complessivi 52,02 milioni di euro contro i 52,74 milioni di euro dei primi nove mesi del 2018 che includevano i costi di Gambero Rosso a partire dal mese di giugno 2018.

A perimetro omogeneo, considerando anche per il 2018 un contributo di 9 mesi di Gambero Rosso, i costi operativi segnano una riduzione del 10,2%. Il margine operativo lordo (ebitda) risulta pari a 2,65 milioni di euro, in netto miglioramento rispetto ai -3,91 milioni di euro del 30 settembre 2018 (che includevano un contributo apportato da Gambero Rosso, per soli 4 mesi, negativo per 63 mila euro) nonché ai -2,47 milioni di euro dell’Ebitda pro-forma del 30 settembre 2018 in ipotesi di consolidamento di Gambero Rosso a partire dall’inizio del 2018.

Il risultato del periodo di Class Editori e società controllate al 30 settembre 2019 è pari -6,84 milioni di euro contro i -11,41 milioni di euro del corrispondente periodo del 2018, mostrando un miglioramento di circa 4,57 milioni di euro. Il risultato netto di gruppo dopo gli interessi di terzi è pari a -7,00 milioni di euro (-10,31 milioni di euro al 30 settembre 2018), con un miglioramento di circa 3,31 milioni di euro nonostante l’adozione del principio IFRS 16 sulla contabilizzazione dei leasing e delle locazioni, abbia generato un effetto negativo sul risultato di 381 mila euro.

La posizione finanziaria netta della Casa editrice presenta alla data del 30 settembre 2019 un saldo negativo pari a 87,33 milioni di euro rispetto ai 72,35 milioni al 31 dicembre 2018. Si segnala che circa 19,45 milioni di euro si riferiscono all’iscrizione di passività finanziarie conseguenti all’introduzione del nuovo principio contabile internazionale IFRS 16 in particolare legato alla contabilizzazione di canoni d’affitto per tutta la durata del contratto. Al netto di tale effetto contabile, l’indebitamento finanziario netto della Casa editrice al 30 settembre 2019 risulta pari a 67,88 milioni di euro. Al fine di fornire un’informativa completa e maggiormente rappresentativa dell’andamento della Casa editrice, si riporta di seguito lo schema di conto economico di raffronto tra i primi nove mesi del 2019 e i primi nove mesi consolidati nel 2018 nonché i primi nove mesi consolidati pro-forma 2018 in ipotesi di consolidamento di Gambero Rosso a partire dal 1° gennaio 2018. 

I ricavi del periodo sono stati pari a 14,57 milioni di euro contro i 14,27 milioni di euro del terzo trimestre 2018 (+2,1%). I costi operativi sono stati pari a 14,88 milioni di euro contro i 16,78 milioni di euro del terzo trimestre 2018 (-11,3%). L’ebitda del terzo trimestre, periodo estivo stagionalmente sfavorevole per la Casa editrice e in particolare per il Gambero Rosso, è stato negativo per 0,31 milioni di euro (-2,51 milioni di euro nel terzo trimestre 2018). L’ebit del trimestre è pari a -2,55 milioni di euro contro i -4,66 milioni di euro del terzo trimestre 2018. Il risultato netto di competenza del gruppo è stato pari a -2,91 milioni di euro, in miglioramento rispetto ai -5,03 milioni di euro del terzo trimestre 2018.

Andamento del mercato e principali eventi economico-finanziari dei primi nove mesi del 2019 Il mercato degli investimenti pubblicitari italiani dei primi 9 mesi del 2019 si mantiene in marcata flessione facendo registrare una riduzione del 5,3%; il risultato si conferma in negativo (-0,9%) anche includendo la stima Nielsen su search, social e Over The Top (OTT) che tuttavia sottostimano i ricavi degli OTT, impegnati a non pagare tasse in Italia. Il mese di settembre mostra un timido recupero (-1,4%) con la TV quasi in parità (-0,6%) e crescite importanti di radio (+13,4%) e Go Tv (+10,2%); in positivo il web advertising (+1,3%) mentre si conferma il trend di forte flessione per la stampa (-10,2%) e per l’Out Of Home (-9,6%).

Nel progressivo gennaio - settembre la TV mantiene un segno negativo importante (-5,7%), mentre la radio, che aveva iniziato male l’anno, ha superato le aspettative di ripresa e nel progressivo segna un miglioramento del 3,7%; Go Tv e Cinema confermano un chiaro segno positivo: rispettivamente +6,3% e +18,5%. Il web advertising chiude al +2,1% se si considera il solo perimetro Fcp AssoInternet, che diventa +8,4% con l’intero universo. La stampa continua ad essere il media con la peggior performance del mercato e una flessione a doppia cifra sia per i quotidiani (-10,3%) che per i periodici (-15,2%). Persiste il trend negativo per l’Out of Home (-7,9%).

Nell’ambito della raccolta pubblicitaria della Casa editrice, per una corretta valutazione della performance del periodo, l’attenzione è da porre prioritariamente sui risultati della raccolta della pubblicità commerciale che nel periodo gennaio – settembre conferma il risultato positivo dei primi 6 mesi dell’anno, con un miglioramento del +3% a perimetro omogeneo. Molto rassicurante la performance dei media televisivi, con la Go Tv che si conferma il secondo media dopo i newspaper con un trend di continua crescita (+5%), medesima crescita percentuale ottenuta per la raccolta della pubblictà Web. Il settore newspaper ha risentito negativamente della flessione della pubblicità finanziaria, controbilanciando in parte il buon andamento della raccolta della pubblicità commerciale, che segna un incremento del 2% a perimetro omogeneo.

Nei primi nove mesi dell’esercizio 2019 il sito web di MF-Milano Finanza ha registrato, secondo quanto certificato dai dati reali di traffico dei sistemi digitali di Analytics, una media giornaliera di 159.021 utenti unici (163.720 utenti unici nel solo terzo trimestre 2019), in crescita del 18,4% rispetto ai primi nove mesi del 2018 (+28,1% nel raffronto con terzo trimestre 2018), e una media giornaliera di 1,60 milioni di pagine viste (1,66 milioni nel solo terzo trimestre 2019) in crescita dell’1,3% rispetto al periodo equivalente del 2018 (+18,2% di crescita rispetto al terzo trimestre 2018).

Su base mensile il sito web di MF-Milano Finanza ha registrato, secondo i sistemi digitali di Analytics, una media di 2,4 milioni di utenti unici (2,5 mlioni nel solo terzo trimestre 2019), con una crescita del 16,3% rispetto ai primi nove mesi del 2018 e del 26% rispetto a terzo trimestre 2018, mentre le pagine medie su base mensile hanno toccato i 48,4 milioni, in crescita dell’1,3% rispetto all’anno precedente (50,8 milioni di euro nel terzo trimestre 2019 con una crescita del 18,2% rispetto allo stesso trimestre del 2018). Il numero di lettori che seguono in tempo reale le notizie del sito attraverso Twitter ha superato le 100 mila unità per MF-Milano Finanza (100.121).

Per ciò che concerne le diffusioni cartacee e digitali, Milano Finanza ha registrato nei nove mesi una diffusione di circa 56 mila copie medie, Class di circa 30 mila copie e Capital di circa 27 mila copie.

Eventi successivi al periodo

In data 18 ottobre 2019 è stata data integrale esecuzione all’aumento di capitale deliberato dal Consiglio di Amministrazione del 28 giugno 2019 tramite conferimento di 307.846 azioni di Class CNBC da parte di soci di minoranza della stessa Class CNBC. Tale conferimento ha comportato la sottoscrizione di n. 10.060.408 nuove azioni Class Editori di categoria A prive di valore nominale.

L’operazione è avvenuta ad a un prezzo unitario di 0,299 euro per azione, ed il controvalore complessivo di euro 3.008.062 è stato integralmente attribuito a riserva sovrapprezzo. Il capitale sociale dell’emittente è pertanto costituito da 171.566.284 azioni di categoria A prive di indicazione del valore nominale e 20.000 azioni di categoria B. A partire da sabato 26 ottobre è in edicola con MF-Milano Finanza il nuovo magazine Class.Mi, il magazine per usare il futuro che c’è e che per questo pubblica, ogni mese, il meglio del pensiero sulla rivoluzione in atto, oltre che le chiavi di lettura per interpretarla in maniera efficace e appunto usare bene il futuro che c’è.

Evoluzione prevedibile della gestione

Dopo la discesa del Pil registrata alla fine del 2018, il contesto economico nazionale non offre ancora segnali di miglioramento. L’attività di raccolta pubblicitaria della Casa editrice avviene in un contesto di mercato che continua a mostrare sensibili perdite di fatturato, ma in controtendenza con questo calo. Per questo, oltre ai programmi di sviluppo previsti nel Piano, la Casa editrice prosegue la propria strategia di contenimento dei costi riguardanti tutti i settori e tutte le voci. Prosegue anche la semplificazione della struttura societaria.

Sul fronte dei ricavi, la Casa editrice ha avviato una serie di progetti diretti all’incremento della propria quota di mercato della pubblicità digitale, e un particolare sviluppo dei ricavi è previsto per la GO TV Telesia. Tutto ciò, unito alla prosecuzione degli eventi e iniziative speciali e ripetibili anche negli anni a venire, e la realizzazione delle piattaforme per l’incontro fra aziende e investitori, fa ritenere ragionevole la previsione di un ulteriore miglioramento dei risultati di gestione.