Scenari

Dentsu AD Forecast: nel 2022 investimenti pubblicitari globali a +8,7%. Italia a -2,5%, ma previsto +1,8% nel 2023 e +3.1% nel 2024

Secondo il Global Ad Spend Forecast della holding, lo spending pubblicitario quest'anno toccherà a livello globale i 738,5 miliardi di dollari, con il digitale al 55,5% del totale. Previsto un + 5,4% nel 2023 e +5,1% nel 2024. Per il nostro Paese si stima una flessione, che tuttavia diventerà un segno + dall'anno prossimo.

L'Global Ad Spend Forecast di dentsu di luglio prevede che gli investimenti pubblicitari  cresceranno dell’8,7% a livello globale nel 2022 (escluso il mercato russo) toccando i 738,5 miliardi di dollari.  La company prevede che la spesa pubblicitaria crescerà  del 5,4% nel 2023 a quota 778,6 miliardi di dollari, e del 5,1% nel 2024. Le stime sono state riviste leggermente al ribasso di 0,4 punti percentuali rispetto a gennaio 2022. 

Per il mercato italiano, invece, quest'anno densu prevede un calo del -2,5% e un incremento del  +1,8% nel 2023 e +3.1% nel 2024.

I fattori che impattano sull'andamento degli investimenti pubblicitari, come osserva Dentsu, sono l'aumento della media inflation,  le tensioni geopolitiche legate alla  guerra in Ucraina, le elezioni negli Stati Uniti e gli eventi sportivi globali come la Coppa del Mondo FIFA che secondo la company apporterà  2 miliardi di dollari in più di spot. 

Riguardo ai mercati, l'India è il Paese che registra la performance migliore (+16%), seguito dagli Stati Uniti (+12,8%)  e Brasile (9%).

In Europa si fanno notare Gran Bretagna e Francia che vedranno una crescita dello spending pubblicitario del 6,8%,  la Germania sarà +3,8% e la Spagna a +3,1%.

Sul fronte dei mezzi, il digitale è il più performante con investimenti pubblicitari attesi in crescita del 14,2% a 409,9 miliardi, pari al 55,5% del totale del mercato, grazie alle performance di video (+23,4%), social paid (+21,9%), search (+12,9%) e programmatic (+19,9%).

La televisione sarà favorita dai Mondiali del Qatar e secondo le stime avrà un l’incremento del 3,6% degli investimenti, pari a  192,8 miliardi. La Tv lineare crescerà del 2%, la CTV del 22,3% e il video on demand del 16%.

L’Out of Home e il Cinema registreranno incrementi a doppia cifra, pari rispettivamente a +11,5% e a +19,6% e la radio è prevista a +5%.  Ancora in calo la pubblicità sulla stampa.