UPDATE:
BBDO firma il nuovo episodio della campagna “Tutti Testimonial” di ACE con protagonista Claudio Bisio. Pianificazione a cura di Media ItaliaNasce “Be a PleniDude”, il primo Bootcamp Tik Tok di Plenitude per i futuri creator dell’energia, realizzato in collaborazione con EY+MC SAATCHI insieme a ZeloLa campagna “Cosa faresti per amore” firmata Armando Testa vince al premio Areté 2025 nell’ambito del Salone della Csr e dell’Innovazione Sociale all’Università BocconiHouse of Communication accelera sull’AI: Mediaplus e Plan.Net protagoniste all’AI Creative Hackathon con la piattaforma proprietaria SokosumiNasce “È sempre domenica”: il podcast di Barilla in collaborazione con Chora Media che racconta il costume italiano con Orietta berti, Gabriele Salvatores, Enrico Brizzi e altri protagonisti della cultura popRicola presenta il suo nuovo spot "Feel Bonbon-E ti senti bonbon" a cura di Jung von Matt. Wavemaker firma la pianificazione mediaFrancesco Gabbani è il nuovo Brand Ambassador di Segnoverde e protagonista della nuova campagna di comunicazione firmata Armando Testa. Pianificazione a cura di Media ItaliaAdorn sceglie POPE Creative Studio e lancia la nuova campagna “Style outside the box”Oltre 200 rappresentanti al Meeting Annuale AssoParchi a Mirabilandia. Luciano Pareschi: "Il fatturato dei parchi genera sul territorio un valore tra 6 e 8 volte superiore, con un impatto economico complessivo stimato intorno ai 10 miliardi di euro"Nasce Air Action Vigorsol Breeze of Glory, il torneo di League of Legends x Air Action Vigorsol live a Lucca Comics & Games e Milan Games Week & Cartoomics 2025
Scenari

La burocrazia frena la sostenibilità delle imprese: Il 48,7% delle aziende ha difficoltà nel percorso verso la sostenibilità. Il 14,8% ha trovato nuovi clienti dimostrando di operare in una filiera responsabile

Sono i dati che emergono dall'Osservatorio Imprese, Sostenibilità e Comunicazione realizzato da Format Research e promosso dalle società di comunicazione Mediatyche e Homina. Nonostante gli obblighi, solo l'8,6% delle imprese redige il bilancio di sostenibilità. Dalla ricerca si afferma anche una carenza di informazioni sui principali strumenti a sostegno della transizione ecologica: solo il 7,2% delle organizzazioni conosce nel dettaglio il Pnrr.

L'84% delle imprese si considera "molto o abbastanza" sostenibile, ma soltanto il 30% prevede premi di produzione per i manager che raggiungono obiettivi di sostenibilità e nella maggior parte dei casi mancano investimenti e politiche organizzative dedicate, in linea con una corretta transizione ecologica. È uno dei dati che emergono dall'Osservatorio Imprese, Sostenibilità e Comunicazione realizzato da Format Research e promosso delle società di comunicazione Mediatyche e Homina, aderenti a UNA-Azienda della Comunicazione Unite. Su un campione rappresentativo delle piccole, medie e grandi imprese italiane, sono principalmente le grandi realtà della finanza e del commercio all'ingrosso che si valutano positivamente in termini di sostenibilità.

Quello della sostenibilità è un percorso accidentato: il 48,7% delle imprese ha incontrato difficoltà  a causa della troppa burocrazia per accedere ai finanziamenti pubblici e a un quadro normativo inadeguato. Tra le difficoltà spicca anche, con un 20,8%, la mancanza di personale qualificato da inquadrare negli organici aziendali. 

Dalla ricerca emerge anche una carenza di informazioni sui principali strumenti a sostegno della transizione ecologica: solo il 7,2% delle organizzazioni conosce nel dettaglio il Pnrr.

Uno dei cambiamenti rilevati dall'Osservatorio, a seguito della pandemia, è quello del venir meno della mentalità stand alone: il 17% delle imprese dell'industria e del commercio hanno richiesto alla filiera dei propri fornitori interventi per la sostenibilità. Un dato in crescita del 4% rispetto al 2020. Un approccio che ha generato positivi ritorni economici: Il 14,8% delle aziende ha acquisito nuovi clienti dimostrando di operare in una filiera sostenibile

Nonostante i benefici sul business, dalla ricerca emerge la scarsa propensione delle organizzazioni a rendicontare agli stakeholder il proprio impegno per la sostenibilità. Solo l'8,6% delle imprese obbligate redige un bilancio/report di sostebilità, percentuale che scende al 4,1% di quelle che non hanno obblighi sulla comunicazione non finanziaria. 

«La capacità di rendicontare il proprio impegno per la sostenibilità - spiega Omer Pignatti, amministratore delegato di Homina - diventerà un fattore di competitività sempre più determinante per le imprese, che si trovano ad operare in un contesto di mercato che vede una crescente sensibilità dei consumatori verso l'ambiente, la responsabilità sociale e l'impegno per le comunità».