
Scenari
Media Predictions 2024. Bucci (Mediaplus): "Tra era dell’abbondanza e modernità liquida. Attenzione all'impatto dell'AI. Per i brand la sfida per la rilevanza si gioca sulla spinta verso il futuro e sulla comprensione in real time dei consumatori"
Per celebrare l'inizio del nuovo anno, gli esperti Mediaplus in tutto il mondo hanno condiviso i loro pensieri e fatto previsioni in merito a dati e intelligenza artificiale, abitudini di utilizzo dei media, strategia e innovazione.
Vittorio Bucci, CEO Mediaplus Italy (nella foto), ha sottolineato: "Alcuni la chiamano l’era dell’abbondanza. Altri preferiscono parlare di modernità liquida. Comunque lo si definisca, questo momento storico è caratterizzato da un'accelerazione tecnologica sempre più rapida e dalla proliferazione dei media. Ubiqui, digitali, pervasivi: l’impatto dei media sui nostri comportamenti diventa sempre più significativo".
Parlando dei principali cambiamenti in atto nelle abitudini di consumo, il manager ha selezionato tre principali tendenze:
1. La trasformazione delle abitudini di consumo televisivo. Una significativa riduzione del numero di spettatori della TV lineare è controbilanciata da una crescita costante delle piattaforme on-demand. Ad esempio, uno studio di Mediaplus Italia mostra un calo del 3,3% nel 2023 rispetto al 2022 nell’audience totale della TV lineare, mentre le piattaforme TV on-demand come Prime Video, YouTube e Netflix raggiungono insieme il 54% della popolazione italiana.
I social media diventano i nuovi guardiani dell’informazione. Un numero sempre crescente di persone si informa principalmente attraverso i social network e li considera più autorevoli dei siti di informazione. Questa tendenza non si limita alle generazioni più giovani: circa il 40% delle persone sopra i 55 anni, come riportato da un rapporto GWI, utilizza i social media per mantenersi informato.
Le esperienze di ricerca si stanno allontanando dai motori di ricerca. L’utilizzo di piattaforme alternative a Google sta diventando sempre più evidente. Uno studio di SearchEngineLand, ad esempio, mostra che il 50% delle ricerche di acquisti online negli Stati Uniti iniziano su Amazon.
"La digitalizzazione in corso e l’impatto dell’intelligenza artificiale radicalizzeranno ulteriormente questi cambiamenti, in particolare le differenze generazionali" sottolinea il manager. "Per i brand, la spinta costante verso il futuro e la comprensione in tempo reale degli atteggiamenti dei consumatori rappresentano l’antidoto per rimanere rilevanti".