

Scenari
OBE Summit 2021: marketing e branding to machine e generazione X le prossime sfide della post modernità
Dal marketing ‘by’ machines al marketing ‘to’ machines verso una comunicazione di marketing ‘post-antropo-logistica’
Questo uno dei principali mega trend emersi durante la mattinata di lavori all'OBE Summit, organizzato a Milano dall'OBE, Osservatorio Branded Entertainment.
Non solo le persone ma anche le macchine saranno il prossimo obiettivo del marketing e della comunicazione.

La rivoluzione è già iniziata per Cosimo Accoto (foto in sopra), che sottolinea: “In realtà, a comunicare alle macchine e ad intrattenere gli algortimi, abbiamo già iniziato da tempo. Ad esempio, con lo sviluppo di siti web attrattivi non solo per consumatori in carne e ossa, ma anche per i bot che vengono a classificare le pagine per i motori di ricerca. Ogni sito ha due audience: una umana e una inumana. In questo caso stiamo cioè catturando l’attenzione degli algoritmi di indicizzazione, non solo degli umani. Per alcuni, questo lascerebbe presagire addirittura una perdita di efficienza della 'comunicazione simbolica' (branding, advertising, media) a favore della 'comunicazione algoritmica' (sensing, filtering, sorting, scoring, matching). Nella comunicazione con le persone la marca è finora servita come meccanismo di riduzione di incertezza e complessità: ha aiutato chi consuma a scegliere. Ma nelle interazioni di mercato sempre più automatizzate con bot, dati, software, sensori, AI, il meccanismo di riduzione dell’incertezza diviene l’algoritmo. Anche le macchine dovranno essere intrattenute e conquistate. Algoritmi che selezionano, suggeriscono, anticipano, personalizzano servizi, applicazioni, esperienze. Stiamo entrando nella feed- forward economy. Siamo oltre il real-time, siamo nel near-time. Nei prossimi anni si lavorerà per ridurre l'incertezza informativa del futuro”.
Secondo i dati di Roland Berger nel 2050 l'intelligenza artificiale sarà in grado di comporre canzoni e scrivere best seller e scalare le classifiche. “Se oggi la macchina è ancora rilegata a fare il cosiddetto customer care - ha precisato Alfredo Arpaia -, nel tempo la capacità delle macchine evolverà e conquisterà il podio in ogni disciplina. Dovremmo imparare a convivere con esse, e il futuro dipenderà da noi e dalle regole che ci daremo”.
La Generazione X la nuova dimensione cardine di una antropologia della post modernità
E' la Generazione X il target che ricerca l'intrattenimento in varie forme. “L’umanità con cui ci stiamo interfacciando è antropologicamente e psicologicamente propensa all’intrattenimento. Con la Generazione X emerge e si impone una soggettività intrattenuta che diviene dimensione cardine di una antropologia della post modernità” il pensiero di Accoto.

Ma i veri rivoluzionari, che imporranno nuove regole al mercato, saranno la generazione Zeta e la futura generazione alpha. Non solo perché sono dei veri nativi digitali, “con una grande capacità di astrazione e voglia di riorganizzare il mondo - ha commentato dal palco dell'Obe Summit Domenico Fucigna (foto in alto) -. Sono molto sensibili ai valori della natura, e con una visione sociale molto forte. Il valore del bene comune prevale su quello del vantaggio personale. L'importanza della spiritualità e la richiesta di ordine nella società sono gli obiettivi delle prossime genereazioni. Ai brand e alle aziende reclamano impegno sociale e politico, sostenibilità e inclusività. Se la generazione Z è una vorace divoratrice di contenuti di tutti i generi, le future generazioni, ossia Zeta e Alpha, chiedono all'intrattenimento e alle marche priorità alla formazione e contenuti che abbiamo una finalità di apprendimento”.
Per un'analisi e un commento sulle tendenze e il futuro del branded content & entertainment, GUARDA SU ADVEXPRESSTV la video intervista a Laura Corbetta, presidente OBE.