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Sassoli (Upa): più chiarezza tra azienda, mezzi e centri media

Il presidente Upa, dopo aver ritirato il premio Excellence in Communication Awards conferitogli dall’IAA, ai microfoni di ADVexpress tv ha fatto il punto sull’andamento del mercato pubblicitario nel primo trimestre e sulle previsioni per il semestre. Sassoli si è espresso anche su questioni quali gare, diritti di negoziazione e remunerazione, da risolvere per portare il mercato a comportamenti trasparenti.
Lorenzo Sassoli de Bianchi, dopo aver ritirato il premio Excellence in Communication Awards conferitogli oggi, 28 aprile, a Milano, dall’IAA (International Advertising Association) ai microfoni di ADVexpress tv ha fatto il punto sull’andamento del mercato pubblicitario nel primo trimestre e sulle previsioni per il primo semestre dell’anno.

Nei primi mesi del 2010 trova conferma la fiducia in una ripresa del mercato che il presidente dell’Upa aveva dichiarato dal palco del Summit Upa organizzato l’anno scorso a Roma.
Il 2010, spiega Sassoli de Bianchi, è iniziato in positivo per le aziende, con budget in leggero rialzo. Un trend confermato anche dagli stessi dati Nielsen. Il confronto avviene comunque su un 2009 da considerare come un anno zero della comunicazione.

I primi risultati fanno dunque ben sperare sulla chiusura del primo semestre, che, come indica Sassoli, dovrebbe confermare il dato minimo previsionale di crescita per l'anno in corso, pari al + 3%.
Spostando l’attenzione allo scenario dei mezzi, il presidente Upa sottolinea lo sforzo eccezionale da parte dei media tradizionali per adattarsi ai cambiamenti del mercato. Mentre le aziende sembrano dimostrare maggior interesse all’innovazione delle proposte creative rispetto al semplice utilizzo dei nuovi mezzi.

Infine, riguardo ai settori in cui gli investimenti dimostrano maggior vivacità, brillano Tlc, Largo Consumo, Cosmesi, Alimentazione, che dimostrano una buona tenuta e addirittura una leggera crescita. L’auto è in standby a causa di un mercato non particolarmente vivace, mentre rallentano la finanza e la moda.

La comunicazione, a detta del presidente Upa, spinta dalla crisi, si sta direzionando verso crescente efficacia e innovazione, soprattutto in termini di ottimizzazione degli investimenti e di costruzione dei valori di marca. "Non possiamo dire che il mondo della comunicazione sia totalmente trasparente - precisa il presidente dell’Upa - . L’imprenditoria stessa cerca troppo spesso delle scorciatoie per raggiungere gli obiettivi prefissati. In tanti cercano di fare i furbi, e sul tema della trasparenza l’Upa è decisa a impegnarsi a fondo”.
 
A margine della premiazione, Sassoli de Bianchi è intervenuto anche su altri temi riguardanti il settore, come i diritti di negoziazione, il rapporto tra azienda centri media e mezzi, problematiche che vanno risolte, per portare il mercato a comportamenti trasparenti dove sia chiaro chi lavora per chi e, quindi, da chi deve essere correttamente remunerato. Parole forti che , come già detto, non escludono comportamenti stigmatizzabili anche da parte delle imprese come, ad esempio, sul fronte delle gare. “In alcuni casi siamo di fronte a un autentico malcostume - commenta il presidente dell’Upa . Noi raccomandiamo, secondo il nostro codice di comportamento, di non coinvolgere più di tre agenzie. Coinvolgerne 12, come ho saputo, è un’indecenza”.

Più in generale il pensiero di Sassoli è che le migliori campagne nascono da un buon pensiero strategico: “Chi propone un buon brief è già al 50% dell’opera, la creatività contribuisce per il restante 50%”

In merito alla nuova, imminente, release di Audipress, Sassoli è fiducioso: "L’attendiamo con interesse anche perché, sia chiaro, non vogliamo penalizzare nessun mezzo. Abbiamo soltanto bisogno di dati precisi, in attesa di una single source, una unica ricerca sulla dieta multimediale dei cittadini che rimane il nostro punto di arrivo, il nostro Graal”.

Infine, il tema della remunerazione. "La questione non è stata accantonata, il dialogo con AssoComunicazione va avanti. Il problema più importante, torno a ripetere sono i diritti di negoziazione che riguardano i centri media".

Gli imminenti Mondiali di calcio porteranno nuova linfa al mercato? “Ne sono convinto, per un motivo, forse quello apparentemente più banale, non c’è differenza di fuso orario. Quindi, tutti potremo godere di questo grande spettacolo”.