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Rob Walker (Spotify): "Partiamo dai dati per offrire alle aziende l'opportunità di comunicare in modo creativo e rilevante con il target giusto. In arrivo nuovi tool per investitori e creativi"
Se su Instagram o su Facebook possiamo fingere di essere diversi da ciò che siamo, difficilmente quando ascoltiamo musica tradiamo i nostri gusti. 'You're what you stream', questo il presupposto da cui parte Spotify per far comprendere alle aziende che comunicare sulla piattaforma può avere dei vantaggi tra cui, in primis, quello di raggiungere meglio il proprio target di riferimento, poiché le abitudini e i gusti musicali svelano molto di una persona e consentono di comprenderla meglio.
In occasione di un incontro con la stampa organizzato oggi, 20 marzo, a Milano, Rob Walker, Global Director Creative Solutions Spotify, ha spiegato come, con la giusta combinazione di dati e creatività, sia possibile dare vita a campagne efficaci.
"La nostra unit lavora al fianco delle aziende supportandole nella creazione di contenuti audio o video e aiutandole a studiare meglio il proprio target ma collabora anche con le agenzie creative per aiutarle a mettere a punto le soluzioni più adatte a comunicare un determinato messaggio tenendo conto delle caratteristiche della piattaforma - ha dichiarato Walker -. Partiamo dai dati, teniamo conto dei fenomeni culturali e del contesto in cui una comunicazione viene veicolata, perché siamo convinti che si tratti di elementi fondamentali da cui non si può prescindere per lo sviluppo di campagne in grado di raggiungere gli obiettivi prefissati".
Discovery Tool, lanciato nel 2018, offre agli investitori informazioni preziose su come utilizzare al meglio i dati relativi agli utenti per il targeting delle campagne.
La parola d'ordine in ogni caso deve essere 'personalizzazione'. "Abbiamo condotto un'indagine sui Millennials dalla quale è risultato evidente come essi considerino Spotify uno spazio personale e come si aspettino una pubblicità ingaggiante, che sia in grado di comunicare loro qualcosa di rilevante", ha sottolineato Walker.
"L'aspetto positivo è che Spotify consente di customizzare molto la comunicazione pubblicitaria - ha aggiunto il manager - . Per questo motivo abbiamo lanciato Spotify for Creatives, presto disponibile anche in italiano, una piattaforma dedicata alle agenzie creative, progettata per ispirare la creative community attraverso best case nel mondo in modo che possano mettere a punto soluzioni creative che sfruttino appieno le potenzialità di Spotify".
Sarà lanciato in Italia nel secondo semestre Culture Compass, una nuova soluzione che consente di capire come determinati momenti impattano sulle abitudini di ascolto di alcune audience specifiche.
Tutti i formati adv (ad eccezione della display mobile) sono disponibili anche in programmatic. In crescita inoltre anche in Italia fenomeno dei podcast, già ampiamente diffuso in altri Paesi.
"La cosa più importante quando si fa pubblicità su Spotify? L'utente deve restare al centro e l'advertising non deve essere vissuto come un'interruzione dell'ascolto, altrimenti perde di efficacia", ha chiosato Walker.
SP