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Aldo Biasi: lo spot sul web, divertente e non invadente

Lo spot online, ideato per essere diffuso esclusivamente in Internet, sta spopolando. 26 mila download in 2 giorni dello spot Verdurine Mutti e 45mila dello spot Coloreria Italiana in poche ore. Advexpress ha chiesto ad Aldo Biasi i motivi di questo successo di pubblico.

Un nuovo trend, quello dello spot online, pensato, ideato e realizzato per essere diffuso esclusivamente in Internet. Funziona? I numeri dicono di sì: 26 mila download in 2 giorni dello spot Verdurine Mutti e 45mila di quello di Coloreria Italiana in poche ore. Firma i due spot Aldo Biasi Comunicazione. Advexpress ha chiesto ad Aldo Biasi, amministratore unico e direttore creativo esecutivo dell'agenzia, i motivi di questo successo, per capire cosa c'è dietro a questa nuova strategia di comunicazione che si sta affermando anche in Italia.

Com'è nata l'idea dello spot sul web?

"Posso affermare con un certo orgoglio di essere stato uno dei primi ad inauguare in Italia il trend dello spot pensato per essere diffuso sul web. L'idea mi è venuta dopo aver saputo che all'estero le community erano utilizzate come media e si realizzavano spot pensati esclusivamente per il web e per essere diffusi attraverso il download e il passaparola tra gli utenti. E' un'idea innovativa, basata sul principio che prima di dire a cosa serve il prodotto bisogna preoccuparsi di realizzare una pubblicità che piaccia al consumatore. Seguendo questo principio abbiamo lanciato la proposta ai clienti e scelto di caricare gli spot sulla community di Bastardidentro, una delle più visitate dagli utenti, che ogni giorno guardano e scaricano i video e i messaggi originali pubblicati sul sito. Dopo due settimane di pianificazione, il filmato delle Verdurine Mutti è stato scaricato 300mila volte.

Come spiega questo successo?

Semplice, il media funziona se le comunicazioni hanno un contenuto divertente e un linguaggio specifico. Il sito di Bastardidentro è divertente, la gente sa che può trovare filmati inediti, sorprendenti, puà dialogare con altre persone e ha sicuramente un atteggiamento positvo verso i filmati pubblicitari. La pubblicità deve offrire un intrattenimento gradevole perchè la gente scelga di vederla e di raccomandarla agli altri, e non deve essere imposta come quella televisiva, che interrompe continuamente la visione dei programmi. In Internet invece è il consumatore a pianificare la diffusione e la frequenza dello spot pubblicitario. Mutti e Guaber hanno creduto nelle potenzialità del web e hanno fatto in modo che fossero gli utenti stessi a scegliere di guardare gli spot e farli conoscere inviandoli agli amici. Seguendo questa logica le aziende possono ridurre i costi elevati della programmazione televisiva delle campagne e concedersi maggiore libertà creativa, ottenendo risultati invidiabili in termini di diffusione e di efficacia come dimostrano i dati del download dei due filmati. Lo spot Coloreria Italiana, ad esempio, è stato messo online il giorno precedente la festa della donna ed è subito diventato un 'fenomeno mediatico' . Nella prima mattinata lo spot è stato scaricato oltre 45mila volte. A questi 45mila utenti si deve sommare il milione e mezzo di iscritti alla community, a cui il filmato è stato automaticamente inviato, e tutti coloro ai quali è stato 'raccomandato' dai conoscenti perchè divertente. In generale, sul web è molto elevata la frequenza di visione: si stima che in due settimane di pianificazione si possano raggiungere 5 milioni di consumatori potenziali.

Qual è il pregio maggiore del web come media?

Mentre in televisione si 'subisce' lo spot a causa della sua reiterata messa in onda, spesso fastidiosa per gli spettatori e molto costosa per le aziende, sul web sono gli utenti stessi che decidono di vedere i filmati e di inviarli ad altre persone, con la possibilità per le aziende di diffonderli ad un target molto ampio, quello dei navigatori, composto per il 50% da utenti di età compresa tra i 20 e i 50 anni. E' una sorta di circolo virtuoso e virtuale. Anche il virtulale, insomma, ha le sue virtù. L'unico limite è di tipo tecnologico: lo spot sul web deve essere breve, altrimenti risulta pesante da scaricare.

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