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Nel blog l’avanguardia di informazione e business

Blog come opportunità di contatto, di business e di marketing. Giornalisti e rappresentanti d’azienda hanno discusso questo tema all’interno di Smau 2006, nel corso di un incontro organizzato da Blogosfere, in collaborazione con Ad Maiora.

"Blog e informazione: quali opportunità per le aziende?". Questo il tema dell'incontro tenutosi stamattina allo Smau (Fieramilano), organizzato da Blogosfere (www.blogosfere.it), il più grande network italiano di blog professionali, in collaborazione con Ad Maiora (www.admaiora.com).

Presenti: Andrea Andreutti, web marketing manager Samsung Electronics Italia; Luca De Biase, responsabile Nova (supplemento de Il Sole 24 ore); Mauro Lupi, presidente Ad Maiora; Marco Montemagno, ad Blogosfere; Gianpaolo Sacchini, direttore comunicazione e brand management, web manager Ferrariworld.com; Sergio Veneziani, senior vice president corporate Edelman Italia; Andrea Zappia, vice president marketing promotion & new business Sky Italia. Moderatore: Emilio Carelli, direttore Sky Tg24.

Al centro del dibattito, il blog come nuovo strumento di comunicazione, di marketing e di business per le imprese, che ancora necessita di essere studiato, monitorato e sviluppato insieme a tutte le opportunità che offre. Si parla di 200 milioni di blog nel mondo (fonte: Forrester Reaserch, sett. 2006), con un ritmo di crescita sorprendente, ovvero del 50% ogni sei mesi. In Italia, i blog sarebbero 650.000 (fonte: Eurisko, lug. 2006), tra i quali quello di Beppe Grillo, uno dei più cliccati, con 100.000 unique users al giorno. Il concetto ribadito più volte nel corso del dibattito è che il blog non deve essere più considerato come semplice emanazione dei pensieri e dell'esperienza del singolo individuo, ma deve entrare nelle strategie di marketing delle aziende come mezzo per comunicare in modo diretto e in tempo reale con i consumatori e per conoscere meglio i prodotti attraverso un aggiornamento costante dei pareri dei consumatori stessi, in un'era in cui essi appaiono più critici, più sfuggenti, più desiderosi di essere al centro dell'attenzione. Il tutto va visto in un contesto in cui l'informazione "dall'alto" cede il passo all'informazione "dal basso", cioè quella che tutti possono fare, a cui tutti possono accedere grazie alla rete, in un'ottica che rivoluzione la vecchia concezione dell'individuo che, passivamente, assorbe i messaggi dall'esterno, pubblicitari e non.

I vantaggi del blog risiedono, oltre che nel contatto diretto e costante, anche nel fatto di stimolare la fidelizzazione e nel fatto di beneficiare del sistema dei link. Attenzione, però, ad alcuni aspetti che un'azienda che voglia aprire un proprio "blog business" deve assolutamente considerare: il blog va seguito costantemente e può presentare il rischio di "perdita del controllo". "Se è vero che sui blog può girare di tutto - ha affermato Mauro Lupi (Ad Maiora)-, è anche vero che il blog stesso è uno strumento che permette una forte automoderazione, perché alle critiche di un utente possono seguire immediate smentite da parte di altri". E le aziende a che punto sono? Come ha spiegato Sergio Veneziani (Edelman), "le aziende sono timorose e lente nel prendere decisioni, limitate come sono, spesso, dalle pianificazioni di budget. Noi di Edelman abbiamo aperto un blog l'anno scorso e dall'inizio dell'anno stiamo proponendo in modo massiccio ai nostri clienti l'opportunità di fare lo stesso". Il senso di timore e di cautela è motivato dal fatto che si tratta di uno strumento ancora nuovo. Interessanti le testimonianze delle aziende.

Andrea Andreutti (Samsung) ha dichiarato che "il blog è utile per conoscere il prodotto, perché spesso, in azienda, non ci rendiamo conto delle caratteristiche di ciò che produciamo. Spesso si dice che di alcuni prodotti tecnologici l'utente sfrutti solo il 20% delle potenzialità: il blog ci permette, ad esempio, di capire quali sono e, di conseguenza, di migliorarne le prestazioni". Andrea Zappia (Sky), ha parlato del blog come "stimolo per nuovi punti di vista, dimostrazione che l'informazione tradizionale non è solo un 'muro' che i blogger vogliono abbattere, ma anche un incentivo al dialogo. Noi abbiamo scelto di integrare il blog all'interno del sito istituzionale (www.skyitalia.it)".

Le dichiarazioni di Gianpaolo Sacchini (Ferrari) sono emblematiche dell'esperienza di un'azienda che ha una policy molto severa per quanto riguarda la comunicazione e che vigila costantemente sull'immagine del prodotto. "Ferrari, per scelta del suo fondatore, non fa e non farà mai advertising tradizionale. L'obiettivo del blog, quindi, non è certo quello di incrementare le vendite del prodotto, che anche quest'anno hanno raggiunto quota record di 5.500 vetture. L'idea del blog è nata circa un anno fa, con l'ingaggio del pilota Massa, con l'obiettivo di farlo conoscere meglio ai tifosi. All'interno dell'azienda eravamo un po' intimoriti, siamo partiti in sordina, ma, nonostante, questo, il blog è ora uno strumento che si sta rivelando utile, che crea un contatto diretto con il pubblico, anche se, per accedervi, richiediamo una password". Ferrari, quindi, esercita un minimo di filtro con uno strumento che, per definizione, dovrebbe essere di libero accesso a tutti. "Siamo obbligati – ha ribadito Sacchini -, per questioni di policy aziendale". Ultima, doverosa nota: essendo uno strumento ancora giovane, anche le professionalità in grado di incentivare e gestire il blog sono ancora poche e poco definite, ma certamente in via di sviluppo.