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Oltre 700 milioni di pagine viste per il sito di Torino 2006
Il sito di Torino 2006 mercoledì 22 febbraio ha superato, e di gran lunga, per numero di pagine viste, i siti dei giochi di Salt Lake City e di Atene. Tra le pagine più cliccate quelle dei risultati in tempo reale, con il curling, sport sorpresa di questa edizione delle Olimpiadi invernali, tra i più seguiti.
Il 22 febbraio oltre 71 milioni di pagine sono state visitate da 2 milioni di utenti unici, con una media, in 15 giorni di Giochi, dell'11 per cento in più rispetto ad Atene e quasi il 300 per cento in più rispetto a Salt Lake City. Il sito www.torino2006.org è divenuto il punto di riferimento per tutti i prossimi eventi di livello mondiale.
Il successo dipende in larga misura dalla facilità di navigazione, grazie al progetto che è stato messo a punto da Telecom Italia, in collaborazione con Akamai, che con il TOROC hanno reso possibile questo exploit. Il Gruppo Telecom Italia, in qualità di sponsor principale, ha fornito tutti i servizi di telecomunicazioni tramite tecnologie di rete fissa e mobile e contribuendo, in particolare alla progettazione e alla realizzazione del portale ufficiale dei Giochi Olimpici Invernali, disponibile in 3 lingue. Il sito, studiato per poter gestire l'intenso traffico di visitatori da ogni parte del mondo garantendo comunque affidabilità e velocità nell'accesso alle notizie, è basato sull'infrastruttura tecnologica sviluppata da Telecom Italia che ha curato l'intero progetto sin dallo scorso mese di ottobre quando era stato pubblicato il portale "pre-games". Telecom Italia ha inoltre creato il portale già online dedicato ai Giochi Paralimpici che si svolgeranno a partire dal 10 marzo prossimo.
Al progetto ha partecipato anche Fast Search & Transfer (FAST), società attiva nello sviluppo ed implementazione di motori di ricerca di nuova generazione.
Dopo cinque anni di attività, la redazione si è sciolta il 27 febbraio, il giorno successivo la chiusura dei giochi. Le pagine resteranno online fino al 31 agosto, poi, come è accaduto per i siti di Atene e Salt Lake City, il database e tutte le informazioni saranno trasferite al Comitato Olimpico internazionale.