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Pleon presenta la ricerca sulla notorietà dei marchi

Pleon, agenzia che opera a livello europeo nella consulenza di comunicazione, ha presentato ieri i risultati di una ricerca sull'impatto e la notorietà dei principali brand nel mondo web, in occasione del seminario 'Metacomunicazione, Marketing non tradizionale, Brand reputation' organizzato dall'UPA.

I ricercatori Pleon hanno avuto come obiettivo l'individuazione delle marche di cui i consumatori parlano più volentieri nel vastissimo mondo dei Consumer Generated Media.

L'analisi, effettuata su cinque anni di conversazioni su Internet, si ispira alla ricerca che, da anni, Interbrand, agenzia di comunicazione appartenente come Pleon al gruppo Omnicom, svolge interrogando i consumatori sui 'Marchi che hanno avuto il maggiore impatto'. Due quindi le classifiche di riferimento: quella derivante dalla ricerca di Pleon su internet e quella di Interbrand sui mezzi off line.

 

A spiccare è l'eccellenza del marchio Apple, unico a salire sul podio in entrambe le classifiche, insidiato solo da Google, primo nel ranking di Interbrand e quarto in quello di Pleon. 

Analizzando i percorsi dei marchi che con maggiore frequenza compaiono nelle classifiche dal 2001 al 2005, si rileva come essi siano sempre riconducibili a poche tipologie diverse: il gruppo più numeroso è costituito dai cosiddetti Ascensori, ovvero marchi per i quali la popolarità nel mondo dei Consumer Generated Media resta costante nel tempo, mentre la popolarità 'tradizionale' è in significativo aumento o diminuzione (ad esempio Ikea, adidas, Yahoo!, Honda, Nike, BMW, Mercedes); seguono le Boe, marchi assai stabili nel tempo (Google, Apple, Pepsi). Vi sono poi i marchi Tradizionali la cui popolarità, appunto, 'tradizionale' è stabile, ma che stanno invece perdendo il favore del pubblico nei Consumer Generated Media (Nokia, Amazon.com, Virgin). Gli ultimi due gruppi sono costituiti dai marchi Coerenti, perché aumentano o diminuiscono in egual misura la popolarità lungo i due assi (eBay, Sony) e da quelli Scambisti, perché ad una diminuzione della loro popolarità offline corrisponde un aumento di quella online, (BBC, Coca-Cola).

"E' importante che le imprese si rendano conto del fatto che i nuovi media si muovono in modo indipendente da quelli tradizionali, talvolta in accordo e talvolta no – commenta Gianni Catalfamo, CEO di Pleon Italia e responsabile della ricerca -. Progettare la propria strategia di marca, soprattutto se rivolta ad un pubblico giovane, richiede perciò una maggior consapevolezza delle dinamiche e delle peculiarità nel funzionamento dei Consumer Generated Media. In particolare, ogni impresa dovrebbe saper rispondere a tre domande fondamentali per la posizione e il movimento della propria marca: dove vorremmo/dovremmo essere? dove ci troviamo invece? e dove vogliamo essere tra un anno?".