Digital
Rapporto Osservatorio Aie: il 91% dei 14-24enni è internauta
Quella tra i 14 e i 24 è una generazione ormai interamente digitale. Lo ha evidenziato il Rapporto 2006 dell'Osservatorio Aie sull'editoria digitale. La ricerca, presentata oggi, 22 marzo, a Milano, ha indagato il rapporto tra i giovani e la tecnologia attraverso un'indagine di tipo qualitativo, con 3 focus group su un campione di giovani fra i 10 e i 24 anni, che accedono a Internet abitualmente; e un'indagine quantitativa su un campione di giovani tra i 14 e i 24 anni, attraverso la metodologia Cati.
"L'obiettivo – ha spiegato Federico Motta, presidente Aie – era indagare il rapporto tra i giovani e i vari media e l'uso delle nuove tecnologie. I giovani rappresentano infatti per gli editori e i produttori di contenuti la domanda futura di prodotti e servizi editoriali."
Se i giovani delle scuole medie superiori mostrano ancora
un certo attaccamento a mezzi tradizionali come i libri, pur cogliendo il lato
positivo dei nuovi media, i ragazzi della scuola media inferiore, fra i 10 e i
13 anni, rappresentano ormai la net-generation: come ha spiegato Renato
Mannheimer (nella
foto), che ha effettuato la
ricerca con Gestimpresa, "i ragazzi si mostrano molto informati e aggiornati su
ogni aspetto collegato a Internet, compresi i costi di connessione. Fra loro la chat
è ormai strumento di comunicazione di elezione, usata in misura maggiore della normale conversazione
telefonica". Anche l'indagine quantitativa dà la fotografia di una generazione decisamente a proprio agio con le
nuove tecnologie: il 91% dei giovani può essere definito "internauta": di questi, il
42% accede alla rete abitualmente. Appena il 5% non fa alcun uso del
computer.
"E i giovani non usano Internet solo per l'accesso ai contenuti – ha detto ancora Mannheimer –, come pure fa il 32% degli internauti tutti i giorni, e il 55% una o più volte alla settimana; ma accedono alla rete in misura massiccia con finalità di comunicazione e partecipazione: questo avviene per il 69% dei giovani almeno una volta alla settimana". In particolare, il 29% degli internauti, quindi un giovane su tre, si collega tutti i giorni per partecipare a chat, blog, forum, o inserire scritti nel proprio blog personale. Inoltre, l'84% degli internauti usa i motori di ricerca e l'e-mail una o più volte alla settimana.
Dal rapporto emerge inoltre che Internet non cannibalizza gli altri mezzi: il loro consumo infatti non cambia di molto, se si esclude una leggera flessione nel consumo della televisione (fra gli utenti di Internet il consumo è di circa 7,5 ore settimanali, contro le 6,5 ore fra gli utenti abituali). Il 52% degli internauti abituali legge riviste e quotidiani sia in Internet che sulla carta, il 27% solo sulla carta. Il 52% poi ascolta la radio o la musica nelle fome tradizionali, mail 29% si avvale anche delle nuove tecnologie. Se per la tv il 72% ricorre ancora al piccolo schermo, si evidenzia un 18% che la segue anche attraverso Internet. Infine, la rete non influenza neppure l'acquisto dei libri: Anzi, tra gli internauti abituali è lievemente superiore (81%, contro il 78% dell'intero campione) la percentuale di quanti hanno acquistato almeno un libro non scolastico nell'ultimo anno.
Alla presentazione dei dati è seguita una tavola rotonda, moderata da Cristina Mussinelli, consulente Editoria digitale Aie, che ha visto a confronto attori del mondo dei contenuti. Gomma Guarneri, webmaster di Feltrinelli Editore, ha raccontato la sua esperienza con il sito della casa editrice, i cui utenti sono per il 23% appartenenti proprio alla fascia dei 14-24enni. "Qualche anno fa abbiamo introdotto i blog, cercando di educare gli autori all'uso di un media orizzontale, non broadcast, quale è Internet – ha detto -. Di recente si è imposto il blog di Federico Moccia, autore amato dai giovanissimi, che ha attratto sul sito migliaia di visitatori. Ora stiamo puntando anche sul podcast, con autori come Umberto Galimberti che costruiscono il proprio palinsesto musicale". "I produttori di contenuti – ha concluso – devono sviluppare creatività e idee convincenti per vincere le sfide che oggi pongono le nuove tecnologie".
Sfide che anche Rcs ha deciso di affrontare, come ha spiegato Federico Vittadello, mobile Vas manager Rcs Digital. "Il nostro network raggiunge oggi i 7 milioni di utenti unici al mese – ha detto – e i giovani fra i 14 ei 24 anni sono ben rappresentati, dato che costituiscono il 30% degli utenti di Gazzetta.it e il 20% di quelli di Corriere.it. Nel 2005 il traffico è incrementato del 60%. Ma il digitale per Rcs non è solo Internet. Ad esempio, le notizie del Corriere via sms contano migliaia di abbonati. E sul fronte delle radio, Rin è stata convertita in digital radio, che ora è su Internet, ma presto si posizionerà su tutti i media digitali".
Segio Abate, external channel director 3 Italia, ha ricordato la nascita di La3, nuova tv mobile Dvb-H di 3 Italia, a seguito di un accordo con il Gruppo Profit. "La3 offrirà ai propri clienti 15 canali, 4 dei quali forniti da Sky (Sky Cinema, Sky Sport, Sky Vivo e SkyTg24), 1 canale Mediaset con il meglio delle tre reti e un canale 'all cartoon' Boing. Ad essi si aggiungeranno a breve anche 3 canali Rai, un canale musicale, 4 canali di La3, di cui uno gratuito, La3 Live, e altri tre autoprodotti, La3 Star, L3 Sport e La3 Show, e un altro canale ancora in fase di realizzazione". "Nel 2007 raggiungeremo i 30 canali – ha aggiunto – che diventeranno 40 nel 2008".
Raccontando l'esperienza di Radio Deejay, Linus , direttore artistico dell'emittente, ha spiegato: "Abbiamo avuto un incremento di visitatori sul sito da quando abbiamo inserito i blog, che oggi sono 3.265, fra cui il mio, che registra 3.000 contatti al giorno; quindi il Fantacalcio, che vede oggi 25.000 squadre iscritte, e il podcast: da 2 mesi il programma 'Deejay chiama Italia' va in onda su radio, web, satellite e All Music. "Mi spaventa l'eccesso di accesso – ha commentato poi Linus – con gli sms in diretta sembra di essere ritornati al tempo delle dediche in radio. Mi sembra importante invece che la radio continui a farla chi ha qualcosa da dire e la necessaria preparazione ed esperienza professionale".