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Slowfood.it si fa il restyling

In concomitanza con il Congresso Nazionale di Sanremo, è stato inaugurato il nuovo sito dell'associazione. www.slowfood.it ha una nuova grafica con più colore e più fotografie, un menu chiaro ed esauriente capace di portare a destinazione con pochi click.

Oltre al restyling dell'home page e delle singole sezioni, il sito è diventato un vero e proprio portale che racchiude tutta la galassia di siti in cui le varie entità di Slow Food (l'Associazione, la Fondazione per la Biodiversità, l'Editore ecc.) si descrivono in maniera completa. Per la prima volta on line il 16 gennaio 2001, il sito è cresciuto di pari passo con l'associazione e negli ultimi tempi ha raggiunto picchi di visite di notevole entità con 340 000 visitatori nel mese di maggio 2006, che significa in media 10 000 unique visitors al giorno. Un successo testimoniato dal fatto che digitando la parola food su Google, Slow Food compare al primo posto, prima della Food and Drug Administration o il canale Food della Bbc.

Anche la sezione Sloweb, il giornale on line di Slow Food, si sta evolvendo; innanzitutto le notizie quotidiane, le cosiddette brevi, lasceranno sempre più spazio ad argomenti riguardanti la rete di comunità del cibo venutesi a creare dopo Terra Madre 2004. L'obiettivo è di creare un vero e proprio notiziario dell'agroalimentare che sia in grado di informare i lettori sull'universo della produzione alimentare mondiale.

Lo Sloweek, l'articolo settimanale di approfondimento, continuerà a ospitare firme di valore. Negli anni hanno scritto per il sito autori del calibro di Giulietto Chiesa, Vandana Shiva, Eric Schlosser e molti altri; mentre sarà presente una nuova sezione, Sostiene Slow Food, in cui scriveranno da oggi, oltre a Carlo Petrini, anche altre importanti personalità dell'associazione (da Piero Sardo a Gigi Piumatti al neopresidente di Slow Food Italia Roberto Burdese.