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“Umido o no?” Nasce la nuova campagna di ZeroC firmata Melismelis
Educare con ironia e - quando ci vuole - con un pizzico di sarcasmo, ma soprattutto con la consapevolezza del valore ambientale e sociale di ogni gesto quotidiano. È la filosofia alla base di “Umido o no?”, il progetto di comunicazione quadriennale promosso da ZeroC - società interamente pubblica nata per valorizzare i rifiuti e contribuire attivamente alla decarbonizzazione e alla transizione ecologica del territorio - per sensibilizzare la cittadinanza di Sesto San Giovanni sulla corretta raccolta dell’umido, con un duplice obiettivo: da un lato ridurre gli errori nella differenziazione dei rifiuti organici, dall’altro ottenere una FORSU di qualità, facendo diventare lo scarto una risorsa preziosa, più facilmente trasformabile in biometano.
Una campagna educational - ideata e sviluppata dall’agenzia di comunicazione integrata Melismelis - che coinvolge cittadini, scuole e associazioni locali e punta a trasformare le buone pratiche in abitudini quotidiane. Perché l’umido, se separato correttamente, è una risorsa preziosa: si trasforma in energia rinnovabile e riduce i costi per la collettività.
A supporto del progetto, è nata una campagna digital dal concept immediato e virale: “La Galleria degli Errori”. Le omonime pagine Instagram e Facebook raccolgono le immagini degli oggetti più assurdi finiti erroneamente nei bidoni dell’umido: scarpe, spugne, gadget, perfino giocattoli. Ogni post è una reale testimonianza di maleducazione o distrazione, raccontato con un tono ironico ma efficace.
Ecco quindi svelata la vera peculiarità della campagna: la speranza è che “La Galleria degli Errori” smetta di postare al più presto perché, quando tutti faranno una raccolta dell’umido corretta, non ci sarà più nulla da raccontare e l’obiettivo sarà stato raggiunto.
La campagna digital, che include banner, Google Ads, stories e post sponsorizzati, porta gli utenti sulla landing page dedicata umidoono.zeroc.green, dove si trovano tutte le informazioni su cosa può o non può essere conferito nella frazione organica, insieme ai dati relativi all’attività della BioPiattaforma di ZeroC.
La vera protagonista dell’intera campagna, infatti, è proprio la BioPiattaforma, un impianto in Italia che integra il trattamento dei fanghi di depurazione e il recupero dell’umido in un’unica infrastruttura a impatto zero. Ogni anno, la BioPiattaforma riceve circa 31.000 tonnellate di rifiuti organici, di cui il 93% è compostabile e idoneo alla produzione di biogas. Tuttavia, il restante 7% è costituito da materiali non compostabili che generano costi aggiuntivi di smaltimento per la collettività – un problema che “Umido o no?” punta a risolvere con l’educazione e il coinvolgimento diretto dei cittadini.
Grazie alla tecnologia dell’impianto, è possibile produrre fino a 2,7 milioni di metri cubi di biometano all’anno: energia 100% rinnovabile, in grado di coprire il fabbisogno di circa 3.000 famiglie del territorio. Una trasformazione concreta dei rifiuti in risorse rinnovabili, che riduce le emissioni e contribuisce alla transizione ecologica della città.