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Iab Forum. Battiferri (Telecom Italia): "Basta digitalizzare i digitalizzati. Allo Stato il compito di 'convertire' chi ancora non è connesso"
L'azienda di cui il manager è direttore business, investirà 500 milioni di euro nei prossimi tre anni per l'innovazione dei prodotti digitali. Un ruolo fondamentale è riservato alla pubblica amministrazione la cui digitalizzazione è necessaria per dare la spinta alla domanda di servizi su Internet. Battiferri, Intervistato da Marco Montemagno, ha puntualizzato che: "In un Paese a due velocità, l'Italia, quello che ancora ci frena è l'enorme quantità di persone (30-40%) che non utilizza il digitale".
Sul palcoscenico di Iab Forum a Milano anche Simone Battiferri, Direttore Business Telecom Italia - TIM, ad illustrare prospettive e sviluppi del digital in Italia.
Telecom investirà 500 milioni di euro nei prossimi tre anni per l'innovazione dei prodotti digitali. Un ruolo fondamentale è riservato alla pubblica amministrazione la cui digitalizzazione è necessaria per dare la spinta alla domanda di servizi su Internet.
Il manager, intervistato da Marco Montemagno di fronte al numeroso pubblico in platea, ha puntualizzato che: "In un Paese a due velocità, l'Italia, quello che ancora ci frena è l'enorme quantità di persone (30-40%) che non utilizza il digitale. Il mio slogan a tale proposito è: 'non digitalizziamo i digitalizzati'. Le persone su cui vanno concentrati gli sforzi di sensibilizzazione sono proprio tutti coloro che non sono ancora connessi. E qui il ruolo principale è dello Stato che deve impegnarsi al massimo nella digitalizzazione dei Servizi Pubblici."
Per il manager dunque il problema principale non è più la bassa penetrazione della Banda Larga in Italia, considerato che "siamo un popolo veloce nel recuperare il gap che ci ha fino ad oggi distanziato dagli altri paesi, motivo per cui abbiamo ottime possibilità di raggiungerli quanto a infrastrutture in tempi brevi. Il vero problema è invece legato al reale utilizzo dei servizi digitali che mettiamo a disposizione."
"La Pubblica Amministrazione ha una responsabilità molto importante, perché la spinta all'adozione di servizi digitali può avvenire solo attrraverso l'obbligatorietà dell'utilizzo degli stessi".
Un esempio di come le applicazioni innovative possano essere usate dalla pubblica amministrazione lo offre Logbook, l'App di Telecom Italia sviluppata per Expo 2015, che potrà essere impiegata dalla pubblica amministrazione. Attraverso l'applicazione gli addetti di Expo in giro per il sito hanno segnalato con i loro dispositivi situazioni che richiedevano interventi immediati che potevano andare dalla gestione delle code alla pulizie degli ambienti. La richiesta arrivava direttamente alla centrale di comando di Expo che indirizzava subito l'intervento garantendo la buona riuscita dell'Esposizione.
E relativamente all'evoluzione delle Telco verso modelli di business differenti rispetto a quelli che ne hanno caratterizzato l'attività fino al recente passato, Battiferri dichiara che "Tim da alcuni anni sta spingendo su tematiche disruptive rispetto al passato. La principale è il cloud computing, su cui si sono concentrati i maggiori recenti investimenti."
Infine, guardando al futuro, la direzione è data science? Indubbiamente per il manager quella dei Dati è una "tendenza da cavalcare. Oggi gli esperti hanno ancora grande valore dove non ci sono abbastanza dati. Situazione che presto evolverà in uno scenario differente, perché tutti si stanno muovendo in questa direzione con l'inevitabile conseguenza di una riduzione di 'work force' sostituita dalle macchine."
Telecom investirà 500 milioni di euro nei prossimi tre anni per l'innovazione dei prodotti digitali. Un ruolo fondamentale è riservato alla pubblica amministrazione la cui digitalizzazione è necessaria per dare la spinta alla domanda di servizi su Internet.
Il manager, intervistato da Marco Montemagno di fronte al numeroso pubblico in platea, ha puntualizzato che: "In un Paese a due velocità, l'Italia, quello che ancora ci frena è l'enorme quantità di persone (30-40%) che non utilizza il digitale. Il mio slogan a tale proposito è: 'non digitalizziamo i digitalizzati'. Le persone su cui vanno concentrati gli sforzi di sensibilizzazione sono proprio tutti coloro che non sono ancora connessi. E qui il ruolo principale è dello Stato che deve impegnarsi al massimo nella digitalizzazione dei Servizi Pubblici."
Per il manager dunque il problema principale non è più la bassa penetrazione della Banda Larga in Italia, considerato che "siamo un popolo veloce nel recuperare il gap che ci ha fino ad oggi distanziato dagli altri paesi, motivo per cui abbiamo ottime possibilità di raggiungerli quanto a infrastrutture in tempi brevi. Il vero problema è invece legato al reale utilizzo dei servizi digitali che mettiamo a disposizione."
"La Pubblica Amministrazione ha una responsabilità molto importante, perché la spinta all'adozione di servizi digitali può avvenire solo attrraverso l'obbligatorietà dell'utilizzo degli stessi".
Un esempio di come le applicazioni innovative possano essere usate dalla pubblica amministrazione lo offre Logbook, l'App di Telecom Italia sviluppata per Expo 2015, che potrà essere impiegata dalla pubblica amministrazione. Attraverso l'applicazione gli addetti di Expo in giro per il sito hanno segnalato con i loro dispositivi situazioni che richiedevano interventi immediati che potevano andare dalla gestione delle code alla pulizie degli ambienti. La richiesta arrivava direttamente alla centrale di comando di Expo che indirizzava subito l'intervento garantendo la buona riuscita dell'Esposizione.
E relativamente all'evoluzione delle Telco verso modelli di business differenti rispetto a quelli che ne hanno caratterizzato l'attività fino al recente passato, Battiferri dichiara che "Tim da alcuni anni sta spingendo su tematiche disruptive rispetto al passato. La principale è il cloud computing, su cui si sono concentrati i maggiori recenti investimenti."
Infine, guardando al futuro, la direzione è data science? Indubbiamente per il manager quella dei Dati è una "tendenza da cavalcare. Oggi gli esperti hanno ancora grande valore dove non ci sono abbastanza dati. Situazione che presto evolverà in uno scenario differente, perché tutti si stanno muovendo in questa direzione con l'inevitabile conseguenza di una riduzione di 'work force' sostituita dalle macchine."