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IAB Seminar. Abhyankar (Google): il consumer journey è composto da ‘micro-moments’ da sfruttare

La diffusione dei dispositivi mobili ha trasformato radicalmente il rapporto tra marche e utenti. Il consumer journey si è dilatato e frammentato in centinaia di ‘micro-moments’. Ciascuno di questi momenti rappresenta un’opportunità fondamentale a disposizione dei brand per entrare in contatto con gli utenti, e costruire con essi delle relazioni, che possano influenzare le preferenze e le decisioni di acquisto. A patto di saperli sfruttare al meglio, come spiegato da Adit Abhyankar (Google) sul palco dello Iab Seminar, svoltosi oggi, 13 ottobre, a Milano.  
“We don’t go online, we live online” . Con queste parole Adit Abhyankar (in foto), head of Google Analytics Premium and Audience Center Sales Mbs Emea, esordisce sul palco dello Iab Seminar svoltosi oggi, 13 ottobre, a Milano.
 
La diffusione dei dispositivi mobili, ha spiegato Abhyankar, ha trasformato radicalmente il rapporto tra marche e utenti. Il consumer journey si è dilatato e frammentato in centinaia di “real-time, intent-driven micro-moments”. Ciascuno di questi momenti - ha aggiunto Abhyankar - rappresenta un’opportunità fondamentale a disposizione dei marketer e dei brand per entrare in contatto con gli utenti, e costruire con essi delle relazioni, che possano influenzare le preferenze e le decisioni di acquisto.
 
Grazie al mobile, i ‘micro-moments’ di relazione tra marca e utente possono capitare in qualsiasi momento della giornata, e ovunque, in qualsiasi luogo. Ma attenzione, mette in guardia Abhyankar, i consumatori si aspettano di ricevere contenuti per loro rilevanti, interessanti, divertenti, non il classico spot tv, giusto per intenderci.  E qui entra in gioco Google, che, grazie alla sua diffusione e pervasività digitale, accompagna gli utenti nell’arco della loro intera giornata, da mattina a sera, potendo fornire una serie di insight molto rilevanti per chi volesse comunicare online.
 
Abhyankar ha suddiviso la giornata digitale idealtipica delle persone in più fasi o momenti, tutti caratterizzati dalla presenza di Google: alle otto del mattina è la fase del ‘I want to watch’, ossia il momento in cui maggiormente gli utenti cercano contenuti video da vedere, usando ovviamente, in primis, YouTube. All’ora di pranzo (ore 12) è il momento del ‘I want to know’, nel senso che le persone hanno sete di informazione e utilizzano Google Chrome per realizzare le loro ricerche online. Nel pomeriggio (ore 15) di solito si dedicano all’e-commerce (‘I want to buy’), e quindi all’acquisto di prodotti online. Mentre a sera (ore 20) è il momento del ‘I want to find’, ossia della ricerca di specifici contenuti, anche attraverso una porta d’accesso rilevante come Google Play.  
 
Nel complesso, ha spiegato Abhyankar, l’integrazione di Google Analytics Premium con DoubleClick (infrastruttura tecnologia pubblicitaria che consente di creare e gestire attività di digital advertising) e con i ‘Crm data’ ha permesso al colosso di Menlo Park di utilizzare il ricco set di dati di Google Analytics Premium per ottenere un significativo miglioramento in termini di conversion rate e di diminuzione dei costi per acquisition. In particolare, il Crm data attivato con il programmatic, secondo quanto affermato da Abhyankar, permette di incrementare la conversion rate del 219% e di aumentare il click through rate del 63%, il tutto con un 50% di Talk Talk’s customer base raggiunta con messaggi tailor-made.

Mario Garaffa