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"Le celebrities sono i nuovi media": focus sul ruolo di testimonial e influencer con Satta e Facchinetti allo IAB Forum 2015

Nella seconda giornata dell'appuntamento IAB dedicato alla comunicazione digitale, Melissa Satta e la coppia composta da Francesco Facchinetti e Francesco Nazari Fusetti, co-Founder & ceo Charity Stars, hanno messo a fuoco l'importanza delle 'celebs' nelle comunicazioni dei brand. La showgirl ha, per esempio, sfruttato il suo seguito sul web per diventare protagonista di eventi, sfilate e shooting, volti a realizzare progetti di comunicazione a 360°. Arriva Sociable, piattaforma che da gennaio permetterà di collegare le aziende che intendono investire in pubblicità con vip e star emergenti.
 
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IAB Forum (1-2 dicembre 2015), l'appuntamento della comunicazione digitale che quest'anno ha scelto come motto “Learn, Do, Become”, a inzio della seconda giornata ha acceso i riflettori sulle Celebrities nel mondo Digital, con la partecipazione all'evento della showgirl e modella Melissa Satta prima e del conduttore e produttore Francesco Facchinetti poi che, insieme a Francesco Nazari Fusetti, co-Founder & ceo Charity Stars, ha condiviso la sua esperienza in tema 'Charity' ed evoluzione digitale.

Melissa Satta, volto di numerosi brand che hanno visto in lei il personaggio giusto per le comunicazioni pubblicitarie, ha fatto il punto sul suo percorso professionale, soffermandosi sul suo personale approccio al mondo del digitale: "Sono partita presto quando in Italia, in ottica comunicazione digital, eravamo ancora troppo indietro. A New York, Twitter andava già fortissimo. L'esperienza negli USA mi ha permesso di confrontarmi in maniera precoce con la forza dei social e dei siti web".

Attualmente, la modella sarda gode di un ampio seguito sui principali canali social: si contano circa 600 mila 'Mi Piace' sulla pagina ufficiale di Facebook, quasi 1 milione e mezzo di follower su Twitter e circa 1 milione e 700 mila seguaci su Instagram.

"Il problema, però - ha continuato Satta - è che ci sono troppi profili finti, creati con il solo scopo di inviare insistentemente adv".

Un ostacolo inevitabile quando si entra prepotentemente nell'immaginario collettivo del pubblico della rete.

"Dal momento in cui ti metti in gioco e ti esponi, per forza di cose vai incontro alle critiche - ha affermato la showgirl -. Da un certo punto di vista sono anche costruttive, perché ti migliorano ma, quando si esagera, non vanno più bene. Con il tempo ho comunque imparato a conviverci".

clicca per ingrandireMa Melissa Satta è più una blogger o un personaggio televisivo interessante dal punto di vista pubblicitario per i brand?

"Non sono una blogger nel senso stretto del termine - ha precisato l'attrice -. In realtà nasco come modella e personaggio televisivo. Solo in seguito ho iniziato a sfruttare la mia popolarità per entrare nel mondo digital".

'Melissa Satta - The Blog' è una piattaforma che riunisce tutte le attività della modella, che l'hanno portata ad essere scelta fs diversi marchi, tra i quali nell'ultimo periodo 'Nicole Spose', 'Buccia di Mela' ed 'Emamò'.

"Calzedonia e Pronovias sono stati due clienti molto importanti per il 2015 - ha spiegato, con i quali abbiamo fatto un progetto completo che ha incluso shooting, eventi, digital e sfilate. Un lavoro a 360° che una blogger tradizionale difficilmente potrebbe fare. Quello che i brand fanno, è cavalcare la mia popolarità per costruire un piano di comunicazione in linea con le loro idee".

Quali sono le caratteristiche che tutti i brand dovrebbero avere nei propri account social?

"È fondamentale essere in possesso di un profilo che abbia il suo perché - ha concluso Satta - e una  visione smart e divertente in grado di catturare l'attenzione".

Celebrities e Influencer hanno raggiunto in rete una forza tale da poter essere in grado di elevare un brand, quando si tratta di comunicare agli utenti il messaggio in maniera diretta, innovativa e senza filtri.

Francesco Facchinetti, in occasione dell'intervento allo IAB di oggi, 2 dicembre, ha tracciato alcune tappe del passato che lo hanno spinto alla ricerca degli influencer nel mondo, partendo proprio dal Belpaese: "Nel '94, trovandomi a giocare in rete con un coreano, avevo capito che quello era uno spazio che di virtuale aveva ben poco. C’erano persone che potevano facilmente influenzarne altre. Da lì è nata la voglia di cercare ‘influencer’ pieni di talento e il primo che ho incontrato è stato Frank Matano: mi confessò che erano più i suoi follower su YouTube che gli abitanti del suo Paese".

clicca per ingrandireCon l'idea di cercare talent capaci di attrarre più  target possibili, Facchinetti fonda la sua società: "Ho pensato che per dare voce a questi ragazzi e permettere loro di guadagnare grazie alle loro potenzialità, dovevano nascere  format tanto forti da poter essere brandizzati.  Così ho cominciato a cercare talenti emergenti e abbiamo realizzato web series, in collaborazione con qualche azienda che ha creduto in questi ragazzi. Un esempio è  'Vita tra coinquilini’".

E sono proprio le celebrità con una grande influenza su internet, i protagonisti della 'Charity Stars': "Siamo l'unica start up i cui partner sono solo celebrities. Ognuna di loro decide quale associazione sostenere. Con questa ideologia abbiamo raccolto 2 milioni di euro in meno di due anni. Nell’ultimo periodo, però, ci siamo aperti anche ai brand per raccontare storytelling", ha dichiarato Francesco Nazari Fusetti.

Un esempiO è Asus che ha scelto la showgirl Elisabetta Canalis e l'attore Luca Argentero, i quali con Instagram hanno realizzato una serie di scatti per una settimana con gli smartphone aziendali, con lo scopo di raccontare una nuova storia del brand.

“Le celebrities sono i nuovi media - ha dichiarato Nazari Fusetti -. Il Trend sta cambiando sempre di più e il bello è che loro ancora non lo sanno. Il passaggio successivo, forse definitivo, sarà quando le celebrities si staccheranno dai loro social per usarli come media, nel senso puro del termine. Questa commistione genererà un impatto comunicazionale molto potente”.

" Internet ha vita lunga ed è virale: una call to action tradizionale dura minuti, ma sul web si estende per ore, giorni ha affermato Facchinetti - .  Sono convinto che tutto quanto ruoti attorno a Facebook, sia destinato ad esplodere sempre di più, lo dicono i numeri". Ma è importante imparare a sfruttare la grande quantità di strumenti che il digitale mette a disposizione degli utenti.

"Ci sono i social addict (gli opinion leader), gli influencer (veri hub di fiducia sui contenuti) e le celebrities. Stiamo lavorando a un nuovo prodotto che abbiamo chiamato 'Sociable', disponibile da gennaio, che farà incontrare celebrities e advertiser in tempi immediati”, ha concluso il ceo di Charity Stars.


Alessandro Rimi