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Linkontro/ soltanto la bellezza ci salverà
Santa Margherita di Pula (Ca). In un clima di rinnovato, cauto ottimismo bene si innesta il progetto della Fondazione Italia Patria della bellezza, ideato da Maurizio di Robilant e presentato alla numerosa platea di aziende presenti al convegno organizzato da Nielsen in Sardegna. In sostanza, i prodotti, attraverso bollini che rimandano a una augmented reality, diventano gli ambasciatori della nostra risorsa più unica e preziosa: il tesoro artistico, culturale e turistico.
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“L’Italia piace poco agli Italiani. Secondo l’ultima ricerca del Reputation Institute solo il 50,6% degli Italiani ha una buona considerazione del proprio Paese, contro il 65,8% degli stranieri che ne ha invece una opinione positiva. L’autostima degli italiani ha dunque un valore pari a -15,2%: dato interessante se confrontato con il valore corrispondente delle cosiddette “Tigri del PIL”: India (+30,4%), Cina (+27,2%), Corea del Sud (+17,5%). La fiducia dei cittadini sembra essere determinante per la crescita di una nazione, ma il nostro è un Paese straordinario che non sa più di esserlo”.
Esordisce così Maurizio di Robilant, fondatore e presidente della Fondazione Italia Patria della Bellezza, che da tempo è impegnato in un 'tour' di presentazione ufficiale in Italia di questa nuova realtà nata per definire e sostenere l’Identità Competitiva dell’Italia, per contribuire al suo rilancio, trasformando lo straordinario potenziale di bellezza che essa possiede in una risorsa strategica di sviluppo, capace di orientare le politiche economiche e sociali del paese.
Andati vani i tentativi pubblici, si punta sui privati per lanciare un marchio che rappresenti all'estero l'Italia e i suoi prodotti. Come spiega ai nostri microfoni il creativo torinese Maurizio di Robilant, in una intervista raccolta di recente, nella bellezza si identifica un fattore di competitività valido da Bolzano a Siracusa, in grado di restituire al nostro Paese il ruolo nel mondo che si merita. Analizzando la terminologia stessa di 'bello', se ne può derivare la trasversalità.
La bellezza in Italia è prima di tutto espressione di positività, non solo di estetica. Bellezza è anche ingegno e tecnologia. Il creativo ci ricorda che siamo il secondo paese manifatturiero in Europa, che stacca di gran lunga in classifica i paesi che lo seguono. A ciò si aggiungono la ricchezza del patrimonio agroalimentare, la capacità di costruire relazioni empatiche e l’eccellenza della manifattura. Una irripetibile pluralità che determina, nel suo insieme, quello “stile di vita” che il mondo intero ci invidia.
Esperto di marca e branding in Italia, Maurizio di Robilant ha iniziato a lavorare al progetto nel 2013 chiamando attorno a sé un gruppo di partner e professionisti di diversa estrazione che concorrono alla messa a punto dell’idea e alla costituzione della Fondazione: Andrea Illy, Presidente della Fondazione Altagamma e Ceo di Illycaffè; Diego Visconti, Presidente della Fondazione Italiana Accenture; il giornalista e sociologo Giovanni Lanzone; Paolo Anselmi, Vice-Presidente della società di ricerca GFK; Marco Fanfani, Ceo di TBWA Italia; Matteo Farneti, Fondatore dell’associazione Milano Forward; Edoardo Andreoli, Avvocato associato dello Studio Chiomenti; François de Brabant, Presidente BU Between, gruppo Ernst & Young.
Alla nascita della Fondazione concorrono, inoltre, importanti attori del panorama nazionale - Fondazione Altagamma, Camera Nazionale della Moda Italiana, Cosmetica Italia, Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte, Fondazione Ernesto Illy, Touring Club Italiano, Associazione Nazionale Città dei Motori - tutti diventati Promotori della Fondazione.
Nel concreto, l'attività della Fondazione si esplica nell'ideazione e nel coordinamento di progetti volti al potenziamento dell'identità competitiva del Paese, tramite azioni che si sviluppano lungo alcune direttrici principali: misurare, educare, sviluppare e promuovere. In queste aree la Fondazione lancerà per il 2015 una serie di progetti, alcuni già avviati, che includono scuola, ricerca, impresa, turismo e made in Italy e, soprattutto, il marchio di promozione del Paese "Italia Land of Beauty".
La Fondazione opera come una piattaforma progettuale aperta che aggrega da un lato le istituzioni della società civile che già operano nella direzione della valorizzazione del nostro patrimonio, e dall'altro raccoglie intorno al suo progetto la migliore imprenditoria del Paese. L'obiettivo della Fondazione è quello di coinvolgere 200 tra le più belle e visionarie imprese italiane che nei prossimi tre anni la aiuteranno a sviluppare i tanti progetti già in cantiere.
La Fondazione patrocina inoltre le attività di 5VIE art+design, un progetto di marketing territoriale dedicato al rilancio dell’autentico centro storico di Milano e, non da ultimo, si sta impegnando nella promozione del nostro Paese attraverso l'utilizzo del logo in collaborazione con grandi marche italiane. Ferrari Brut è il primo esempio di azienda che legherà i propri prodotti in commercio al marchio della Fondazione, attraverso cui, con azioni di QR Code, che permette di accedere ad una augmented reality, si potranno veicolare le eccellenze del Belpaese.
Infine un riferimento alla comunicazione turistica che, secondo quanto ha affermato di Robilant nel suo applaudito intervento al convegno Nielsen, è completamente scoordinata come se le singole regioni o località fossero stati diversi. Anche in questo caso il richiamo a 'Italy land of beauty' potrebbe dare una visione molto più di sistema. Quello che manca al nostro paese.
Salvatore Sagone