Editoriale

Cappuccino e cornetto. Brutte copie

Nella sua rubrica quotidiana, Marco Ferri riflette sull'assoluzione di Dan Brown dall'accusa di plagio per 'Codice da Vinci'. Tema caldo, considerata la "libertà di plagio, ma sarebbe meglio di scopiazzo, che infesta le nostre tv, la nostra politica, e la nostra pubblicità".

L'Alta corte di Londra ha stabilito che Dan Brown non ha copiato il saggio 'The Holy Blood and the Holy Graal' per il suo 'Codice da Vinci'.

L'autore era accusato di plagio nella redazione del best seller. L'Alta corte, pur ammettendo che Brown ha preso alcuni elementi dal saggio del 1982 firmato da Michael Baigent e Richard Leigh, non ha ravvisato gli estremi di violazione del diritto d'autore. Chi vuol esser lieto sia.

Non altrettanto posso dire della libertà di plagio, ma sarebbe meglio di scopiazzo, che infesta le nostre tv, la nostra politica, e la nostra pubblicità, a tutti i livelli. A furia di rinunciare a fare innovazione è tornata di moda la carta carbone. Beh, buona giornata.