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Dibattito 'via stampa' tra Regione Puglia e The Ad Store

Prosegue il vivace scambio di dichiarazioni in merito alla gara per il turismo. Pubblichiamo oggi la risposta della Regione alla lettera di Paul Cappelli (nella foto) e la nota dell'ufficio legale di The Ad Store International che ne è seguita.

Prosegue il vivace scambio di dichiarazioni in merito alla gara per il turismo indetta dalla Regione Puglia. Alla lettera dei Paul Cappelli (vedi notizia corralata), giunta in seguito alla decisione di assegnare provvisoriamente l'incarico da 7 milioni di euro all'ati composta da da EdiSud, Telenorba, AD Concord, Cotup, e a quella di escludere The Ad Store dalla consultazione, risponde la Regione Puglia che in una nota stampa spiega quanto segue:

La gara per l'aggiudicazione della campagna di comunicazione per il turismo pugliese è sicuramente uno degli appalti più complessi che la Regione Puglia ha messo a bando negli ultimi anni. Non si trattava infatti di una mera campagna, ma di un sistema complesso di azioni di comunicazione e di marketing dal costo complessivo di circa sette milioni di euro.

Gli uffici regionali hanno quindi proceduto all'analisi delle proposte presentate, giungendo a una graduatoria e a un'aggiudicazione provvisoria della gara, con il vincitore che dovrà ancora presentare le necessarie integrazioni per l'aggiudicazione definitiva.

"L'azienda del signor Paul Cappelli è stata esclusa non per un vizio di forma ma per una questione sostanziale. Infatti la mancata presentazione della ripartizione di spesa nell'offerta economica è un errore non secondario per un'azienda importante e di livello internazionale. L'errore - che può considerarsi grave - non è per le leggi italiane un particolare 'in una montagna di carte', ma un'omissione che porta all'esclusione dalle procedure di gara.

Riguardo infine le lentezze lamentate, si fa ancora presente la complessità dell'appalto, con società che hanno riportato punteggi non distanti tra loro e con un alto tasso di litigiosità con l'amministrazione appaltante, che ha visto numerosi ricorsi, diffide e note presentate già in fase di gara. I tempi sicuramente possono essere considerati dilatati, ma gli uffici hanno lavorato e stanno lavorando per ottenere il migliore risultato possibile nelle condizioni date per un settore strategico come il turismo che per la Puglia certamente non è secondario".

A queste dichiarazioni, risponde oggi una nota dell'ufficio legale di The Ad Store International che pubblichiamo in maniera integrale:

"Il comunicato dell'addetto stampa della Regione Puglia conferma, anziché dissipare, le perplessità espresse. Su queste ultime non si intende ritornare, perché le stesse non hanno avuto confutazione alcuna e ci si dovrebbe solo ripetere rispetto alle osservazioni già svolte. Resta che a nessuna delle questioni aperte viene data risposta o spiegazione.

Al contrario, la "risposta" dell'Ufficio Stampa della Presidenza della Regione Puglia impone una replica sotto l'aspetto giuridico; una replica che si affida, per chi vuole entrare nel merito, alla lettura della bozza di ricorso predisposta dallo Studio Legale incaricato e ad oggi non presentata.

Per chi vuole la sintesi, si sottolinea solo che il documento, la cui mancanza è stata considerata causa di esclusione, era presente nella documentazione inviata dalla scrivente Società, all'interno della busta B, anziché nella busta C. A tacere d'altro, in nessun documento di gara, a partire dal bando, era prevista l'esclusione nel caso di inclusione del documento relativo alla ripartizione della spesa in una busta anziché in un'altra".

Questo avvicendarsi di dichiarazioni diffuse a mezzo stampa da parte di alcuni soggetti più o meno direttamente coinvolti nel pitch non è altro che lo specchio della necessità di chiarezza determinata dalla mancanza di trasparenza che ancora caratterizza parte delle gare pubbliche.