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Corriere della Sera sposa la sostenibilità digitale e sceglie Karma Metrix per un sito web più green: è la prima volta nell’editoria italiana

Via Solferino avvia un percorso di misurazione e riduzione dell’impatto ambientale. Obiettivo: ridurre le emissioni di CO2 essendo il digitale un’importante fonte d’inquinamento: per il Global Carbon Project, se il web fosse una nazione sarebbe la 4° più imquinante al mondo per emissioni di anidride carbonica; solo 6 persone su 10 non sanno che internet contribuisce in modo importante.

Corriere della Sera sceglie Karma Metrix, il percorso di sostenibilità digitale che misura e riduce l’impatto ambientale dei siti web. E’ la prima realtà in assoluto nel mondo del giornalismo che si impegna concretamente per una maggiore eco-sostenibilità del proprio sito, in questo caso corriere.it.

Anche se in pochi lo sanno, il digitale è un’importante fonte d’inquinamento: per il Global Carbon Project, se il web fosse una nazione sarebbe la 4° più impattante al mondo per emissioni di CO2. Questo a causa di diversi fattori, tra cui la poca efficienza dei siti web, l’enorme energia consumata dai data center e il fatto che questa energia sia ancora prodotta principalmente da combustibili fossili.

“In questo contesto, nell’ambito della sostenibilità digitale, RCS MediaGroup ha avviato un importante progetto di riduzione delle emissioni di CO2 - racconta Marco Quattrone, Direttore Marketing Corriere della Sera. Con corriere.it partiremo dalla misurazione dell’impatto energetico e ambientale generato dal sito. Lo faremo attraverso l’algoritmo Karma Metrix, che ci permetterà interventi mirati finalizzati a migliorarne efficienza e sostenibilità.”

“Secondo una ricerca del 2022 effettuata dai Sharethrough, 6 persone su 10 non sanno che internet contribuisce in modo importante alle emissioni di CO2- sottolinea Ale Agostini, ideatore di Karma Metrix. “Siamo lieti che Corriere.it, primo sito editoriale in Italia, abbia deciso di sensibilizzare l’opinione pubblica intraprendendo il primo percorso di green transition sul digital”.

Il percorso vuole infatti promuovere un concetto di fondo: la digitalizzazione è uno slancio fondamentale ma può e deve essere gestita con responsabilità e non come una risorsa illimitata, così da poter essere a tutti gli effetti un mezzo determinante nella lotta al cambiamento climatico.