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Lanciato a Fa' la Cosa Giusta il libro 'Impresa e diritti umani'

E' stato presentato nel corso di 'Fa' la Cosa Giusta', fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili che si è tenuta dall'11 al 13 aprile presso FieraMilanoCity, il libro 'Impresa e diritti umani' (edito da Emi), nato dalla collaborazione tra la Provincia di Milano e Mani Tese, e scritto da Maria Rosa Cutillo, responsabile delle Relazioni Esterne e Istituzionali dell'organizzazione.

Si tratta di un testo che affronta alcuni dei più interessanti esperimenti di Rsi sperimentati a vari livelli, partendo dal contesto internazionale fino ai progetti locali. Il libro è stato introdotto da Gigliola Mariani, responsabile dell'Albo Fornitori della Provincia (a cui è dedicato un ampio capitolo), un servizio pensato e ideato dall'assessorato alla Responsabilità Sociale d'Impresa e Pubblica Amministrazione guidato da Giuliana Carlino.

L'impegno dell'ente milanese nel campo della responsabilità sociale d'impresa, che si esprime anche attraverso un progetto di formazione rivolto ai fornitori e denominato 'Vicini alle imprese', è stato sottolineato dalla stessa autrice del libro.

"Il percorso avviato dalla Provincia di Milano – ha detto – è un esempio di etica e responsabilità. Di fronte ad una disciplina complessa, non bastano le certificazioni, ma occorre accompagnare le imprese, formandole e aiutandole. E in questo, la Provincia rappresenta un esempio per tutte le pubbliche amministrazioni. Per quanto riguarda il libro, credo possa essere una valida guida soprattutto per quanto riguarda la valutazione dell'impatto sui diritti umani nelle singole comunità locali da parte dell'attività delle imprese".

Alla presentazione è intervenuto anche Marco Viganò, segretario generale Cisl Brianza, che ha sottolineato la necessità di veri codici etici all'interno delle aziende. "Spesso – ha affermato – essi servono solo a rispondere ad esigenze d'immagine dell'azienda ed alle richieste dei consumatori. I codici etici sono unilaterali e quasi mai costruiti su dialoghi con gli stakeholders".

Secondo Alessandro Beda, Vice Presidente di Sodalitas, il libro offre un contributo importante perché affronta il delicato tema del rapporto tra la responsabilità sociale e la pubblica amministrazione. "Lo Stato – ha sottolineato - è molto indietro rispetto alle imprese; non tanto da un punto di vista legislativo, quanto nella pratica, nell'attivazione concreta di esperienze di responsabilità sociale".

Paolo Pobbiati, presidente di Amnesty International, si è soffermato sui rischi e le opportunità di una politica responsabile in un contesto globalizzato come quello attuale. "La globalizzazione – ha detto – ridisegna la mappa dei poteri in un'ottica sovranazionale. E' da questi organismi che devono giungere regolamentazioni capaci di superare la visione puramente volontaristica che attualmente caratterizza la responsabilità sociale. Poi, spetta ai singoli Stati creare le condizioni perché certe politiche si realizzino".

La conclusione è stata affidata al Prof. Lorenzo Sacconi, dell'Università di Trento. "Questo libro – ha precisato – ci ricorda i diversi livelli normativi in cui la Csr può essere applicata. Due, in particolare, sono i livelli fondamentali: quello della definizione di standard condivisi e quello della governance, del meccanismo di governo dell'impresa. E qui sta la sfida dell'impresa del futuro: nella capacità di rivedere la propria governance attraverso un coinvolgimento vero di tutti i portatori d'interesse".