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Pfizer si prepara a una stagione di campagne per i vaccini con Publicis e IPG e promuove “La voce dell’intimità”, iniziativa di comunicazione e non solo realizzata con Europa Donna Italia e Komen Italia. Claudia Gerini testimonial
Oggi in Italia sono circa 37.0002 le donne che convivono con un tumore al seno metastaco. Donne che affrontano percorsi complessi, ognuna con sfumature e situazioni diverse. Le accomunano tan aspe, uno è rappresentato dalle problemache psicologiche e fisiologiche che afferiscono alla sfera dell’inmità e che metono in discussione il rapporto con il proprio corpo, con la femminilità, con l’immagine che hanno di sé. Lo confermano i risulta di uno studio qualitavo appena concluso da Europa Donna, in collaborazione con IQVIA.
In questo scenario Pfizer, impegnata nel miglioramento della salute e del benessere delle persone con storia tumore, ha scelto di promuovere proprio nel mese di ottobre, dedicato alla prevenzione del tumore al seno, la campagna “La voce dell’inmità | Sessualità e tumore al seno: parlarne si può”, con l’obievo di aumentare la consapevolezza e fare informazione sul tema della sessualità nelle donne con tumore al seno metastaco.
L’iniziava nasce dall’esigenza di aiutare queste donne a rompere il silenzio su un tema così importante per il loro benessere come persone, aprendosi liberamente e senza imbarazzo con gli specialis.
La campagna ha al suo centro un video con protagoniste due pazienti con storie diverse, un team multidisciplinare di esperti – Prof. Michelino De Laurentis (Direttore U.O.C. Oncologia Medica Senologica Istituto Nazionale Tumori Fondazione Pascale di Napoli), Dot. Fedro Alessandro Peccatori (Direttore 1 dell'Unità Fertilità e Procreazione IEO di Milano) e Dottoressa Gabriella De Benedeta (Psicologo Psicoterapeuta UOSC Ematologia Oncologica Istituto Nazionale Tumori Fondazione Pascale Napoli) – e l’attrice e regista Claudia Gerini come guida del dialogo tra i diversi interlocutori.
Una campagna che parla non solo alle donne, ma ai loro partner e ai medici, perché il silenzio su questa temaca così importante è alimentato anche da questi ultimi.
“L’attenzione alla persona e alle sue esigenze caratterizza fortemente l’impegno di Pfizer in Oncologia – commenta Biagio Oppi, External Communicaons Director di Pfizer in Italia – e si concretizza in primis nella ricerca e nello sviluppo di farmaci efficaci e sicuri. Prendersi cura della persona però per noi significa anche promuovere progetti e iniziative, in collaborazione con tutti gli interlocutori (medici, istituzioni, associazioni pazienti), che possano accompagnare i percorsi dei pazienti e dei caregiver e siano una risposta ai loro bisogni”.
“La voce dell’inmità. Sessualità e tumore metastaco: parlarne si può” verrà veicolata a partire dal 13 ottobre sui canali social Facebook, LinkedIn, YouTube di Pfizer Italia attraverso una pianificazione media che lavora in modo sinergico grazie a forma e flussi di comunicazione specifici per ogni canale. Alla campagna video seguiranno poi due eventi a porte chiuse a Milano e Roma – rispettivamente il 25 e il 31 otobre - sempre in collaborazione con le associazioni pazienti e dedicate a donne in cura per il tumore al seno metastatico che potranno incontrare un team multidisciplinare composto da Dottoressa Alessandra Fabi, Dottoressa Gabriella De Benedetta, Professoressa Chiara Simonelli (Sessuologa, Professore Associato Università La Sapienza di Roma), Dottoressa Eleonora Pre (Unità di Ginecologia Preventiva, IEO).
Al centro della campagna “La voce dell’inmità. Sessualità e tumore al seno: parlarne si può” la storia di due donne affette da tumore al seno, in un caso metastatico, accolte in uno spazio chiamato Shhhalon, un angolo di tranquillità nel quale regalarsi un momento di cura di sé, magari con un massaggio alle mani o una nuova acconciatura, e cogliere l’occasione di superare il silenzio che avvolge i loro mori e bisogni sul tema della sessualità.
È in questo spazio di cura e bellezza, simile a tanti in cui le donne si ritagliano un tempo per sé e spesso idenficano nell’interlocutore che si prende cura una figura alla quale confidare pensieri e desideri, che viene infranto l’assordante silenzio delle paziente sull’impatto che il tumore ha anche sulla loro vita sessuale. In una conversazione guidata con toni empaci e misura da Claudia Gerini, le pazienti trovano le parole per esprimere desideri e disagi, bisogni e timori trovando supporto negli esperti che le affiancano in questa esperienza.
“Favorire il dialogo, fornire l’opportunità di aprirsi e trovare interlocutori in grado di aiutare queste e potenzialmente tutte le pazienti è il nostro obiettivo con questa campagna. Abbiamo scelto questo tipo di ambiente e di situazione, abbiamo deciso di affidare le donne a qualcuno che si prendesse cura di loro con quella modalità, perché sappiamo da tanti studi e conversazioni sia con le pazienti sia con i medici che è qualcosa che contribuisce a farle stare meglio e che al contempo crea le condizioni per confidenze personali” – continua Oppi. “Sono emerse tante emozioni, sono fluiti parole e pensieri che gli esperti hanno saputo interpretare e a cui hanno risposto rassicurando le pazienti, aprendo loro la via per un dialogo più ampio nel futuro”. A disposizione di pazienti, caregiver, medici ci sarà anche un sito dedicato con contenuti informavi, educativi e specifici per le donne affetet da tumore al seno metastaco.