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Meta sospende le inserzioni politiche a pagamento nell’UE per le nuove norme sulla trasparenza. Lo stop da ottobre

In risposta al regolamento europeo Ttpa, l’azienda denuncia le difficoltà operative e le incertezze giuridiche imposte dalla nuova normativa, sottolineando che la decisione riguarda solo il mercato europeo e che il dibattito politico sulle piattaforme resterà libero, ma senza possibilità di amplificazione a pagamento.

A partire da ottobre, Meta interromperà la pubblicazione di inserzioni a pagamento legate a temi sociali, elettorali e politici nell’Unione Europea.

Questa decisione, definita difficile dalla stessa azienda, è una risposta diretta al nuovo regolamento europeo sulla trasparenza e il targeting della pubblicità politica, che impone vincoli operativi significativi e introduce incertezze giuridiche. Di conseguenza, gli utenti delle piattaforme di Meta visualizzeranno annunci meno personalizzati e mirati rispetto al passato.

Il nuovo regolamento, che entrerà in vigore nel prossimo ottobre, mira a rendere più trasparente il panorama della pubblicità politica, ma secondo Meta limita fortemente la capacità degli inserzionisti di raggiungere efficacemente il proprio pubblico. L’azienda sottolinea come, dal 2018, abbia già adottato strumenti per migliorare la trasparenza degli annunci riguardanti temi politici e sociali. Tuttavia, le nuove disposizioni del regolamento Ttpa impongono ulteriori obblighi che rendono difficile mantenere i servizi pubblicitari in linea con le esigenze sia degli inserzionisti sia degli utenti.

Nonostante i ripetuti tentativi di dialogo con i legislatori europei per esprimere le proprie preoccupazioni, Meta si è trovata di fronte a un bivio: modificare i propri servizi adattandoli a un quadro normativo incerto, con la conseguenza di offrire un prodotto pubblicitario meno efficace, oppure sospendere del tutto le inserzioni a pagamento su questi temi nell’UE. L’azienda evidenzia come questa scelta non sia isolata, ma imponga a più realtà tecnologiche una drastica revisione delle proprie attività, con effetti potenzialmente negativi sulla libertà di scelta degli utenti e sulla concorrenza nel mercato.

Meta precisa infine che la decisione riguarda esclusivamente l’Unione Europea. Al di fuori del territorio Ue, la società continuerà a fornire strumenti avanzati per garantire inserzioni autentiche e trasparenti su argomenti politici.

Inoltre, il blocco degli annunci a pagamento non impedirà a cittadini, candidati o rappresentanti politici di discutere e condividere contenuti politici in modo organico sulle piattaforme di Meta. Tuttavia, il nuovo regolamento limita la possibilità di amplificare questi contenuti tramite campagne pubblicitarie a pagamento, influenzando così sia la comunicazione degli inserzionisti sia l’accesso degli elettori a informazioni complete e dettagliate.