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Twitter ammette di aver 'gonfiato' i dati sugli utenti dal 2014 e punta a tornare in utile

Il social network di cui è fondatore e Ceo Jack Dorsey (nella foto), ha ammesso di aver 'gonfiato per errore' i dati degli utenti mensili negli ultimi tre anni e rivisto al ribasso i numeri dell'utenza di circa 1 – 2 milioni di persone. Calano del 4,2% i ricavi nell'ultimo trimestre, a 590 milioni di dollari. La pubblicità è in diminuzione dell'8% a 503 milioni di dollari, ma rappresenta il business principale della piattaforma di microblogging.

Dal 2014 Twitter ha fornito al mercato dati non corretti sul suo numero di utenti. Lo si apprende in occasione della pubblicazione dell'ultima trimestrale della company.

Il social network di cui è fondatore e Ceo Jack Dorsey (nella foto), ha ammesso di aver 'gonfiato per errore' i dati degli utenti mensili negli ultimi tre anni e ha rivisto al ribasso i numeri dell'utenza di circa 1 – 2 milioni di persone.

Nel terzo trimestre dell'anno aumentano tuttavia di circa 4 milioni, su base mensile. gli iscritti a livello mondiale alla piattaforma di microblogging, segnando un +4% sullo stesso periodo del 2016, per una community complessiva di 330 milioni. Un risultato superiore alle attese degli analisti.

In crescita anche gli utenti attivi quotidiani, a +14%.

I ricavi ammontano a 590 milioni di dollari nel trimestre. Un risultato in calo del 4,2%, ma migliore delle previsioni del consensus (587 milioni di dollari). Diminuiscono le perdite, scese a 21,1 milioni di dollari rispetto al rosso di 103 milioni dell’anno scorso. Per questo il management del sociat per il prossimo trimestre prospetta un bilancio per la prima volta in utile.

Riguardo alla pubblicità, è in diminuzione dell'8% a 503 milioni di dollari, ma rappresenta il business principale del social. Il video è il formato più scelto dagli advertiser e anche dagli utenti.