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YouTube & Adv: un futuro safe, efficace e ‘televisivo’
Sono 1,5 miliardi gli utenti nel mondo che accedono ogni mese a YouTube con il proprio account, con oltre 400 ore di contenuti caricati ogni minuto e 1 miliardo di ore visualizzate ogni giorno. Con queste cifre ha
esordito sul palco Fabio Vaccarono (nella foto in alto), managing director di Google Italia, che ha ricordato come il 60% delle visualizzazioni avvenga da dispositivi mobili e che nel 2016, nel mondo e in Italia, il numero dei canali che hanno superato 1 milione di follower è raddoppiato.
Così come è raddoppiato l’utilizzo dello schermo televisivo classico grazie alle connected Tv, (in Italia lo è già il 40% degli apparecchi Tv): tanto è vero che YouTube ha superato i 100 milioni di ore viste ogni giorno sul ‘grande schermo’ di casa attraverso Smart Tv, set top box e device come Apple Tv o Chromecast, lettori Blu–Ray o console per videogame.
“Contrariamente a quanto pensa chi lo ritiene un canale per giovani – ha chiosato Vaccarono –, YouTube ha un pubblico eterogeneo e per l’85% over 25. Tanto che se fossimo un canale televisivo saremmo il quinto canale nazionale per audience. In fondo, però, siamo convinti che la reach non sia così importante e
preferiamo parlare di attenzione e di egagement”.

“Al giorno d’oggi c’è sovrabbondanza di reach – ha ribadito Nadav Perry (foto nel testo), Head Of Innovation EMEA di YouTube –, cui si contrappone invece una grande scarsità di attenzione. Per conquistarla occorrono contenuti interessanti e rilevanti, e su YouTube chiunque può trovare e vedere di tutto, dai fenomeni cult e di nicchia al mainstream: per questo i nostri ‘creators’ sono centrali nel definire la nuova cultura popolare, inserendosi nella rivoluzione che attraversa i contenuti televisivi”.
Per conquistare la ‘attentive reach’ indispensabile a rendere il marketing efficace, Perry ha anticipato le future iniziative di YouTube al servizio degli investitori pubblicitari: “Prima di tutto, attraverso strumenti di Artificial Intelligence, combineremo un insieme ancora più ampio di dati provenienti dall’intero ecosistema Google fatto di search, mappe e applicazioni, fornendo ‘segnali’ ancora più rilevanti e utili ai brand”.
In termini di formati, dopo aver rimarcato il 95% di viewability e il 95% di audibility degli spot su YouTube, Perry ha annunciato la dismissione a partire dal 2018 del formato 30” non skippabile: “Il futuro sarà di un mix fra i brevissimi e non skippabili Bumper Ads da 6 secondi (pensati per catturare l’attenzione degli
utenti su dispositivi mobili, che hanno portato un aumento di ad recall in 9 campagne su 10 nei test effettuati), e di quelli TrueView, skippabili ma la cui lunghezza è potenzialmente illimitata. Combinandoli insieme le marche potranno ottimizzare il proprio storytelling”.
Annunciando la condivisione dei propri dati di audience con Kubik, il tool Mediasoft tradizionalmente adoperato per le pianificazioni Tv, Perry ha infine ricordato le numerose partnership e gli accordi con enti certificatori e terze parti sia in tema di controllo preventivo della brand safety, sia di misurabilità del video
adv, anticipando che nel 2018 il massimo sforzo sarà centrato sull’ottenere un collegamento diretto fra views e sales.
Tommaso Ridolfi