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Cannes 2018. L'Occidente impari dalla Cina costanza e dedizione. Per fare innovazione serve coraggio, la tecnologia non basta

Nella seconda giornata del Festival Internazionale della Creatività di Cannes Micheal Austin, vice president BYD America, Joy Tan, President of Global Media and Communications Huawei e Chris Tung, Chief Marketing Officer Alibaba, si sono confrontati in un'interessante sessione dal titolo 'China’s Creativity: Changing the World?' focalizzata sui concetti di creatività e di innovazione in Cina.

(Cannes. Dalla nostra inviata Serena Piazzi). La Cina è stata la protagonista di un'interessante seminar andato in scena nel pomeriggio della seconda giornata del Festival Internazionale della Creatività di Cannes

Sul palco, moderati da Rachel Catanach, President & Senior Partner di Greater China FleishmanHillard, sono saliti Micheal Austin, vice president BYD America, Joy Tan, President of Global Media and Communications Huawei e Chris Tung, Chief Marketing Officer Alibaba, che hanno riflettuto sui concetti di creatività e soprattutto di innovazione riferiti alla Cina.

"L'innovazione è decisamente un 'must have' quando si tratta di ingaggiare le nuove generazioni", ha esordito Tung. "Huawei investe molti miliardi di dollari in innovazione- ha spiegato Tan -: l'80% dell'investimento è focalizzato alla ricerca di soluzioni in grado di rispondere in modo adeguato ai bisogni in continua evoluzione dei consumatori, mentre il restante 20% è dedicato all'innovazione tecnologica, che porta vantaggi all'azienda sul lungo periodo. Inoltre, Huawei crede nell'open innovation poiché la collaborazione è l'unica vera via per riuscire a fare davvero qualcosa di nuovo sul mercato". 

Certo, fare innovazione comporta anche dei rischi. Ma non bisogna aver paura di sbagliare, come ha sottolineato Austin. "I manager devono incoraggiare i professionisti che fanno parte del loro team a sperimentare, permettendo loro anche di fare degli errori", ha dichiarato il manager.

D'accordo Tan, secondo la quale "la leadership ha un ruolo fondamentale nel guidare l'innovazione all'interno di un'azienda e impatta in modo importante sulla cultura dell'azienda". A chi accusa la Cina di 'copiare' l'Occidente Tan replica con fermezza: "I cinesi hanno anche inventato molte cose, inoltre credo che la loro abilità di adottare e adattare velocemente la tecnologia ai propri fini sia un'abilità sorprendente".

Un ulteriore stimolo all'innovazione verrà senza dubbio dall'impiego sempre più massiccio dell'intelligenza artificiale e dei dati, che consentiranno di avere informazioni sempre più dettagliate sui consumatori e di costruire creatività quasi ad personam. 

Dunque c'è qualcosa che gli Occidentali possono imparare dai cinesi? "La costanza, la dedizione, lo spirito di miglioramento continuo che li caratterizza", ha affermato Tan. "La fiducia in se stessi, nelle loro capacità e nel perseguimento degli obiettivi: molti giovani cinesi oggi sono convinti di facela, e alla fine è per questo che ce la fanno davvero", ha affermato Tung. Insomma, 'yes, we can', non basta dirlo, bisogna anche metterlo in pratica.