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Cannes Lions 2018. La creatività è la sola cosa che ci consentirà di impedire all'Intelligenza Artificiale di uccidere la creatività. Parola di Accenture Interactive

Nella terza giornata del Festival Internazionale della Creatività di Cannes all'Interactive Stage è andato in scena un interessante incontro che ha visto protagonisti Alan Kelly, Executive Creative Director di Rothco ed Eco Moliterno, Chief Creative Officer Latin America di Accenture Interactive. La domanda è di quelle da 1 milione di dollari: l'intelligenza artificiale ucciderà la creatività.

(Cannes. Dalla nostra inviata Serena Piazzi). L'intelligenza artificiale è ormai da un po' di tempo un hot topic per chi lavora nell'ambito dle marketing e della comunicazione. Tra gli entusiasti che ne esaltano le potenzialità e i detrattori che prefigurano scenari alla 'Blade Runner' con un mondo interamente governato dalle macchine, comprendere in quale direzione stiamo andando e che cosa dobbiamo aspettarci nel prossimo futuro non è facile.

A fare un po' chiarezza in merito ci ha pensato Accenture Interactive che, nell'ambito della terza giornata del Festival Internazionale della Creatività di Cannes, ha organizzato l'incontro 'AI will kill creative. AI will save creative', che ha visto protagonisti Alan Kelly, Executive Creative Director di Rothco, ed Eco Moliterno, Chief Creative Officer Latin America di Accenture Interactive.

"Le macchine possono sbagliare tanto quanto gli esseri umani - ha esordito Moliterno - , non bisogna temerle, ma utilizzarle per potenziare al massimo le nostre capacità creative". A seguire, i due hanno cercato di rassicurare copywriter, art director, producer e clienti, nel caso si  sentissero minacciati da un utilizzo sempre più massiccio dell'intelligenza artificiale nello svolgimento della loro professione.

"L'intelligenza artificiale avrà la meglio solo sugli art directors meno curiosi e sui copywriter meno capaci - ha affermato Kelly - . Nessuna macchina potrà mai eguagliare Picasso o utilizzare le parole come sa fare un buon copy. D'altra parte, parliamoci chiaro, è vero che i bot stanno facendo passi da gigante ma, almeno per il momento, siamo ben lontani dalla capacità di sostenere una conversazione articolata o di giocare sui doppi sensi, quindi si può stare tranquilli, a meno che non vogliamo che il livello di copywriting si abbassi in modo preoccupante".

Lo stesso discorso vale anche per i producer. "Se da un lato è vero che grazie agli algoritmi è possibile prevedere se un prodotto di entertainment, come ad esempio una serie televisiva, avrà successo oppure no e con quale target, in base alle sue caratteristiche, dall'altro ci sono molti elementi in merito ai quali è impossibile fare previsioni, perché di fatto sono assolutamente imprevedibili. Basti pensare ad esempio che nessun algortimo è stato in grado di prevedere il successo di 'Game of Thrones' tra il pubblico femminile", ha dichiarato Moliterno.

"Il grande cambiamento portato dall'intelligenza artificiale è il fatto che consente ai creativi di chiedersi "What if'?", ovvero che cosa accadrebbe se realizzassero una particolare idea/progetto - ha sottolineato Kelly - . Sono convinto che l'AI non sostituirà mai la 'big idea', ma al massimo ci permetterà di potenziarne la forza".

Non solo. "La creatività è la sola cosa che ci consentirà di impedire all'Intelligenza Artificiale di uccidere la creatività", ha dichiarato Moliterno. E riguardo al timore che i bot possano sostituire gli esseri umani nello svolgimento delle loro professioni Moliterno e Kelly hanno affermato: "Ogni professione, non soltanto quella dei creativi, dovrebbe essere creativa, è per questo motivo che un impiego massiccio delle macchine al posto dei professionisti umani, al di là dei risvolti etici che questo potrebbe avere, non è auspicabile: si rischerebbe infatti di appiattimento svantaggioso per tutti". 

Proprio di oggi, 20 giugno, la notizia (leggi news) che Rothco, si è aggiudicata tre Leoni per la campagna 'JFK Unsilenced'

Realizzata per The Times / News UK & Ireland, la campagna ha utilizzato proprio l’Intelligenza Artificiale per dare voce a John Fitzgerald Kennedy e creare, a distanza di 55 anni dalla sua morte, l’audio del discorso che il 35° Presidente degli Stati Uniti d’America avrebbe dovuto fare il giorno in cui è stato assassinato, 'The Dallas Trade Mart speech'.

La campagna si è aggiudicata tre premi:

  • Oro nella categoria “Innovation in Radio & Audio -- Use of Audio Technology”
  • Argento nella categoria Media & Entertainment
  • Bronzo nella categoria “Excellence in Radio & Audio -- Sound Design”