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HUDDLE. Binaghi (Mindshare): "Nell'era della tecnologia, crediamo nello human touch e nel ruolo dei centri media come 'formatori del mercato'"

All'evento organizzato negli uffici di GroupM ad Assago, il CEO e Chairman di Mindshare ha ribadito la centralità dell'intelligenza e della sensibilità umane in un mercato nel quale è preponderante il ruolo della tecnologia e delle macchine. Durante la giornata di lavori, focus su l’intelligenza artificiale e la tecnologia, mobilità, food-business, relazioni tra differenti humans, musica e intrattenimento, sport e algoritmi, territorio e influencer, su come abiteremo domani o dopodomani, e infine su come forse in un futuro più o meno prossimo avremo più tempo per fare quello che più ci piace, perché il resto (forse) potremo farlo fare da qualcos’altro.

Il futuro e il ruolo dell'uomo e dello human touch nel mondo dominato dalla tecnologia, dalle macchine e dal digitale. Questo il tema al centro dell'edizione 2019 di Huddle, l'evento organizzato da Mindshare nella sede di Assago che ha affidato la riflessione a un panel di relatori, 24 huddlers chiamati a  raccontare il loro punto di vista su HUMANS'.
 

HUDDLE significa letteralmente “stare insieme facendo gruppo” e questo spirito, vissuto gomito a gomito durante tutta la giornata, ha consentito di approfondire e riflettere sulle emozioni e sul loro rapporto con l’intelligenza artificiale e la tecnologia, su mobilità, food-business, relazioni tra differenti humans, musica e intrattenimento, sport e algoritmi, territorio e influencer, su come abiteremo domani o dopodomani, e infine su come forse in un futuro più o meno prossimo avremo più tempo per fare quello che più ci piace, perché il resto (sempre forse) potremo farlo fare non da qualcun altro ma da qualcos’altro.

Aziende, investitori, prospect, operatori del settore e amici si sono mescolati alle
persone di Mindshare per ascoltare Vittorio Brumotti, Enrico Mentana, Gabriele
Corsi, Alessandro Costacurta & Marco Cattaneo, Luca Colombo & Mariano Di
Benedetto, Carlo Brocca & Stefano Braghin, Milena Bertolini & Giovanni Valentini,

Andrea Santagata, Tamara Donà & Raffaele Tovazzi, Francesco Piccini & Giorgio
Mennella, Sergio Matteo Savaresi, Davide Pagnate, Federico Basso, Alessandro
Betti e Germano Lanzoni, Virgitsch & Gordon, Massimo Bullo, Vincenzo Riili,
Massimo Russo, Gian Paolo Tagliavia, Matteo Sarzana, Valeria Vedovati, Fabio
Zaffagnini, Volta, Albertino, Giuseppe Cruciani, Ilaria Bonacossa, Carlo Antonelli e
Andrea Amichetti.

Roberto Binaghi,  Chairnan e Ceo Mindshare

 Quale il punto di vista di Roberto Binaghi (foto sopra), Ceo e Chairman Mindshare, sul tema? "Noi crediamo che il digitale, dopo essere stato una grande novità, diventerà gradualmente una commodity che pervade tutta la nostra vita e ancora di più con il 5G. Nell'era della tecnologia, però, crediamo nel ruolo dello human touch, della sensibilità umana, e in quello dei centri media come 'formatori del mercato' . Per questo coinvolgiamo puntualmente clienti e player del mercato in incontri ed eventi di formazione professionale.  In Mindshare crediamo nella formazione, nella crescita professionale nutrita da momenti di approfondimento e di confronto. Questo approccio è il nostro point of difference in un mercato sempre più abulico ed introverso. Guardiamo al futuro senza paura e amiamo metterci in discussione sempre. Lo facciamo con il nostro Purple Program, dove ci siamo aperti a Google, ad Amazon ed a Faceboook; con Radiocompass dove portiamo attenzione sul più dinamico tra i “mezzi classici” e poi ovviamente con HUDDLE che rappresenta un momento fondamentale di conoscenza e di condivisione, in un contesto assolutamente informale, a tratti decisamente “pop”.

HUDDLE non è stato solo ascolto, ma anche esperienza e contatto grazie alla creazione di 5 experience rooms condivise con AtomicAD_ Screen Yourself; Dyson_ Dyson Styling Room; Facebook_ The Blue Experience; Google_ Magic is the machine with AI experiments; Nintendo_ Ring Fit Adventure all’interno delle quali sono stati ideati ambienti con cui interagire, sfidarsi, giocare e sperimentare.

L’evento ha saputo concentrare in una sola giornata momenti con toni diversi, approcci diversi, storie e vissuti diversi, che gli invitati hanno potuto selezionare, personalizzando la propria agenda in funzione del proprio tempo, inserendo interventi accomunati da uno spirito pop e al contempo di stimolo non solo da un punto di vista di business, ma anche di pura visione e provocazione.